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Covid, ultime notizie. Da oggi obbligo del green pass anche sui treni: flop delle proteste nelle stazioni. Letta: Lega “fuori dalla maggioranza” con voti su green pass

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COVID, LE ULTIME NOTIZIE DI OGGI DALL’ITALIA E DAL MONDO

COVID ULTIME NOTIZIE OGGI – Da oggi entra in vigore l’obbligo del green pass anche per i treni a lunga percorrenza. In vista della protesta dei no green pass, che hanno annunciano di voler bloccare le stazioni ferroviarie, il ministero dell’Interno ha annunciato una stretta sui controlli presso gli scali aeroportuali e ferroviari e i caselli autostradali. Di seguito tutte le ultime notizie sul Covid-19 di oggi, mercoledì 1 settembre 2021:

S&D
COVID, LE ULTIME NOTIZIE IN DIRETTA

Ore 21.00 – Green pass: Patuanelli, Lega si è scissa da governo – “Nessun problema sul Governo, ma un problema per la Lega, che di fatto si è scissa.Tutto il Governo e la stragrande maggioranza degli italiani sono a favore di green pass e vaccinazione” Il capodelegazione M5S Stefano Patuanelli ha commentato così le polemiche sui voti della Lega in commissione Affari sociali, per la conversione del decreto sul green pass.

Ore 20.30 – Salvini, se Stato lo impone tamponi siano gratis – Matteo Salvini ha ribadito di essere a favore dei tamponi gratuiti, rispondendo alle accuse lanciate dal segretario del Partito democratico Enrico Letta. Dopo i voti della Lega in commissione Affari sociali alla Camera, dove oggi si è votato sulla conversione del decreto per l’introduzione del Green pass già approvato, anche dai ministri leghisti, dal Consiglio dei ministri, Letta ha infatti accusato la Lega di essere “uscita dalla maggioranza”. “Se lo Stato impone il green pass per lavorare, viaggiare, studiare, fare sport, volontariato e cultura, deve anche garantire tamponi, rapidi e gratuiti, per tutti. Sono certificati, funzionano, costano poco e possono essere usati da tutti, come in altri Paesi stranieri”, ha detto invece Salvini, difendendo gli emendamenti presentati dal suo partito. “Ci sono milioni di italiani che non possono spendere altre centinaia di euro ogni settimana, in un momento già economicamente difficile. Vediamo se Pd e 5 stelle voteranno a favore di questa proposta della Lega in Commissione. Non si tratta di essere no vax o no green pass – ho sia l’uno che l’altro – si tratta di aiutare milioni di italiani in difficoltà. Non tutti trovano 24.000 euro in contanti nella cuccia del cane”, ha aggiunto.

Ore 19.10 – Letta: Lega “al di fuori dalla maggioranza” con voti su green pass – La Lega ha deciso di posizionarsi “al di fuori della maggioranza”, scegliendo di votare contro il green pass in commissione alla Camera. Lo ha dichiarato il segretario del Partito democratico Enrico Letta a margine della Festa nazionale dell’Unità a Bologna, chiedendo “un chiarimento politico” a riguardo, “perché la Lega oggi, di fatto, si mette contro e fuori la maggioranza”. “Quello che sta succedendo oggi pomeriggio alla Camera, dove in commissione la Lega di fatto è uscita dalla maggioranza e ha votato contro il green pass, contro anche il voto che la Lega aveva dato in Consiglio dei ministri, dimostra una situazione intollerabile”, ha ribadito. “C’è bisogno di responsabilità da parte di tutte le forze politiche. Le forze politiche devono essere le prime a dare il segno positivo e di unità perché il nostro Paese in questo momento funzioni e perché tutte le cose funzionino”. Qui l’articolo completo.

Ore 18.20 – Bollettino: 6.503 nuovi casi e 69 morti – In Italia oggi sono stati registrati 6.503 nuovi casi di Covid-19 e 69 decessi di persone contagiate dal virus. Ieri erano stati riportati 5.498 casi e 75 morti. I dati sui nuovi contagi si basano su 303.717 tamponi effettuati (ieri erano stati 307.643): il tasso di positività è all’2,1 per cento, in salita rispetto all’1,8 per cento di ieri. In calo sia i ricoveri ordinari che le terapie intensive. Leggi qui il bollettino.

