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“Vuoi lasciarmi prima che nasca nostro figlio, che madre sei?”: il messaggio di Alessandro Impagnatiello a Giulia Tramontano

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Il messaggio di Alessandro Impagnatiello a Giulia Tramontano

Continuano a emergere dettagli agghiaccianti sull’omicidio di Giulia Tramontano, la 29enne al settimo mese di gravidanza uccisa dal suo fidanzato Alessandro Impagnatiello.

Tra questi c’è un messaggio che l’uomo ha scritto alla fidanzata due giorni prima di assassinarla. “Prima ancora di far nascere un bambino tu vuoi già dividerci? Vuoi farlo nascere con due genitori separati? Ma che madre sei?” scriveva Impagnatiello a Giulia il 25 maggio.

La ragazza, infatti, aveva già scoperto il tradimento del suo fidanzato, o meglio la sua vita parallela con una giovane italo-inglese.

Il 9 maggio Giulia Tramontano scrive ad Alessandro Impagnatiello perché ha trovato un rossetto nella sua macchina. Alla richiesta di spiegazioni, l’uomo risponde: “Che cavolo ne so, non ne ho minimamente idea”.

“Mio non è, è di qualcuno che è stato sul lato passeggero e sarà caduto. Chi è entrato in macchina. Non è caduto niente di generico ma qualcosa di estremamente specifico, un rossetto da donna. Dal momento che non è mio significa che qualcuno lo ha perso. Le cose non compaiono all’improvviso, non può crescere un rossetto in macchina” chiede Giulia.

“Non so di chi cazzo sia quel rossetto” è la risposta del barman. “Ieri chi è salito in macchina? Rispondi come si deve sennò non ti rispondo più e mi vedrai nel binocolo. Deficiente non sono” replica la ragazza.

Il 25 maggio, invece, Giulia Tramontano scrive: “Accetta la mia decisione e chiudiamo il discorso. Non voglio altre discussioni, frustrazioni, ansie e rabbia continua, lasciami stare. Non sono felice e vorrei ritrovare la mia tranquillità, basta. Condividiamo una casa finché sarà necessario”.

La risposta di Impagnatiello, sapendo quello che è successo due giorni dopo, è a dir poco agghiacciante: “E vuoi trovare tranquillità mettendomi da parte? Veramente prima ancora di far nascere un bambino tu vuoi già dividerci? Vuoi farlo nascere con due genitori separati? Ma che madre sei!!! Ma che lo chiedi? Ma ti sembra normale parlare così con un bambino in pancia? Dimmelo!”.

“Importante che tu sia un buon padre. Io penso a me, tranquillo. Non mi sembra normale far arrivare una persona a questo limite dopo aver ripetuto mille volte la stessa cosa. Ho avvisato e stra avvisato più volte, nessuno mi ha mai ascoltata, sempre tutto un’eterna lotta. Io non voglio combattere e vivere una vita non soddisfatta al fianco della persona sbagliata. Non ho fiducia in te e non ne avrò mai. Ormai il vaso si è rotto e io non voglio sistemarlo” è la risposta di Giulia alla quale lui replica: “Non ti fa per nulla onore parlare così, per niente proprio”.

Il 27 maggio Giulia Tramontano incontra l’altra fidanzata di Impagnatiello e scrive all’uomo: “Sei vergognoso Alessandro, non esiste persona peggiore di te. Saluta Thiago, lo vedrai nel binocolo. Fai meglio a finire sta falsa. Il labello (il rossetto, ndr) era di A., vergognati. Il 20 maggio eri a spassartela, sei un cane”.

Come se non bastasse, secondo quanto scrive La Repubblica, Impagnatiello il 31 maggio, cinque giorni dopo la sua morte, nel tentativo di crearsi un alibi continua a scrivere a Giulia: “Siamo al 4 giorno (dalla scomparsa, ndr), finiscila con questa storia e batti un colpo, ti supplico”.

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