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Home » Cronaca

Assisi: Davide Piampiano morto durante una battuta di caccia, arrestato l’amico

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Un ragazzo di soli 25 anni ha perso la vita durante una battuta di caccia. Davide Piampiano è morto, colpito al petto con un colpo di fucile, nei pressi del monte Subasio, in provincia di Perugia. Il triste episodio è avvenuto lo scorso 11 gennaio nelle campagne di Assisi, mentre andava a caccia di cinghiale. Ora c’è una svolta: i carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Perugia nei confronti di un uomo, residente ad Assisi, individuato quale presunto autore dell’omicidio.

Il Giudice delle indagini preliminari ha infatti ritenuto “sussistenti gravi indizi di colpevolezza per il reato di omicidio volontario con dolo eventuale”. Si tratta di Piero F, 57 anni, che avrebbe sparato pensando di mirare a un cinghiale. L’uomo, che ora si trova nel carcere di Capanne, era un caro amico di famiglia, tanto che Davide lo definiva “un secondo papà”.

Stando alla ricostruzione della procura di Perugia, il 57enne avrebbe lasciato il ragazzo agonizzante per almeno una decina di minuti, senza soccorrerlo, preoccupandosi solo di alterare la scena in modo da non apparire lui come il responsabile. Inizialmente si era pensato che il colpo fosse stato esploso accidentalmente dallo stesso 25enne. Ma la dinamica reale era ben diversa.

Sul luogo dell’incidente, avvenuto l’11 gennaio, i carabinieri hanno sequestrato, oltre ai telefoni, alle armi e agli indumenti dei presenti, anche una GoPro che la vittima utilizzava per pubblicare i suoi contenuti sui social. Ed è proprio dall’analisi delle immagini della GoPro che è emersa la verità sull’accaduto. I filmati, particolarmente crudi e drammatici, hanno permesso di stabilire che il colpo fatale certamente non è stato esploso dal fucile di Pimpiano a seguito di una caduta, ma da quello di un’altra persona impegnata anche lui nella battuta di caccia.

L’uomo, accortosi di quanto accaduto, avrebbe secondo quanto si comprende dal filmato, cercato di depistare le indagini alterando lo stato dei luoghi, scaricando l’arma di Piampiano, disfacendosi del proprio fucile e della propria giacca da caccia e soprattutto omettendo di chiamare tempestivamente i soccorsi, avvisati solo dopo vari minuti da un altro giovane, che era con gli altri due a caccia. Per questo nei confronti del 57enne si è fatta avanti l’ipotesi dolosa di omicidio, avendo “con la sua scelta di non chiamare immediatamente i soccorsi accettato il rischio che il soggetto colpito potesse morire”.

Davide era un giovane molto conosciuto ad Assisi. Dopo la laurea in Economia all’università di Perugia, lavorava nell’attività ricettiva di famiglia, il ristorante-pizzeria “Il menestrello”. Giocava a calcio e faceva anche il dj. Quando la madre Catia ha saputo dell’arresto dell’amico si è sentita male: “Non è possibile, era come un padre”.

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