Ore 18.00 – Flop delle proteste contro il green pass nelle stazioni – Le proteste indette questo pomeriggio contro l’estensione del green pass ai treni a lunga percorrenza hanno finito per attirare solo poche decine di partecipanti, senza riuscire a superare i controlli predisposti dalle autorità di fronte alle stazioni ferroviarie. Un risultato ben lontano dall’obiettivo di bloccare le stazioni di 53 città, annunciato la scorsa settimana su diverse chat Telegram che riuniscono attivisti contro il green pass.

Le manifestazioni sono state praticamente disertate in città come Roma, Napoli e Bologna, mentre poche decine di persone si sono presentate a Firenze e a Trieste. Qualche momento di tensione a Genova, dove una donna è stata denunciata dopo essersi rifiutata di mostrare i documenti alla polizia e a Torino, dove è stato fermato un manifestante che ha colpito a calci gli agenti di polizia dopo essersi rifiutato di mostrare i documenti. A Milano una ventina di manifestanti contro il green pass sono stati bloccati mentre tentavano di entrare nella stazione di Porta Garibaldi.

Ore 17.00 – Ue, vaccinati meno 30% tra bulgari e romexni – L’agognato traguardo è stato raggiunto: il 70 per cento della popolazione adulta dell’Ue ha completato la vaccinazione contro il Covid-19. Ma dietro all’annuncio di ieri della Commissione europea sulla missione compiuta si cela una forte differenza tra l’Europa occidentale e quella dell’Est, con quasi tutti i Paesi dell’ex blocco sovietico ancora fermi a tassi di vaccinazione inferiori al 60 per cento. Dalle cifre sulla campagna d’immunizzazione pubblicate dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie salta all’occhio il ritardo della Bulgaria, che ha completato la vaccinazione di appena il 20 per cento della sua popolazione adulta. La Romania si colloca in penultima posizione, con un tasso al 31,9 per cento, preceduta dalla Lettonia (46,4 per cento) e dalla Croazia (47,7 per cento), l’ultimo Paese ad essere entrato nell’Unione europea.

Tra gli Stati più popolosi che hanno trovato difficoltà nella campagna di immunizzazione dal Covid spicca la Polonia, ferma a un tasso di vaccinazione di poco superiore al 58 per cento. A vantare invece un tasso superiore all’80 per cento, dunque ben oltre gli obiettivi fissati da Bruxelles, sono Malta (90,8 per cento), Irlanda (87,7 per cento), Danimarca, Portogallo e Belgio (tutti e tre al di sopra dell’83 per cento). I quattro Paesi più popolosi dell’Ue – Germania, Francia, Italia e Spagna – si trovano nella fascia tra il 70 e l’80 per cento, con l’Italia che è riuscita solo in giornata, con 24 ore di ritardo rispetto al ritmo medio nel resto dell’Ue, ad agganciare l’obiettivo dei sette vaccinati ogni dieci adulti. La disparità interna all’Unione ha sollevato diversi interrogativi durante la conferenza stampa di oggi della Commissione europea, durante la quale il portavoce dell’esecutivo Ue, Eric Mamer, ha assicurato che Bruxelles non si è dimenticata dei Paesi più in difficoltà. “Stiamo sostenendo gli Stati membri dove si riscontra l’esitazione maggiore alla vaccinazione a comunicare con il proprio pubblico per rinforzare il messaggio che i vaccini approvati nell’Unione europea sono sicuri ed efficaci”, ha detto il portavoce. Incalzato dalle domande sui ritardi nell’Est Europa, Mamer ha poi tagliato corto: “La responsabilità della Commissione è quella di distribuire i vaccini agli Stati, mentre le campagne di somministrazione restano una competenza nazionale”.

Ore 16.30 – Lagarde, spesi 6.000 mld, basta 1% per vaccinare mondo – “Abbiamo speso, in sostegno fiscale, qualcosa come 6.000 miliardi di dollari, quello che serve è l’1% di questo per vaccinare il mondo”. Lo afferma il presidente della Bce, Christine Lagarde, in un’intervista pubblicata sul sito della Banca centrale europea. “Quindi penso che per passare a questa nuova normalità, che la parola piaccia o no, dobbiamo anticipare e vaccinare e poi dobbiamo imparare la lezione”, ha aggiunto Lagarde.

