Coronavirus, strage nelle Rsa della Lombardia: “3.378 morti e 14.703 positivi fino al 31 luglio”
Coronavirus, strage nelle Rsa della Lombardia: 3.378 morti fino al 31 luglio
Sono 3.378 i morti registrati nelle Rsa della Lombardia a causa dell’epidemia di Coronavirus: a rendere noti i dati di quella che è una vera e propria strage è stato l’assessore al Welfare Giulio Gallera, rispondendo a un’interrogazione in commissione regionale Sanità. Alla data del 31 luglio, infatti, Gallera ha dichiarato che “sono risultati positivi al Covid 14.703 ospiti di Rsa”, mentre “gli ospiti positivi al Covid che risultano deceduti sono stati 3.378”. Quanto ai trasferimenti in ospedale, invece, l’assessore ha fatto sapere che “dalla lettura dei dati incrociati dell’Anagrafe regionale e del flusso delle Dimissioni ospedaliere (SDO) risultano 1.776 ospiti di Rsa che hanno avuto un ricovero con diagnosi Covid e dimessi entro il 31/5. Tale dato ammonta a 2.352 alla data del 31/7”.
Per quanto riguarda le 18 Rsa che hanno aderito alla delibera regionale XI/2906 dell’8 marzo, ovvero che consentiva loro di accogliere pazienti contagiati dal Coronavirus in padiglioni separati dagli altri e con personale dedicato, “alla data del 31/7 sono risultati positivi al Covid 719 ospiti”, mentre, continua Gallera “gli ospiti positivi al Covid che risultano deceduti sono 163”. “I pazienti ricoverati sono stati 210 in tutto” ha poi aggiunto l’assessore al Welfare, sottolineando che nelle 18 strutture erano già presenti pazienti positivi “in una fase precedente a quella dell’accoglienza di pazienti Covid provenienti dagli ospedali”.
Leggi anche: 1. Coronavirus, interrotta la sperimentazione del vaccino AstraZeneca-Oxford: “Reazione anomala” / 2. Isolamento di 7 giorni invece che di 14: l’Italia valuta la quarantena breve per i contagiati da Covid / 3. Coronavirus, il Papa: “Troppi interessi di parte sui vaccini”
4. La fabbrica diventata focolaio Covid in Puglia ha ospitato il tour elettorale (senza mascherina) di Fitto e Meloni / 5. Il virologo Crisanti: “Covid non è cambiato. Seconda ondata? Se ci sarà, a dicembre-gennaio” / 6. Il patriarca che accusò i gay di aver provocato la pandemia ora è positivo al Covid-19