Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 18:42
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Di Battista
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cronaca » Roma

Roma, Lucha y Siesta: “Il Comune chiede lo sgombero immediato. Non andiamo via, Lucha serve più dell’aria”

Immagine di copertina
Foto: Valerio Nicolosi

Le donne di Lucha y Siesta: “Comune e Atac hanno chiesto lo sgombero immediato”

“Comune, Atac e Tribunale vogliono decretare la fine di una delle esperienze socio-culturali più preziose in città, e la soppressione del Centro e della Casa rifugio per donne che vogliono uscire dalla violenza più grande di Roma e della Regione Lazio”. Così le attiviste e femministe di Lucha y Siesta, centro antiviolenza e casa rifugio, commentano la decisione, presa da Roma Capitale, di provvedere allo sgombero del presidio territoriale, esistente da più di undici anni nel quartiere Tuscolano, che ha dato supporto e rifugio a più di mille donne che escono da situazioni di violenza e ai loro figli. Attualmente, nella struttura vivono quindici donne e sette bambini.

>“Da 11 anni siamo al fianco delle donne, ora vogliono sfrattarci e la sindaca Raggi non ci risponde”: la storia del centro Lucha y Siesta

Lo sgombero è stato comunicato ieri, mercoledì 28 agosto, con una lettera che ha annunciato l’interruzione delle utenze per il 15 settembre. Luca y Siesta si trova in uno stabile occupato di proprietà dell’Atac, l’azienda pubblica del trasporto romano il cui bilancio è in negativo, e la municipalizzata ha deciso di vendere l’edificio nell’ambito della procedura di concordato preventivo per risanare i suoi conti.

“La brutale accelerazione delle procedure di sgombero, nonostante le inconsistenti rassicurazioni dell’ultimo anno, oltre a causare sconcerto e apprensione per il futuro tra chi vive nella struttura, fa supporre che esista già un acquirente”, scrivono le attiviste in una nota.

“Da una parte quindi, il Comune di Roma, che fa della violenza sulle donne una vetrina politica, sceglie la precarietà dei bandi e lo svuotamento dell’approccio femminista al contrasto di questo fenomeno senza tutelare la prevenzione, la sostenibilità dei percorsi di fuoriuscita e la cultura che lo alimenta. Dall’altra l’Atac, affogato dai debiti per una storica cattiva gestione, svende il patrimonio a favore dei soliti noti speculatori”.

“Dobbiamo pertanto mettere in conto che non solo le interlocuzioni avute si sono rivelate, alla prova dei fatti, solo bugie e manipolazioni, ma che questa città allo sbando è in mano a liquidatrici e a tribunali fallimentari. La politica ha abdicato alla sua funzione pubblica per nascondersi dietro procedure giudiziarie e burocratiche, preoccupandosi come sempre degli interessi di pochi piuttosto che del benessere di milioni di persone che ci vivono”, proseguono.

“Da Lucha y Siesta non ce ne vogliamo andare, perché è necessaria più dell’aria”.

Secondo gli ultimi dati elaborati dall’ISTAT, quasi 7 milioni di donne italiane dai 16 ai 70 anni hanno subito almeno una volta nella vita una forma di violenza:  20,2 per cento violenza fisica, 21 per cento violenza sessuale con casi nel 5,4 per cento di violenze sessuali gravi, come stupro e tentato stupro.

Numeri sconvolgenti se si considera che a praticare le violenze sono stati partner o ex partner: su una cifra di tre milioni di donne, la violenza è avvenuta nel 5,2 per cento dei casi dall’attuale partner e nel 18,9 per cento dei casi da un ex compagno.

Ti potrebbe interessare
Cronaca / “Mi hanno derisa”: le lacrime di Francesca per il body shaming in palestra diventano virali sui social | VIDEO
Cronaca / Ragazzo di 17 anni scomparso da giorni: avvistato alla Stazione centrale di Milano. Continuano le ricerche
Cronaca / I due agenti segreti italiani annegati nel Lago Maggiore stavano svolgendo una missione insieme al Mossad
Ti potrebbe interessare
Cronaca / “Mi hanno derisa”: le lacrime di Francesca per il body shaming in palestra diventano virali sui social | VIDEO
Cronaca / Ragazzo di 17 anni scomparso da giorni: avvistato alla Stazione centrale di Milano. Continuano le ricerche
Cronaca / I due agenti segreti italiani annegati nel Lago Maggiore stavano svolgendo una missione insieme al Mossad
Cronaca / Trovato morto Philip Rogosky, il produttore cinematografico scomparso a Roma
Cronaca / La lettera dal carcere di Ilaria Salis: “Sono in un buco nero ma so di essere dalla parte giusta della storia”
Cronaca / Ragazzo di 17 anni scomparso da quattro giorni: l’ipotesi di una fuga in Russia
Cronaca / Bambina di 5 anni azzannata alla testa da un pitbull mentre dorme: è grave
Cronaca / Imperia, disabili picchiati in una struttura protetta: indagati 8 operatori sociosanitari
Cronaca / Incidente sull’A1: pullman Flixbus esce di strada, muore passeggero 19enne
Cronaca / Previsioni meteo: cosa ci aspetta a Pasqua e Pasquetta