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    Coronavirus, sospesi visti dalla Cina. I 67 italiani da Wuhan in quarantena alla Cecchignola

    Credit: Ansa

    Il bollettino medico riguardo alla coppia di cinesi dall'ospedale Spallanzani: "Condizioni discrete"

    Di TPI
    Pubblicato il 1 Feb. 2020 alle 07:53 Aggiornato il 1 Feb. 2020 alle 20:48

    Coronavirus Italia, le ultime notizie sul virus che viene dalla Cina

    Restano due per il momento i casi di coronavirus confermati in Italia. Si tratta dei due turisti cinesi ricoverati presso l’Istituto “Lazzaro Spallanzani” di Roma, specializzato nella cura delle malattie infettive.

    La condizioni della coppia sono state definite ieri “discrete” dai medici dell’isituto. Entrambi hanno un interessamento polmonare e un po’ di febbre.

    Coronavirus Italia, il ministero dell’Istruzione: “A scuola gli studenti che sono stati in Cina”. La coppia cinese in “discrete condizioni”

    ore 19.10 – Borrelli: “Non chiuderemo le frontiere” – Non c’è oggi in Europa e in Italia una condizione tale che possa far ipotizzare una chiusura delle frontiere. Sarebbe una misura veramente assurda”. Lo dice il Commissario straordinario per l’emergenza coronavirus Angelo Borrelli sottolineando che si sta comunque lavorando per capire come potenziare i controlli su treni e auto in arrivo nel paese. “Chiunque vuole rientrare in Italia deve essere messo in condizione di rientrare”. Lo dice il Commissario straordinario per l’emergenza coronavirus Angelo Borrelli facendo il punto sugli italiani che si trovano ancora in Cina. “Non abbiamo ancora un numero definitivo di quanti siano coloro che vogliono rientrare, è un’indicazione sulla quale stanno lavorando il ministero degli Esteri e l’Enac e che ci deve arrivare dalla Farnesina, con la quale il filo è costante e continuo”, dice Borrelli, ribadendo che, “fermo restando il concetto di massima precauzione, dobbiamo consentire che ci vuole rientrare lo possa fare”. L’altra questione che va affrontata è quella del blocco delle merci. “Ci stiamo lavorando – conferma – in questo momento è tutto fermo ma sto aspettando indicazioni dall’Enac che deve emettere un Notam. Si tratta di una misura troppo restrittiva poiché ci sono alcune merci, penso a dispositivi medicali come le provette per fare le analisi, che devono poter viaggiare”.

    ore 18.30 – Bonaccorsi (Mibact): “Sospesi visti dalla Cina” – “In questo momento l’importante è riuscire a contenere il contagio del Coronavirus ed evitare al massimo di alimentare panico e allarmismo. Giovedì saranno convocati al Mibact i rappresentanti delle varie categorie del settore turistico per fare il punto sulla situazione e capire come affrontare questa fase di emergenza, in particolare sul fronte dei flussi in arrivo che stanno risentendo delle restrizioni sui voli”. Lo dichiara in una nota Lorenza Bonaccorsi, Sottosegretario al Turismo del Mibact. “È stata sospesa la concessione di visti in Cina per l’Italia da parte delle agenzie autorizzate. Restano solo quelli concessi dalle nostre strutture consolari per motivi familiari o casi di conclamata e acclarata urgenza” aggiunge Bonaccorsi.

    ore 18.30 – I 67 italiani da Wuhan al Centro olimpico della Cecchignola a Roma – I 67 italiani che rientreranno da Wuhan lunedì verranno trasferiti nel Centro olimpico della ‘città militare’ della Cecchignola, a Roma. Questa, secondo quanto apprende l’ANSA, l’indicazione che è emersa nel corso del Comitato operativo convocato nella sede del Dipartimento della Protezione Civile. L’arrivo del volo all’aeroporto militare di Pratica di Mare, salvo cambiamenti dell’ultim’ora, è previsto per le 8.15 di lunedì mattina.

    ore 18.15 – Da lunedì al via ai rimpatri da e per la Cina. Misure di prevenzione anche nei porti – Rimpatri da e per la Cina a partire da lunedì, protocolli di controllo negli aeroporti estesi anche ai voli in transito. Sono queste due delle misure decise nel corso della riunione del Comitato operativo presieduto dal Commissario straordinario Angelo Borrelli per far fronte all’emergenza coronavirus. Le misure precauzionali previste negli aeroporti in relazione all’emergenza coronavirus verranno estese anche ai porti. Durante la suddetta riunione è stato deciso di estendere alle navi in transito nei porti italiani la procedura di ‘libera pratica sanitaria’ prevista per le navi extra Ue. In sostanza, i medici potranno salire a bordo delle navi per fare analisi ed esami sia se da bordo verranno segnalati casi sospetti sia agendo autonomamente, su disposizione delle Asl.

