Famiglia nel bosco, il lavoro da “guaritrice spirituale” della mamma e i 150mila euro chiesti dal padre per le analisi del sangue
Nathan Trevallion ha chiesto 50 mila euro ciascuno per gli accertamenti medici da fare sui 3 bambini
Dal lavoro come “guaritrice spirituale” della mamma alla strana richiesta del papà, che voleva 150mila euro per acconsentire alle analisi del sangue dei figli: è quanto emerge sulla cosiddetta famiglia nel bosco. La vicenda, seppur risalente al settembre 2024, è ormai esplosa nei giorni scorsi in seguito alla decisione del tribunale di allontanare i bambini dal rudere dove vivevano i genitori. Indagando sui genitori, Il Giornale scrive che la mamma, Catherine Louise Birmingham, si proponeva come una “guaritrice spirituale”. La donna che ha scritto un libro, aveva un canale Youtube. “Se stai cercando guarigione, guida, consiglio o vuoi entrare in contatto con le tue guide, sono una persona intuitiva, empatica, guaritrice e guida di vita” si legge sul sito web della donna.
Online, inoltre, Catherine parla della “fuga dalla nostra proprietà”. Questo avviene dopo l’intossicazione di funghi a settembre 2024, che accende l’attenzione dei servizi sociali. “Siamo scappati al nord” afferma la donna quando i servizi sociali bussano alla loro porta. Quello avvenuto di recente non è un blitz improvvisato ma la conseguenza di richieste ignorate: “preoccupante negligenza genitoriale”, “mancata frequentazione scolastica”, “isolamento”. C’è poi un episodio che più di tutti fa discutere: la richiesta da parte del padre dei bambini, Nathan Trevallion, di ottenere 150mila euro per dare il suo consenso alle visite neuropsichiatriche e alle analisi del sangue per i figli.