Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 22:00
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cronaca

Decreto sicurezza bis, l’Ue: “Verificheremo la compatibilità con le leggi europee”

Immagine di copertina
Matteo Salvini, vicepremier e ministro dell'Interno. Credit: Miguel MEDINA / AFP

Decreto Sicurezza Ue compatibilità – Dopo settimane di rinvio il Consiglio dei ministri ha approvato l’11 giugno il tanto discusso decreto Sicurezza bis (Qui cosa prevede)

Cavallo di battaglia della Lega, il via libera al testo aveva creato nuove frizioni tra gli alleati di Governo e lo stesso Quirinale aveva posto dei dubbi sulla sua costituzionalità.

Dopo la sua approvazione da parte del Cdm, però, anche la Commissione europea ha mosso delle critiche alla riforma, sottolineandone la possibile incompatibilità con le leggi dell’Unione.

Come spiegato da una dei portavoce, Natasha Bertaud, la Commissione provvederà a verificare la “compatibilità” del decreto Sicurezza bis con la legislazione dell’Ue.

“Si tratta di una bozza e non commenteremo un decreto quando è ancora un progetto”, ha detto Bertaud. Tuttavia “la Commissione mantiene la sua prerogativa di verificare la compatibilità di questa legislazione una volta adottata”.

Il commento sul decreto della portavoce arriva in un giorno molto delicato sul tema dei migranti e che vede coinvolto anche il decreto Sicurezza.

Il 14 giugno la nave della Ong Sea Watch, dopo aver soccorso due giorni prima 53 migranti al largo della Libia, è ancora in attesa di un porto sicuro e si trova davanti alle coste di Lampedusa.

Caso Sea Watch: tutti gli aggiornamenti sulla nave della Ong

Il ministro dell’Interno però ha minacciato di prendere provvedimenti contro la nave se l’equipaggio dovesse entrare in acque territoriali sulla base del decreto Sicurezza bis e ha invitato la nave a dirigersi in Libia.

Tripoli per la prima volta ha infatti offerto alla nave umanitaria un “porto sicuro” in cui sbarcare, ma la Ong si è rifiutata di portare indietro le persone soccorse.

Sulla vicenda è arrivato il commento della stessa Bertaud, che ha dato ragione alla Sea Watch.

“Tutte le imbarcazioni che navigano con bandiera Ue sono obbligate a rispettare il diritto internazionale quando si tratta di ricerca e soccorso, cosa che comprende la necessità di portare le persone salvate in un porto sicuro. La Commissione è sempre detto che queste condizioni attualmente non ci sono in Libia”.

Migranti, sta arrivando l’estate. Restiamo umani e pensiamo due volte prima di parlare

Ti potrebbe interessare
Cronaca / Morto Franco Di Mare: la malattia che ha colpito il giornalista
Cronaca / Chi era Sofia Stefani, la vigilessa uccisa ad Anzola
Cronaca / L’ex comandante Giampiero Gualandi fermato per l'omicidio di Sofia Stefani
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Morto Franco Di Mare: la malattia che ha colpito il giornalista
Cronaca / Chi era Sofia Stefani, la vigilessa uccisa ad Anzola
Cronaca / L’ex comandante Giampiero Gualandi fermato per l'omicidio di Sofia Stefani
Cronaca / L’inizio della rissa in discoteca tra Fedez e Iovino ripreso dalle telecamere: un’ora dopo l’aggressione
Cronaca / Così Filippo Turetta ha pianificato la morte di Giulia Cecchettin
Cronaca / “L’Aeroporto di Roma Frosinone e il Futuro del Trasporto Aereo nel Lazio”
Cronaca / Chef Rubio aggredito davanti alla sua abitazione a Roma
Cronaca / Filippo Turetta ha ucciso Giulia Cecchettin con 75 coltellate
Cronaca / A chi fa gola il mega-porto crocieristico di Fiumicino
Cronaca / Accolto il ricorso, Ilaria Salis andrà ai domiciliari a Budapest