Ore 16.00 – Vaccini: record in India, 13,3 milioni di dosi in 24 ore – Record di vaccinazioni ieri in India con oltre 13 milioni e 318 mila dosi somministrate in 24 ore. Lo affermano i dati del ministero della Sanità, secondo cui oltre 654 milioni di indiani hanno ricevuto almeno la prima iniezione, con l’11 percento degli oltre 1,3 miliardi di indiani ormai completamente vaccinato. Sempre secondo il ministero, i nuovi casi di Covid ieri sono stati quasi 42 mila, in linea con la media della settimana scorsa, e i decessi 460.

Ore 15.30 – Lamorgese, rafforzare risposta ad attacchi online – La ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, ha dichiarato che sarà necessario “rafforzare la tutela” dei giornalisti e delle categorie “più esposte a episodi d’odio” dagli attacchi online. Lo ha dichiarato al termine della riunione del “Centro di coordinamento dell’attività di monitoraggio, analisi e scambio permanente di informazioni sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti dei giornalisti” convocato dopo “l’intensificarsi degli attacchi sulla rete e i gravi atti di violenza che hanno riguardato alcuni cronisti nel corso di manifestazioni di protesta contro i provvedimenti del Governo per contenere la diffusione del Covid-19”, secondo quanto dichiarato dal ministero dell’Interno. Secondo il Viminale, gli ultimi episodi di intolleranza e violenza verificatisi online rappresentano “un fenomeno che desta grande preoccupazione anche per le dimensioni che sta assumendo sulla rete”.

Ore 15.00 – Vaccini: Ue, serve sforzo nei paesi in cui il tasso è basso – La campagna di vaccinazione europea ha riportato dei “successi”, ma “allo stesso tempo riconosciamo come tutte le autorità pubbliche che gli sforzi devono continuare e dobbiamo aumentare il tasso di vaccinazione in particolare in quei paesi dove è basso”. Lo ha detto il capo dei portavoce della Commissione europea, Eric Mamer, rispondendo ad alcune domande al consueto appuntamento quotidiano con la stampa. Il traguardo raggiunto ieri del 70% della popolazione europea vaccinata è “importante”, ha ricordato Mamer, soffermandosi pero’ sulle “differenze” in alcuni casi molto ampie tra i diversi Paesi europei. “Siamo in una fase in cui penso sia molto chiaro che le campagne di vaccinazione stanno fornendo un significativo grado di sicurezza ai cittadini europei”, ha sottolineato, aggiungendo che Bruxelles sta “continuando a collaborare” con i suoi Stati membri, “in particolare quelli dove c’è un problema significativo di esitazione vaccinale”.

Ore 14.30 – Berlusconi già uscito dall’ospedale – Silvio Berlusconi è uscito dopo circa un’ora dall’ospedale San Raffaele di Milano dove si è recato questa mattina per una visita di controllo. Secondo quanto riporta l’Ansa, citando fonti vicine all’ex presidente del Consiglio, la visita era stata già programmata.

Ore 14.00 – Francia, al via somministrazione terza dose per over 65 – In Francia oggi è iniziata la somministrazione della terza dose del vaccino contro Covid a chi ha più di 65 anni e a tutte le persone con comorbidità. Chi appartiene alle categorie aventi diritto potrà prendere appuntamento per un altro richiamo a condizione che siano trascorsi almeno 6 mesi dalla seconda dose. Potrà chiedere un nuovo richiamo anche chi ha completato il ciclo vaccinale con una sola dose perché è guarito da Covid-19 o ha ricevuto il vaccino monodose di Johnson&Johnson, mentre gli immunodepressi, che già hanno ricevuto tre dosi, potranno ricevere una quarta dose. La Francia mira a somministrare un nuova dose di vaccino a circa 18 milioni di persone entro l’inizio del 2022.

Ore 13.30 – Berlusconi al San Raffaele per nuovi controlli – Silvio Berlusconi è all’ospedale San Raffaele di Milano per “nuovi controlli”. Lo riporta l’Agi citando fonti vicine all’ex presidente del Consiglio.

Venerdì scorso Berlusconi era già stato dimesso dal San Raffaele di Milano dopo essere stato ricoverato il giorno precedente per “controlli post Covid”, secondo quanto aveva riportato l’Ansa. Il leader di Forza Italia era stato ricoverato dal 6 aprile al 1° maggio ed era poi tornato nell’ospedale milanese a metà maggio per ulteriori controlli dovuti principalmente agli strascichi lasciati dal Covid, contratto l’anno scorso.

