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Andrea Purgatori, l’ultimo saluto alla Chiesa degli artisti: la bara portata dai vigili del fuoco

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Andrea Purgatori, l’ultimo saluto alla Chiesa degli artisti: la bara portata dai vigili del fuoco

“La sua curiosità e la voglia di raccontare le storie lo hanno contraddistinto”. Sono le parole dette oggi dal sacerdote durante il funerale di Andrea Purgatori alla Chiesa degli artisti a piazza del Popolo, a Roma.

A ricordare il giornalista, morto il 19 luglio scorso all’età di 70 anni, erano presenti familiari, colleghi, personalità televisive e istituzionali. Sul feretro, portato da un picchetto dei Vigili del Fuoco, una distesa di rose rosse lasciate dalla famiglia, e di rose bianche, dei nipoti. Accanto una foto del celebre giornalista, sorridente con il sigaro in bocca.

Ad accogliere la bara i tre figli, Edoardo, Victoria, e Ludovico assieme all’ex moglie Nicole Schmitz e alla compagna Errica Dall’Ara. Presenti personalità come Roberto Saviano, Urbano Cairo, Mogol, il magistrato Nino Di Matteo, Laura Boldrini, Enrico Mentana, Massimo Giletti, Diego Bianchi, Francesco Pannofino, Enrico Vanzina.

“Andrea ci ha insegnato che fare il giornalista significa saper scegliere da che parte stare, scegliere la verità con passione, rigore e senza paura”, ha detto Saviano.

“Siamo qui per l’ultimo saluto ad Andrea manifestando il nostro affetto e la nostra e stima. Oggi gli diciamo addio perché lo affidiamo a Dio, e sappiamo che è un arrivederci, perché noi lo ritroveremo quando torneremo alla casa del Padre”, ha esordito don Walter Insero, che durante l’omelia ha osservato che la basilica “non riesce a contenere la presenza, la stima, l’affetto e l’amore per lui”.

“È stato un giornalista di inchiesta ma non solo ha avuto un talento straordinario come sceneggiatore, conduttore tv, scrittore. La sua curiosità e la voglia di raccontare le storie lo hanno contraddistinto”, ha detto il prete, definendolo un uomo “che ha amato la vita, amava ballare viaggiare divertirsi. Forte e ironico fino alla fine. Coraggioso, ha preso la malattia di petto. È stato un uomo riservato, un padre affettuoso, molto apprensivo con i figli, amava molto i nipotini. Amava l’ambiente. “Ha sposato tante cause, si è preso cura di giornalisti più giovani. Sempre alla ricerca della verità adesso ha raggiunto la verità, Cristo è la verità, che perdoni i suoi peccati e lo accolga in paradiso”, ha detto.

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