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Zona rossa, arancione e gialla: come cambiano i colori delle regioni dal 26 aprile

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Zona rossa, arancione e gialla: come cambia il colore delle regioni dal 26 aprile

Da lunedì 26 aprile torna la cosiddetta “zona gialla” per le regioni, sospesa dal Governo da oltre un mese, accompagnata dalla ripresa degli sport all’aperto, dal ritorno nelle aule universitarie, dalla riapertura dei ristoranti a cena, anche se solo negli spazi all’esterno, e di musei, teatri, sale da concerto, cinema e altri locali per spettacoli. In attesa dei risultati del monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità di domani, venerdì 23 aprile, ben 14 tra province autonome e regioni possono sperare nell’allentamento delle restrizioni dovuto al passaggio in zona gialla.

S&D

Zona gialla, cosa cambia dal 26 aprile

Il nuovo Decreto sulle riaperture varato ieri, mercoledì 21 aprile, dal Governo entrerà in vigore dal 26 aprile, che prevede appunto il ritorno della zona gialla, anche se nella versione “rafforzata“. Il provvedimento, intitolato “Misure urgenti per la graduale ripresa delle attività economiche e sociali nel rispetto delle esigenze di contenimento della diffusione dell’epidemia da COVID-19”, detta il cronoprogramma per la ripartenza delle attività sottoposte alle restrizioni a causa della pandemia.

SPOSTAMENTI – A partire da lunedì 26 aprile, chi è munito di certificazione verde potrà spostarsi da una regione all’altra anche se si tratta di zone rosse o arancioni. In zona gialla (e arancione) sarà possibile andare a trovare amici o parenti in una abitazione privata (diversa dalla propria) in 4 persone al posto di 2.

RISTORANTI – Dal 26 aprile, in zona gialla potranno riaprire i ristoranti a pranzo e cena “con consumo al tavolo esclusivamente all’aperto”.

MUSEI, CINEMA, TEATRI & SPETTACOLI – Dal 26 aprile, in zona gialla riaprono al pubblico musei, cinema, teatri, sale concerto e live club. Sarà necessario prenotare i posti a sedere preassegnati e rispettare la distanza di un metro tra gli spettatori. Sarà consentita una presenza pari al 50 per cento della capienza massima autorizzata e comunque non superiore a 500 persone al chiuso e 1.000 all’aperto.

SPORT – Dal 26 aprile, in zona gialla è consentito lo svolgimento all’aperto di qualsiasi attività sportiva, anche di contatto come il calcetto.

SCUOLE & UNIVERSITÀ – Dal 26 aprile e fino alla fine dell’anno scolastico si torna in classe anche alle scuole superiori (secondarie di secondo grado). La presenza è garantita in zona rossa dal 50 per cento al 75 per cento. In zona gialla e arancione dal 70 per cento al 100 per cento. Per quanto riguarda l’università, dal 26 aprile al 31 luglio nelle zone gialle e arancioni le attività si svolgono prioritariamente in presenza.

Zona rossa, arancione e gialla: i cambi di colore

Il Governo prevede il passaggio in zona rossa con un indice Rt pari o oltre 1,25 o con un’incidenza settimanale superiore a 250 casi ogni 100mila abitanti. Si entra in zona arancione con un Rt pari o superiore a 1. Oltre a questi indicatori, sul passaggio in zona gialla rafforzata peseranno anche i numeri sulle vaccinazioni.

Difficile un cambio di colore per Sardegna e Valle d’Aosta, che dovrebbero restare in zona rossa. Basilicata, Calabria e Sicilia dovrebbero invece rimanere in fascia arancione.

Ben 14 fra province autonome e regioni, in base agli ultimi dati disponibili, sperano nel passaggio in zona gialla: Abruzzo, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, LombardiaMarche, Molise, Piemonte, Toscana, Umbria, Veneto e le Province autonome di Trento e Bolzano.

Non tutte le regioni però possono puntare a un allentamento delle restrizioni. La Campania ad esempio rischia di passare in zona rossa dall’attuale arancione. Secondo gli ultimi dati, la regione presenta un indice Rt intorno a 1 mentre in settimana è cresciuta ulteriormente l’incidenza dei casi ogni 100 mila abitanti, arrivata a 235.

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