L’ex compagna di scuola di Emanuela Orlandi: “La vidi salire su un’auto nera, ho avuto una brutta sensazione”
Le parole di Daniela Gentile alla Commissione parlamentare di inchiesta sulla scomparsa della ragazza e di Mirella Gregori
Arriva una nuova testimonianza sulla scomparsa di Emanuela Orlandi: a fornirla è Daniela Gentile, ex compagna della scuola di musica frequentata dalla ragazza, alla Commissione parlamentare di inchiesta sulla scomparsa della “Vatican Girl” e di Mirella Gregori. “In due diverse occasioni – ha dichiarato Gentile secondo quanto riporta Il Fatto Quotidiano – vidi Emanuela dopo l’uscita dalla scuola di musica salire su un’auto nera, di grossa cilindrata, con i vetri oscurati”. La ragazza afferma di essere rimasta “colpita” perché si trattava di una macchina “un po’ inusuale”. Poi aggiunge che Emanuela le chiese: “Se vuoi ti do un passaggio, sto aspettando che mi vengano a prendere. L’ho ringraziata perché era stata gentile, ha visto che ero in difficoltà, le dissi di no ma per non offenderla le dissi che avevo un altro impegno”.
“Ho avuto una brutta sensazione. Lei (Emanuela ndr) l’ha presa, mi ha detto se ero sicura e io le dissi che avevo un altro impegno – ha aggiunto – Emanuela Orlandi era un po’ più piccola di me. Ho frequentato per tre anni questa scuola di musica e con Emanuela facevamo insieme il corso di canto corale: la incontravo nelle pause della ricreazione o quando facevamo i saggi e c’erano le prove di canto corale insieme”. Poi racconta un altro episodio, precedente a questo, in cui vide la ragazza: “Uscivo dalla scuola, lei stava a distanza di 150-200 metri”. Ha visto “che la macchina si è accostata, ha parlato un attimo ed è salita in macchina”. Ha poi aggiunto di aver visto Emanuela parlare con una “persona scesa e poi rimontata in auto” prima di andar via: “Era in piedi, giovane, moro e alto, capelli corti un po’ ondulati, un ragazzo atletico, vestito casual”.
Che Emanuela possa essere salita su un’auto di grossa cilindrata è un’ipotesi probabile così come conferma anche Pietro Orlandi, fratello della ragazza scomparsa: “Quando mio padre Ercole era spesso in giro per il lavoro in auto per portare udienze e ambasciate del Papa, non utilizzava la sua auto ma quella del Vaticano. A volte è successo che, già che era in centro, andasse a prendere mia sorella a scuola di musica con l’auto-varco del Vaticano”. E ancora: “Erano Fiat 124 nere, non mi pare avessero i vetri oscurati comunque. Dopo 42 anni, certe cose non le ricordo tutte così bene, sarebbe impossibile”.