    ore 18.00 – Via libera a tornare a scuola per chi è stato in Cina di recente – Gli studenti che hanno soggiornato in Cina nelle ultime due settimane possono comunque frequentare normalmente le scuole, chiamate però a monitorare l’insorgenza di eventuali sintomi da coronavirus. Lo stabilisce la circolare predisposta dal ministero della Salute con le “Indicazioni per la gestione degli studenti e dei docenti di ritorno o in partenza verso aree affette della Cina”, diramata dal ministero dell’Istruzione agli Uffici Scolastici Regionali e alle scuole.

    ore 14.30 – Diffuso il primo bollettino dell’ospedale Spallanzani sui due cinesi affetti da Coronavirus – L’ospedale Lazzaro Spallanzani di Roma ha diffuso il primo bollettino sulle condizioni dei due turisti cinesi risultati positivi al Coronavirus.

    Nel bollettino viene reso noto che le condizioni dei due pazienti sono discrete, anche se la donna, di 65 anni, ha avuto degli episodi di nausea e vomito. Quanto al marito, l’uomo di 66 anni, il bollettino dell’ospedale precisa che l’uomo attualmente ha ancora febbre, tosse e astenia e che “si trova in condizioni cliniche stazionarie, con un quadro di polmonite interstizio alveolare bilaterale”.

    Ulteriori aggiornamenti sulle condizioni della coppia verranno diffusi appena si registreranno novità nel quadro clinico.

    ore 14.15 –  Spallanzani: “Test in corso su 13 casi sospetti, 20 in osservazione e 13 ricoverati ma dimessi dopo test negativo” – Al momento all’Ospedale Spallanzani di Roma sono ricoverati “13 pazienti provenienti da zone della Cina interessate dall’epidemia e tutti loro sono stati sottoposti al test per la ricerca del nuovo coronavirus, tutt’ora in corso”.

    “Altri 13 pazienti sono stati isolati e dimessi dopo il risultato negativo dei test per la ricerca del nuovo coronavirus”. Lo si legge nel nuovo bollettino medico emesso questa mattina dall’ospedale. Restano, invece, sotto osservazione le 20 persone “che hanno avuto contatto con la coppia cinese positiva all’infezione da nuovo coronavirus”. “Sono tutte in buone condizioni generali e la loro salute non desta preoccupazioni”, conclude il bollettino.

    ore 13.09 – Bollettino Spallanzani: “Terzo caso sospetto è negativo” – Arriva la conferma di negatività al test per il Coronavirus sull’operaio dell’Hotel Palatino, ricoverato ieri 31 gennaio all’ospedale Spallanzani di Roma. L’uomo di 42 anni non aveva avuto contatti diretti con la coppia di cinesi, primi due casi conclamati in Italia, ma aveva febbre e problemi respiratori. Non si tratta di Coronavirus e l’uomo di origini rumene verrà dimesso.

    ore 10.15 –  Tajani (Forza Italia): “Grave responsabilità del regime cinese” – “C’è una grave responsabilità del regime cinese per i ritardi nella denuncia dell’epidemia del coronavirus. Medici minacciati, ritardi e verità nascoste hanno provocato morti e diffusione della malattia nel mondo”. Lo scrive sui Twitter, Antonio Tajani vicepresidente di Forza Italia e Presidente della Commissione Affari Costituzionali del Parlamento Europeo.

    ore 07.40 – La coppia di cinesi dall’ospedale Spallanzani: “Ci siamo ammalati subito” – “Grazie a tutti per quello che hanno fatto: per i primi soccorsi, per l’accoglienza, le cure, la disponibilità. Siamo sereni”.

    Sono state queste le prime parole dei due turisti cinesi ricoverati all’ospedale Lazzaro Spallanzani di Roma. Si tratta dei primi due casi accertati di Coronavirus nel nostro paese. Le parole sono state riportate da Adnkronos, e sarebbero state pronunciate dalla coppia prima di essere posta in isolamento all’interno dell’ospedale.

    “Vogliamo rassicurare tutti, a Roma non abbiamo mai preso mezzi pubblici e siamo stati sempre in albergo”, hanno aggiunto l’uomo, 66 anni, e la donna, 65. “A Roma non abbiamo girato, non abbiamo visitato nulla. Ci siamo ammalati subito e abbiamo sempre mangiato in camera”.

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