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I portici di Bologna sono la candidatura italiana alla lista del patrimonio mondiale Unesco 2020

Immagine di copertina
Un turista passeggia sotto i portici deserti di Bologna durante le festivita' di Ferragosto. Credit: GIORGIO BENVENUTI/ANSA

Deliberata candidatura dei porticati bolognesi a patrimonio Unesco dalla Commissione nazionale italiana. Esito atteso nel 2021

I portici di Bologna sono la candidatura italiana alla lista del patrimonio mondiale Unesco 2020

I caratteristici portici di Bologna sono la candidatura dell’Italia alla lista del patrimonio mondiale Unesco 2020. Le arcate rappresentano un importante valore architettonico e culturale per la città capoluogo dell’Emilia Romagna e ne sono anche simbolo insieme alle torri.

Decantati anche dal celebre scrittore francese Stendhal nei suoi Voyages en Italie, Voyages “Sovente, alle due di notte, rientrando nel mio alloggio, a Bologna, attraverso questi lunghi portici”, i porticati bolognesi rappresenteranno l’Italia nel mondo.

Lo ha deciso il Consiglio direttivo della commissione nazionale italiana per l’Unesco, che si è riunito oggi, martedì 21 gennaio, presso la sede del ministero dei Beni culturali. L’esito della nomination verrà reso noto a Parigi nel 2021.

“Un grande e meritato traguardo per Bologna – dichiara il sindaco Virginio Merola – un risultato di tutta la città. Bologna, ancora una volta, ha saputo esprimere il suo carattere più profondo: la capacità di collaborare assieme e uniti per la nostra città. Ringrazio l’Amministrazione comunale, gli assessori impegnati in questo imponente lavoro e tutti gli uffici il cui apporto è stato e sarà determinante”.

Nel loro insieme i porticati bolognesi misurano in lunghezza più di 38 chilometri solo nel centro storico, che raggiungono i 53 km contando quelli fuoriporta.

“Con la decisione di presentare la candidatura a patrimonio dell’Unesco i Portici vengono riconosciuti come “un elemento identificativo della città di Bologna, sia dalla comunità che dai visitatori, e sono un punto di riferimento per uno stile di vita urbano sostenibile, in cui gli spazi religiosi e civili e le abitazioni di tutte le classi sociali sono perfettamente integrate”, si legge nella nota del ministero dei Beni Culturali.

Ai portici di Bologna viene riconosciuto anche un valore sociale, non solo architettonico. Sono un luogo di integrazione e scambio in cui i cittadini, i turisti e gli studenti che affollano Bologna vivono e condividono il proprio tempo.

“La presentazione della candidatura dei portici di Bologna alla lista del patrimonio mondiale per il ciclo 2020-2021, approvata dal Consiglio direttivo della commissione, rappresenta la conclusione di un lavoro corale tra società civile e amministratori locali. La candidatura mette in evidenza il valore universale del portico come elemento architettonico, culturale e identitario”, afferma il presidente della commissione nazionale, Franco Bernabè.

“Veramente una bella notizia per Bologna e per l’Italia. I portici sono straordinari e unici e sono sicuro che con la loro bellezza conquisteranno il mondo”, commenta invece il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini.

“Questa candidatura – ha concluso Franceschini – è motivo di orgoglio anche perché è nata grazie a una forte sinergia tra le istituzioni e la società civile ed è sentita e sostenuta da tutta la comunità bolognese”.

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