L’ex fidanzato di Chiara Petrolini: “Non mi ero accorto delle gravidanze, neanche quando era svestita”
"Usavo raramente contraccettivi, non ci siamo mai posti il problema che lei potesse rimanere incinta": la deposizione del giovane durante il processo alla ex, imputata per duplice omicidio e occultamento di cadavere
“Usavo raramente contraccettivi, ma non ci siamo mai posti il problema di un’eventuale gravidanza”. È il racconto di Samuel Granelli, l’ex fidanzato di Chiara Petrolini, nel corso della terza udienza del processo a carico della giovane di Parma, accusata di aver ucciso due neonati subito dopo averli segretamente partoriti da sola.
“Non ho mai avuto la percezione che potesse essere in gravidanza, mai un sospetto, non ho mai notato nulla: neanche quando era svestita”, assicura il ragazzo, coetaneo della sua ex (oggi hanno entrambi 23 anni).
Durante la sua deposizione in aula, Granelli ha ripercorso la relazione con Petrolini: i due si sono messi insieme per la prima volta quando avevano 16 anni e sono rimasti insieme fino al 2022, poi si sono ri-fidanzati nel settembre 2023. [LEGGI ANCHE: “Chiara Petrolini cercò la seconda gravidanza”].
Il giovane, così come i familiari e tutte le amiche della ragazza, assicura di non essersi mai accorto delle gravidanze di Chiara. Quando fu ritrovato il primo neonato nel giardino della sua casa, la giovane provò a negare che il piccolo fosse suo. Anche con il fidanzato.
“Chiara mi disse che avevano trovato un bambino nel giardino di casa sua, ma non mi disse che era suo”, spiega in aula Granelli: “Era molto presto, eravamo giovani e se lo avessi saputo ne avremmo discusso. Non gli avrei fatto fare quella fine”.
Durante la terza udienza del processo, davanti alla Corte d’Assise di Parma, Chiara Petrolini – imputata per duplice omicidio e occultamento di cadavere – era presente in aula. La giovane si trova agli arresti domiciliari nella villetta di Vignale di Traversetolo, la stessa casa nel cui giardino sono stati partoriti, uccisi e sepolti i due neonati.