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Famiglia con 6 figli e un solo stipendio, i consigli di mamma Anna: “Spesa con le tessere sconto e mai in pizzeria”

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In un momento storico in cui i nuclei unifamiliari (leggasi “single”) costituiscono circa un terzo della popolazione, la famiglia di Franco e Anna rappresenta un’assoluta eccezione: nella loro casa di Foiano, Valdichiana aretina, abitano in otto, con i loro sei figli. Per gestire la quotidianità c’è bisogno di una organizzazione quasi da caserma militare, considerando che ognuno ha i suoi orari ed impegni, tra la scuola e il lavoro.

La figlia più grande, Nadia, ha 23 anni, il più piccolo, Giuseppe, deve ancora compierne sei. In mezzo Matteo, 21 anni, che già lavora, Dario, 16 anni, studente dell’Itis, Federico, di 12, alle medie, ed Emanuele, di 9, alle elementari. “I primi ad alzarci – racconta Anna – siamo io e Franco, che di mestiere fa l’operaio a Camucia. Gli preparo il pacchetto del pranzo e poi facciamo colazione insieme. E l’unico momento della giornata in cui siamo soli e ce lo godiamo”.

Franco va a lavoro alle 7, poi suona la sveglia dei figli. “Alle otto li accompagno tutti a scuola, in macchina”, dice Anna. “Poi rientro, preparo Giuseppe e lo porto all’asilo. Ma anche Nadia, la più grande, è ancora molto legata alla sua famiglia di origine. Non le piace guidare e allora al lavoro le do uno strappo io”.

Mamma e papà non avevano programmato una famiglia tanto grande: “Ha deciso il destino e io sono contenta così. È successo tutto un po’ per caso. Ci siamo sposati giovanissimi, nel 1997, io 18 anni e lui 22. Sotto l’Albero di Natale mio marito mi ha chiesto se volevo il primo figlio, regalandomi gli abitini che aveva già preparato. È nata una femmina e ci abbiamo riprovato per cercare il maschio. È arrivato anche lui ma non ci siamo fermati”.

Un tema, dentro casa, sono ovviamente le spese: “Lussi non ce ne permettiamo, sarebbe difficile quando c’è pure un mutuo di casa da pagare. In 2 mila euro e forse meno ci deve rientrare tutto, compresi gli imprevisti, perché bisogna pensare anche a quelli e tenere qualche risparmio per farci fronte. La spesa la faccia nei supermercati, sfruttando le tessere fedeltà e dando un’occhiata alle occasioni. Al ristorante mai e neppure in pizzeria. Nemmeno ci piace, meglio mangiare a casa, tutti insieme, feste comprese”.

Durante la mattinata Anna trova il tempo di svolgere qualche lavoretto per arrotondare, anche se – spiega – “lo stipendio più grosso me lo guadagno con quello che faccio in casa. È il vero risparmio che ci aiuta ad andare avanti”.

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