Ore 13.00 – Attivato fondo da 140 milioni per discoteche, palestre, parchi – Il ministero dello Sviluppo economico ha attivato il fondo da 140 milioni di euro per sostenere le attività rimaste chiuse per legge a seguito delle misure restrittive anti-Covid. Le discoteche e sale da ballo potranno richiedere i contributi a fondo perduto fino a 25 mila euro. Palestre, impianti sportivi, parchi tematici, eventi di teatro, cinema, arte, fiere e cerimonie potranno invece richiedere fino a 12 mila euro. “E’ un provvedimento doveroso”, ha dichiarato il ministro Giancarlo Giorgetti. Il decreto interministeriale dovrà essere ora approvato dal ministro dell’Economia e delle finanze Daniele Franco.

Avranno diritto a usufruire del sostengo economico le attività incluse nell’elenco specificato nel decreto, rimaste chiuse per un periodo complessivo di almeno cento giorni. I termini per poter fare richiesta dei fondi saranno comunicati dall’Agenzia delle Entrate, che procederà successivamente con l’accreditamento diretto del contributo.

Ore 12.30 – Google ritarda ancora rientro in ufficio – Google ha deciso di prorogare il rientro in ufficio di altri tre mesi, facendolo slittare al 10 gennaio. L’amministratore delegato Sundar Pichai ha informato ieri i dipendenti della decisione, spiegando come dopo il 10 gennaio gli uffici nei diversi Paesi potranno decidere quando far rientrare i lavoratori in base alle diverse esigenze. Già a luglio Google aveva posticipato il rientro da settembre a ottobre, annunciando che avrebbe chiesto ai dipendenti che tornavano in ufficio di ricevere il vaccino contro il coronavirus.

Ore 12.00 – D’Amato (Lazio): far pagare cure a no-vax “una provocazione” –  L’assessore alla Salute della regione Lazio, Alessio D’Amato, ha spiegato che la sua proposta di far pagare le cure ai ricoverati per Covid-19 che hanno rifiutato di ricevere i vaccini era solo “una provocazione” che per “far riflettere sui costi sociali ed economici”. In un’intervista a Radio Anch’io, D’Amato ha anche aggiunto tuttavia che “chi vuole essere libero deve sapere che non può esercitare la violenza altrimenti, come chi passa con il rosso, deve pagare una sanzione”.

“Un giorno in terapia intensiva costa almeno 1.500 euro, abbiamo degenze che in media sono sui 17 giorni per cui la comunità e la collettività affronta non solo costi sociali ma anche economici. Non vogliamo chiudere e tornare indietro ma libertà e responsabilità vadano di pari passo. Stiamo lavorando per conoscere questi costi e affinché i cittadini si rendano conto”, ha detto l’assessore.

Ore 11.00 – Scuola: Giannelli, sospensione di 15 giorni per insegnanti senza green pass – Il presidente dell’Associazione nazionale dei presidi Antonello Giannelli, ha proposto di sospendere per 15 giorni chi non ha il green pass, sostituendolo con un supplente. Lo ha dichiarato in una intervista a Il Corriere della Sera, specificando di non ritenere la sospensione una sanzione. “Chi non ha il green pass è come se non fosse più abilitato al suo lavoro, perché il green pass è un requisito per i dipendenti della scuola. Se nei quindici giorni fa il vaccino o il tampone, riacquista il requisito”, ha detto, affermando che la proposta potrebbe essere adottata in sede di conversione del decreto del 6 agosto.

Ore 10.00 – Oms monitora nuova variante Mu – L’Organizzazione mondiale della sanità sta monitorando una nuova variante Mu che è stata identificata per la prima volta in Colombia a gennaio del 2021. Lo afferma il report settimanale dell’Oms. Secondo l’Oms la variante denominata B.1.621, designata dall’agenzia internazionale come ‘Mu’ il 30 agosto scorso, presenta mutazioni che potrebbero indicare un rischio di “fuga immunitaria”, ossia di una maggiore resistenza ai vaccini. Per ora la nuova variante è soprattutto presente in Colombia e in Ecuador, anche se alcuni focolai sono stati segnalati in altri paesi del Sud America.

