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Home » Cronaca

Europe City Project: un festival digitale sull’Europa al tempo della pandemia

Immagine di copertina

Un festival digitale organizzato dai ragazzi di Civetta per giovani: tre giorni di talk, film e musica. Ospiti Dubravka Suica, Vincenzo Amendola, Dario Franceschini, Elsa Fornero, Sergio Fabbrini, Stefano Boeri e molti altri

Linguaggi e strumenti innovativi per parlare di temi delicati e complessi, rendendoli fruibili ad un pubblico ampio, e in particolare ai giovani. “We make complexity pop”, questo il motto dei ragazzi di Civetta, un gruppo di giovani PhD e professionisti nel campo dell’istruzione e della comunicazione che da anni fanno progetti di consulenza e formazione sui temi della partecipazione democratica nelle scuole di Italia, e lo scorso hanno lanciato Europe City Project, un festival in diverse città di Italia, per parlare attraverso la musica, il digitale, il teatro, installazioni e incontri intergenerazionali che ha coinvolto da Costantino della Gherardesca, che ha presentato il festival, a esponenti della politica e delle istituzioni.

S&D

“Il festival” spiegano gli organizzatori Carlo Brenner, Sara D’Agati e Riccardo Haupt “quest’anno doveva tenersi dall’8 al 10 maggio in diverse città d’Italia con concerti, installazioni e dibattiti. Data la situazione, l’abbiamo trasformato in un festival digitale interattivo, così come abbiamo digitalizzato i corsi che da anni teniamo sui temi della partecipazione democratica, e li abbiamo messi gratuitamente a disposizione delle scuole”. Questo il video della scorsa edizione.

Per 3 giorni, dall’8 al 10 maggio, in occasione della festa dell’Europa, si terrà un palinsesto di interviste live, video, e incontri digitali con rappresentanti delle istituzioni nazionali ed europee, giornalisti ed esperti di cultura e politica europea: il Ministro per gli affari europei, Vincenzo Amendola risponderà live alle domande degli studenti Italiani sul ruolo dell’Europa al tempo della pandemia, la Vice Presidente della Commissione Europea Dubravka Suica, nel giorno in cui avrebbe dovuto essere inaugurata la Conferenza sul futuro dell’Europa, sceglie di essere ospite del Festival, simbolicamente in Italia, a Milano, nel luogo più colpito dalla crisi, il Min. Dario Franceschini parlerà invece del ruolo dei “lavoratori della cultura”, al centro del dibattito oggi; mentre con Sergio Fabbrini e Guilio Gambino si parlerà di politica estera e del rischio di Germanizzazione dell’Europa, paventato da Fabbrini. Il Generale Graziano, vertice militare dell’Unione europea, ci spiegherà se davvero questa pandemia può essere paragonata ad una guerra, e come “combatterla”. Hanno aderito anche giovani influencer come Milan Pyramid e illustratori come Enrica Mannari, che ha realizzato un’illustrazione ad hoc per il festival.

Sul tema della cultura, invece, Serena Bertolucci e Luca Bizzarri di Palazzo Ducale parleranno del ruolo fondamentale dei musei nella costruzione di una cultura comune, Massimo Bray direttore dell’enciclopedia Treccani proverà a raccontare limiti, origini e prospettive dell’identità culturale europea, Stefano Boeri di Triennale racconterà della costruzione di una coscienza europea fuori dalle grandi città, l’Ambasciatore tedesco Elbing e Michele Valensise dialogheranno infine sulle prospettive delle relazioni culturali fra nord e sud Europa dopo la grande spaccatura cui abbiamo assistito all’inizio dell’emergenza Covid.

I talk saranno orizzontali ed intergenerazionali, gli interlocutori tutti giovani e giovanissimi, e non mancheranno concerti in streaming live di Gabriele Amalfiatano dei Joe Victor e Filo Vals e proiezioni. Il 9 maggio, i ragazzi di Civetta presentano infatti il film “Quarantined – European Expat Tales” da loro prodotto grazie ai contribuiti video giunti da tutta Europa, su come gli Italiani all’estero, in particolare nel resto d’Europa, stiano vivendo questo momento di quarantena, che nella distanza ci avvicina più che mai.

“Con una call for action, abbiamo raccolto moltissimi video che raccontano la routine, le speranze e le paure degli Italiani che vivono la quarantena in altri paesi d’Europa, ed Europei in Italia, e ne è emerso un ritratto commovente, che ci vede uniti nelle speranze e nelle paure, più di quanto lo fossimo mai stati” spiega Luca Cappello di Civetta. In uscita il prossimo mese, sempre made by Civetta, “Sweet QuaranTeen” un film su come i liceali in Italia stiano vivendo questo periodo di “isolamento” forzato.

Contenuti solidi, una comunicazione pop, divertente e super digitale, interlocutori giovanissimi e molto preparati, ospiti d’eccellenza, un mix di digitale e territoriale, molta ricerca e grande entusiasmo, sono gli ingredienti del progetto dei ragazzi di Civetta, che lo scorso anno hanno portato agli eventi migliaia di persone tradizionalmente “lontane” dalla sfera politica, quest’anno la sfida è fare lo stesso sul digitale.

Il programma si trova sul sito di Europe City Project e il festival sarà trasmesso live sui canali Facebook e Instagram.

SITO: https://europecityproject.com
INSTAGRAM: https://www.instagram.com/europecityproject/
FACEBOOK: https://www.facebook.com/Europecitymilano/

EUROPE CITY PROJECT

Europe City Project è un progetto lanciato da Civetta, che ha l’obiettivo di raccontare temi complessi legati alla politica interna ed estera, con strumenti e linguaggi innovativi (unendo digitale e territoriale, teatro, musica, illustrazioni, performance, giochi di ruolo, installazioni e molto altro) al fine di raggiungere un pubblico ampio e variegato, in particolar modo i giovani, senza però ridurre la complessità o sfociare nella demagogia, come troppo spesso accade. “We make complexity cool” è il loro motto, che emerge da loro canali, dove trattano temi complessi con un linguaggio nuovo, pop e colorato. Questo il sito e questo il video dell’edizione dell’anno scorso.

IL TEAM

Il team di Civetta, sono ragazzi dai 20 ai 30 anni, che hanno vissuto anni all’estero ed hanno poi deciso di tornare in Italia. Vengono dal mondo della ricerca, del giornalismo, delle istituzioni e della comunicazione ed oltre progetti di consulenza su come comunicare temi complessi ad un pubblico giovane, da anni tengono lezioni, frontali e digitali, nei licei “difficili” d’Italia, al fine di offrire ai ragazzi gli strumenti per partecipare attivamente al processo democratico. Quest’anno, oltre a Europe City Project, portano avanti con Triennale un progetto sul coinvolgimento dei giovani nei progetti di arte contemporanea.

Gli organizzatori: Chiara Italiano, Riccardo Haupt, Carlo Brenner, Sara D’Agati, Sofia Scialoja, Matteo Bellotti, Lucrezia Gilardoni, Lucrezia Scarapicchia, Riccardo Haupt, Giacomo Rombelli, Eugenia Serrelli, Alberto Catapano, Matilde Ortona, Cristina Moreira.

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