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    Colleferro, il fratello degli arrestati: “Quando in famiglia abbiamo visto quel ragazzino, siamo morti tutti quanti”

    A sinistra Willy, a destra due dei presunti aggressori
    Di Anna Ditta
    Pubblicato il 9 Set. 2020 alle 08:20 Aggiornato il 9 Set. 2020 alle 09:43

    “In palestra si allenano sempre con persone di ogni razza ed estrazione sociale. Non son stati loro”. Alessandro Bianchi, fratello maggiore di due dei quattro accusati dell’omicidio di Willy Monteiro Duarte, difende i fratelli Marco e Gabriele e respinge le accuse di razzismo. “Non son stati loro. Erano lì perché intervenuti per sedare una rissa”, ha detto ai giornalisti, sposando la difesa dei presunti aggressori durante l’interrogatorio. “Si può immaginare come abbiamo reagito in famiglia quando abbiamo visto quel ragazzino. Siamo morti tutti quanti. Noi riceviamo minacce di morte. Ma io lo ribadisco, non sono stati loro”.

    “Non è vero che erano quattro contro uno, saranno stati venti. E sicuramente i miei fratelli non hanno preso a calci in faccia Willy”, afferma Alessandro in un’altra intervista pubblicata su Repubblica. “La rissa l’hanno fatta partire Belleggia e Pincarelli (gli altri due accusati dell’omicidio, ndr). Mai e poi mai avrebbero colpito un ragazzo come Willy quando si trovava a terra”.

    “I miei assistiti non hanno partecipato alla rissa. Sono scesi dalla loro auto per fare da paciere dopo aver visto alcuni loro amici coinvolti nella rissa. Al giudice hanno indicato i nomi di questi amici”, ha dichiarato l’avvocato dei fratelli Bianchi Massimiliano Pica al termine dell’interrogatorio. “Si sono fermati per cercare di dividerli – ha spiegato il difensore – avranno anche sbracciato, ma non hanno partecipato”.

    Tutti gli approfondimenti di TPI sull’aggressione di Colleferro:

    LA CRONACA – 21enne interviene per difendere un amico: massacrato a morte dal branco / LA RICOSTRUZIONE – “Vi prego basta, non respiro più, così è morto Willy / LA BIO –  “Sognava di diventare come Totti”: chi era Willy / I PROFILI – Dal culto per le arti marziali ai precedenti per spaccio: chi sono gli aggressori di Willy Monteiro

    IL DETTAGLIO – Uno degli aggressori di Willy Monteiro insegnava arti marziali ai bambiniLE INTERVISTE – “Per noi era come un figlio, sarebbe diventato un bravo chef”: parla il direttore dell’hotel dove lavorava Willy e “Ho visto il corpo di Willy a terra, mi fa ancora male. Era sempre gioioso, pacifico” / LE OPINIONI – Il vuoto politico e sociale produce i mostri inumani di Colleferro (di G.Gambino)Se a uccidere un bianco fossero stati 4 neri sarebbe scoppiato il finimondo (di G. Cavalli) Quel gesto vigliacco e codardo: infierire sul corpo di Willy quando era già in terra (di Lara Tomasetta) 

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