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Catania, ucciso il frate responsabile della comunità per tossicodipendenti. Fermato uno degli ospiti

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A morire è stato Fra' Leonardo Grasso, 78 anni. L'ipotesi degli inquirenti è che il rogo scoppiato nella struttura del catanese sia stato solo una messa in scena per coprire l'omicidio

Il rogo scoppiato questa mattina presso la comunità di recupero per tossicodipendenti “Tenda San Camillo”, a Riposto, nel catanese, è stato solo una messa in scena per coprire l’uccisione di Fra’ Leonardo Grasso, 78 anni, era il superiore della comunità camilliana di Acireale. È la prima ricostruzione degli inquirenti che indagano sulla morte del responsabile della struttura. Per la vicenda è stata fermata una persone, un ospite della comunità, che al momento è sotto interrogatorio. L’incendio, probabilmente di natura dolosa, è divampato intorno alle cinque del mattino. In quel momento nella comunità si trovavano sei ospiti, tutti rimasti illesi. Su quando avvenuto stanno indagando i carabinieri della compagnia di Giarre, insieme agli esperti della scientifica.

“Di questa vicenda non conosciamo ancora bene i contorni, ma ci lascia sgomenti, siamo nel dolore. Esprimo le condoglianze della diocesi di Acireale ai frati e ai padri di San Camillo, perché sono stati esemplari così come lo ha stato fra Leonardo. Nei prossimi giorni cercheremo di capire cosa è successo con l’aiuto degli inquirenti”, ha commentato monsignor Antonino Raspanti, vescovo di Acireale, che stamattina si è recato nel luogo dove si è consumato l’incendio. “Fra Leonardo è stato sempre l’anima di questa opera di questa bella casa, tantissime persone sono passate da qui, alcune sono rimaste dentro per anni. Fra Leonardo si è sempre dedicato con trasporto, con passione a queste persone che attraversano momenti difficile e che a volte sono aggressive”, ha concluso il vescovo.

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