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La chat tra Chaouqui e il monsignore getta nuove ombre sul caso Orlandi: “Dobbiamo far sparire quella roba”

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Emanuela Orlandi, la chat tra Chaouqui e il monsignore

Una chat tra Francesca Immacolata Chaouqui e monsignor Lucio Vallejo Balda risalente al 2013 getta nuove ombre sul caso di Emanuela Orlandi, la cittadina vaticana misteriosa scomparsa ormai quarant’anni fa.

A pubblicare le conversazioni, che sono state consegnate alla Commissione Bicamerale che si occupa della scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, è il quotidiano Domani.

“A settembre dobbiamo far sparire quella roba della Orlandi e pagare i tombaroli. Di questo devi parlare al Papa” si legge nella chat.

Nella chat, poi, Chaouqui  avrebbe scritto, in seguito alla volontà di Papa Francesco di fare luce sulla vicenda: “Ascoltami bene adesso abbiamo perso la battaglia giornalisti, almeno non sono la soluzione. Adesso facciamo passare l’estate, io vado a Singapore e capirò di più. quando torno pensiamo a cosa fare e anche il papa sarà più lucido. Buttare tutto per aria e distruggere il Vaticano non ha alcun senso”.

“Vediamo se il papa chiuderà il Vam o che farà. Io ti voglio bene e veramente credo in te e in questa riforma ma così non andiamo lontano” si legge ancora sul quotidiano.

Francesca Immacolata Chaouqui ha commentato la vicenda con un post pubblicato sul suo profilo X: “Ho presentato Laura Sgrò a Pietro Orlandi nel 2017 quando nel mio libro Nel nome di Pietro citai alcuni fatti riguardanti Emanuela. Il contenuto e le circostanze dei messaggi consegnati da Pietro alla commissione non saranno oggetto di alcun commento da parte mia perché fanno parte di questioni circa cui sono tenuta al segreto di Stato”.

“Mi dispiace solo che il sottofondo non detto sia che qualcuno in Vaticano sappia dove sia Emanuela e non lo dice e non è così. Non conosco dove sia Emanuela e neanche se la pista di Londra sia vera, non ho alcun elemento che possa avvicinare alla verità, se lo avessi e fosse coperto da segreto Comunque non lo rivelerei perché per me la lealtà al Pontefice viene prima di tutto. Quindi inutile coinvolgermi. Se c’è una verità io non la conosco”.

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