Ore 9.00 – Green pass: Breton, certificato ha salvato stagione turistica – “La stagione turistica estiva è stata buona. Questo grazie al successo del Certificato Covid che siamo riusciti a sviluppare molto rapidamente e che gli Stati stanno utilizzando per proteggere i loro cittadini”. Lo ha dichiarato in un’intervista a La Stampa, il commissario dell’Unione europea per il mercato interno Thierry Breton, considerato il padrino del green pass. “Il certificato serve per dare un’indicazione e cioè che chi lo possiede non rappresenta un rischio per gli altri. So bene ciò che sta succedendo in Italia, con l’introduzione dell’obbligo per i lavoratori del settore sanitario oppure per l’accesso ai luoghi affollati, come i trasporti o gli stadi. È responsabilità degli Stati assicurare la protezione ai propri cittadini e questa è una giusta indicazione per proteggerli”.

Ore 8.00 – Proteste contro il green pass, Lamorgese: “non saranno ammesse illegalità” – La ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese ha affermato che “non saranno ammesse illegalità” in occasione delle proteste contro il green pass annunciate per oggi nei pressi delle stazioni ferroviarie. In una nota, Lamorgese ha anche dichiarato che “non verranno tollerati minacce e inviti a commettere reati utilizzando il web”, a seguito degli episodi di minacce e violenze anche contro giornalisti che negli ultimi giorni hanno visto protagonisti alcuni manifestanti no vax e no green pass. La ministra ha espresso “la più ferma condanna” per gli attacchi rivolti online a esponenti del governo, politici, medici e giornalisti in relazione al green pass e alle misure di contenimento della diffusione del Covid-19, affermando che “tutti questi episodi sono oggetto di indagini da parte della polizia giudiziaria”

Ore 07.00 – Cts: guariti devono vaccinarsi anche se hanno anticorpi – Fabio Ciciliano, membro del Comitato tecnico scientifico (Cts) del ministero della Salute, ha confermato che chi è guarito da Covid-19 deve comunque sottoporsi alla vaccinazione. “Il vaccino non è assolutamente controproducente”, ha detto il dirigente medico della polizia di stato a Radio Anch’io, aggiungendo che bisogna “pensare in una logica di massima cautela e massima precauzione”.

COVID, COSA È SUCCESSO IERI

D’Amato: “i no vax si paghino i ricoveri da soli” – Gli antivaccinisti che si ammaleranno di Covid-19 dovranno pagare per ricoverarsi nel Lazio. È il piano controverso annunciato dall’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato in un’intervista a Il Messaggero, in cui ha spiegato che un ricovero in terapia intensiva ha un costo di circa 1500 euro al giorno. “Queste persone che rifiutano la vaccinazione mettendo a rischio la libertà altrui devono assumersi la responsabilità fino in fondo delle proprie scelte e delle proprie azioni”, ha detto. Leggi la notizia completa.

Sileri: “Rischiamo altri 30mila morti in autunno” – “In autunno vi sarà una recrudescenza, prevalentemente per i non vaccinati. Se dovessero rimanere questi i numeri dovremo soffrire la morte di 30mila persone, probabilmente, considerando i non vaccinati. Questo non è accettabile. È l’ultima chiamata. Bisogna vaccinare e proteggere la popolazione”. Lo ha dichiarato ad Agorà Estate il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri. Leggi la notizia completa.

Ue, ritorna lo stop ai viaggi turistici dagli Stati Uniti – I paesi dell’Unione europea hanno approvato la reintroduzione di restrizioni su viaggi non essenziali dagli Stati Uniti, che erano state rimosse a giugno. Secondo una nota dell’Ue, la raccomandazione è stata approvata da una maggioranza qualificata degli ambasciatori europei. Spetterà comunque ai singoli paesi membri dell’Unione decidere se implementarla, con la possibilità ad esempio di rinunciare alle restrizioni per chi è già vaccinato. L’amministrazione Biden era stata criticata per aver mantenuto le restrizioni sugli arrivi dai paesi dell’Ue. La misura rischia di avere ricadute sulle aziende del settore turistico e sulle compagnie aeree. Oltre agli Usa, sono stati rimossi dall’elenco dei paesi da cui sono consentiti gli arrivi senza restrizioni Israele, Libano, Montenegro, Kosovo e Macedonia del Nord.

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