Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 16:32
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cronaca

Battiston: “In Italia più morti perché ci basiamo sull’Rt, bisogna guardare il numero di infetti”

Immagine di copertina
Roberto Battiston nel 2014. Credit: S. Bierwald / European Space Agency. Foto da Flickr.

"Penso che si dovrebbe rivedere il limite che viene adottato per stabilire la chiusura della zona rossa. Oggi è di 250 nuovi infetti per settimana ogni 100 mila abitanti, ma dovrebbe essere inferiore", dice l'ex presidente dell'Asi

In Italia ci sono più morti di Covid-19 in confronto agli altri Paesi Ue perché “a differenza degli altri Paesi noi calcoliamo le chiusure e le riapertura delle varie regioni su parametri non esaustivi“. A sostenerlo è Roberto Battiston, fisico dell’Università di Trento e presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) dal maggio 2014 al novembre 2018. “Quando si decide la chiusura o l’apertura delle regioni, qui in Italia lo facciamo basandoci sull’Rt, il parametro che stabilisce il grado di contagio del virus, e non teniamo in conto il numero degli infetti attivi“, ovvero sulla “prevalenza“, ha detto Battiston in un’intervista al Corriere della Sera.

Secondo Battiston, “dobbiamo tener conto che questa cifra nella prima ondata era sottostimata di almeno cinque-sei volte. In questa seconda ondata lo è di almeno due-tre volte“. “In Francia, in Germania o in Spagna”, spiega l’esperto, “quando decidono le apertura e le chiusure tengono in conto questo valore: ecco perché sono più severi nelle chiusure rispetto al nostro Paese”.

“Oggi in Italia abbiamo un numero di infetti attivi di circa 540 mila unità, e questo è un valore molto alto, non dissimile da quello che avevamo durante il Natale, pari a 580 mila. Questo numero dovrebbe essere tenuto in considerazione insieme all’Rt, perché è da questo che si genereranno i nuovi morti”, sottolinea Battiston.

Alla domanda su cosa dovrebbe fare il nostro governo, l’esperto dice: “Penso che si dovrebbe rivedere il limite che viene adottato per stabilire la chiusura della zona rossa. Oggi è di 250 nuovi infetti per settimana ogni 100 mila abitanti”. Invece, questa cifra “dovrebbe essere inferiore”.

“Dovremo renderci conto che a 250 la situazione diventa esplosiva“, dice Battiston, che aggiunge: “A settembre non dovevamo riaprire tutto senza prendere le precauzioni più elementari“, come ad esempio “rendere obbligatoria la mascherina per tutti. O anche prendere provvedimenti per la riapertura delle scuole”.

Ti potrebbe interessare
Cronaca / A che ora inizia la Messa d’insediamento di Papa Leone XIV: orario
Cronaca / L'annuncio della 30enne accusata di aver ucciso la suocera: "Cerchiamo casa"
Cronaca / Uccisa dalla nuora, le ricerche su Google: "Come togliere il sangue dal materasso"
Ti potrebbe interessare
Cronaca / A che ora inizia la Messa d’insediamento di Papa Leone XIV: orario
Cronaca / L'annuncio della 30enne accusata di aver ucciso la suocera: "Cerchiamo casa"
Cronaca / Uccisa dalla nuora, le ricerche su Google: "Come togliere il sangue dal materasso"
Cronaca / Il barbiere dei principi
Cronaca / Il cardinal Zuppi: “Se fossi stato eletto Papa sarei scappato come nel film di Nanni Moretti”
Cronaca / Garlasco, sarà acquisito il dna delle gemelle Cappa e degli amici di Sempio e Stasi
Cronaca / Garlasco, l'indiscrezione: "Nel canale trovato anche un borsone"
Cronaca / Papa Leone XIV: "Investire sulla famiglia fondata sull'unione tra uomo e donna"
Cronaca / Donna uccisa a Fregene: indagata la compagna del figlio
Cronaca / Stefania Cappa e il fotomontaggio con Chiara Poggi: "Lo zio non voleva Chiara e Alberto insieme"