Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:58
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cronaca

Davide Ferrerio, l’aggressore: “Non volevo ucciderlo, anch’io sono una vittima”

Immagine di copertina

“Non volevo uccidere Davide altrimenti avrei infierito sul suo corpo, invece gli ho dato un pugno e una ginocchiata. Ho picchiato perché ero nervoso”. È quanto ha dichiarato al pubblico ministero che lo interrogava Nicolò Passalacqua, il 23enne di Colleferro accusato di tentato omicidio aggravato dai motivi futili e abbietti per l’aggressione al giovane bolognese Davide Ferrerio, avvenuta l’11 agosto dello scorso anno nel centro cittadino di Crotone.

All’udienza preliminare che è iniziata questa mattina davanti al giudice Elvezia Cordasco con il rito abbreviato, che prevede uno sconto di un terzo della pena in caso di condanna, il pm Pasquale Festa avrebbe dovuto tenere la sua requisitoria e quantificare la pena da infliggere a Passalacqua ma il lungo interrogatorio dell’imputato ha monopolizzato l’intera udienza per cui il pm ha rinviato la requisitoria all’udienza del prossimo 21 aprile quando è prevista anche la sentenza.

Passalacqua ha risposto a tutte le domande della pubblica accusa. Ha spiegato che quando ha colpito Davide era un po’ impaurito, quindi ha chiesto scusa alla famiglia di Davide. Scuse contenute in una lettera che avrebbe voluto indirizzare ai Ferrerio salvo poi ripensarci per farlo personalmente in aula, anche se all’udienza di oggi i genitori e il fratello del ragazzo bolognese non erano presenti.

La sentenza è prevista per il 21 aprile: in quella data il gup deciderà anche sulla richiesta di rinvio a giudizio per gli altri imputati, una 42enne, madre della ragazza per la quale il tribunale dei minori di Catanzaro ha disposto la messa alla prova, e Andrej Gaju (35). Per loro il pm Pasquale Festa ha chiesto il rinvio a giudizio per concorso anomalo in tentato omicidio.

Passalacqua venne arrestato dalla Squadra mobile di Crotone. L’aggressione di Davide scaturì da un appuntamento che la minorenne – all’epoca dei fatti 17enne e ora maggiorenne – istigata dalla mamma, aveva dato a un uomo – Alessandro Cutro (32 anni), anche lui imputato di concorso anomalo in tentato omicidio, che sarà davanti al gup il 17 aprile – che, utilizzando un falso account con il nome dell’ex della ragazza, le faceva la corte attraverso i social. La madre della ragazza aveva quindi organizzato una sorta di spedizione punitiva.

Il 31enne, però, una volta entrato in contatto con il gruppo e capite le loro intenzioni, sviò i sospetti inviando alla ragazza un messaggio, dicendo di essere in ritardo e di indossare la camicia bianca. Lo stesso indumento indossato da Davide che fu raggiunto e colpito da Passalacqua con una ginocchiata allo sterno e un cazzotto alla testa, mentre teneva in mano un oggetto metallico.

Rispondendo ancora alle domande del pubblico ministero, Passalacqua ha affermato di essere anche lui una vittima di questa vicenda, dicendo di essere stato coartato – “fregato” le testuali parole – dalle due donne, madre e figlia, che lo avrebbero istigato a compiere la spedizione punitiva contro quell’uomo, poi identificato nel 31enne Alessando Curto, colpevole di fare la corte alla ragazzina attraverso i social. Lo stesso uomo che quella sera indirizzò invece il commando sull’incolpevole Davide Ferrerio che da allora versa in coma irreversibile. Per questo sia Curto che le due donne, insieme al compagno della madre, sono a loro volta imputati di concorso anomalo in tentato omicidio.

L’imputato ha ricostruito l’aggressione, ma anche le fasi precedenti e successive non senza contraddizioni. Ha detto che dopo aver saputo del messaggio inviato da Alessandro Curto – che aveva, appunto, detto di avere la camicia bianca – è scattato verso l’unica persona presente in strada con la maglia bianca, ovvero Davide. “C’era solo lui – ha detto – con la maglia bianca. Volevo chiarire, ma lui è scappato. Se non fosse scappato… L’ho preso per il bavero e l’ho fatto girare, gli ho dato un calcio alle costole e poi un pugno sulla tempia”. Passalacqua ha detto di non aver usato alcun tirapugni.

Ti potrebbe interessare
Cronaca / Verona, torna l’allarme Citrobacter: tre neonati positivi al batterio killer
Cronaca / Chi erano i 5 operai morti intossicati nelle fogne di Casteldaccia
Cronaca / Perché i giornalisti Rai sono in sciopero: il motivo, cosa è successo
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Verona, torna l’allarme Citrobacter: tre neonati positivi al batterio killer
Cronaca / Chi erano i 5 operai morti intossicati nelle fogne di Casteldaccia
Cronaca / Perché i giornalisti Rai sono in sciopero: il motivo, cosa è successo
Cronaca / Reggio Calabria, lite in classe finisce a coltellate: un ricoverato
Cronaca / Meteo: un weekend con bel tempo e clima primaverile
Cronaca / Incidenti sul lavoro, l’accorato appello di un operaio: “Non chiamatele morti bianche”
Cronaca / Aggredito a bastonate durante una lite: muore 18enne
Cronaca / Concerto primo maggio 2024, strade chiuse e linee bus deviate: tutte le info
Cronaca / Concerto primo maggio 2024, la location: il Concertone si sposta al Circo Massimo
Cronaca / Papa Francesco contro le fabbriche di armi: “Terribile guadagnare con la morte”