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Qualità della vita, la classifica 2019 delle città italiane in cui si vive meglio: primi dieci posti al Nord, il Sud dal 69esimo

Immagine di copertina
Un'immagine di Trento da Google Street View

Nelle Regioni del Mezzogiorno e nelle Isole, il buon vivere è ancora un miraggio

Qualità della vita, le città italiane in cui si vive meglio: la classifica 2019

Quali sono le città italiane in cui si vive meglio, dove c’è una migliore qualità della vita? Una risposta a questo frequente interrogativo arriva oggi dalla classifica annuale stilata da Italia Oggi e Università La Sapienza di Roma, in collaborazione con Cattolica Assicurazioni, e giunta alla sua 21esima edizione. Ai primi dieci posti ci sono ancora una volta località del Nord Italia, precisamente al Nord Est e Nord Ovest del Paese, mentre sono negativi i dati per il Sud. Le province meridionali si piazzano infatti dal 69esimo posto in giù.

S&D

La classifica 2019 delle città italiane per qualità della vita: Trento al primo posto

In alto in classifica c’è Trento. La provincia autonoma è al primo posto per gli affari e il lavoro, l’ambiente, l’istruzione, il tempo libero, il turismo. A seguire Pordenone, Sondrio, Verbano-Cusio-Ossola, Belluno, Aosta, Treviso, Cuneo, Udine e Bolzano, che scende dal primo al decimo posto rispetto al 2018. Per incontrare le prime province del Sud bisogna scorrere la classifica fino al 69esimo e al 70esimo posto, dove compaiono le lucane Potenza e Matera.

Nel Mezzogiorno e nelle Isole, il buon vivere è ancora un miraggio: in 35 province su 38 la qualità della vita è risultata scarsa o insufficiente, mentre nelle altre tre è considerata accettabile. Ciò significa che, in termini di popolazione, il 44 per cento degli italiani vive con una qualità di vita insoddisfacente.

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Al contrario, nel Nord Est, in 22 province su 22 la qualità della vita è buona o accettabile, in nessuna scarsa o insufficiente. Nel Nordovest, la qualità è buona o accettabile in 23 su 25 province e solo in due scarsa. Nell’Italia Centrale, infine,  si registra una situazione stabile: in 14 su 22 la qualità della vita nel 2019 è accettabile.

Migliorano le grandi città

Nel 2019 rispetto al 2018 è migliorata la posizione in classifica di alcune grandi città. Roma ad esempio è risalita dall’85esimo al 76esimo posto, Milano dal 55esimo al 29esimo, Torino dal 78esimo al 49esimo, Bologna dal 43esimo al 13esimo. La città di Napoli dal 108esimo al 104esimo, ma va precisato che il numero di province analizzate si è ridotto da 110 a 107. La provincia napoletana resta terzultima, seguita solo da Crotone e Agrigento.

Pordenone la città più sicura

La classifica di Italia Oggi e Università La Sapienza indica anche le zone con maggiore sicurezza. È Pordenone la provincia più sicura d’Italia, confermando gli ottimi piazzamenti già conseguiti nelle passate edizioni dell’indagine. Rimini è invece l’ultima. Pornenone è seguita, nell’ordine, da Treviso, Vicenza e Aosta, che confermano la loro presenza nelle zone alte della classifica.

Delle 29 province comprese nelle posizioni di testa, come lo scorso anno, 8 sono dislocate nel Nord Ovest, 8 sono invece le province del Nordest, contro le 6 della passata edizione (tra cui Trento in Trentino-Alto Adige; Treviso, Vicenza, Rovigo e Belluno in Veneto; e 3 delle 4 province del Friuli-Venezia Giulia a eccezione di Trieste).

Sondrio al primo posto per l’ambiente

Sondrio è la città si classifica al primo posto per l’ambiente, seguita da Trento, Verbano-Cusio-Ossola e Mantova. Nel gruppo di testa 9 province del Nord Ovest: Verbano-CusioOssola, Cuneo e Biella in Piemonte. Ci sono poi 6 delle 12 province o città metropolitane lombarde: nell’ordine Sondrio, Mantova, Brescia, Monza e Brianza, Bergamo e Lodi. In alto in classifica 8 province del Nord Est: Trento in Trentino-Alto Adige; Padova, Treviso, Belluno e Vicenza in Veneto; Udine e Pordenone per il Friuli Venezia Giulia; Modena per l’Emilia-Romagna.

Nel gruppo ci sono solo 2 province dell’Italia centrale: Prato in Toscana e Macerata nelle Marche. Le restanti 2 province censite nel gruppo di testa sono dislocate nel Sud e nelle isole, la neoistituita provincia sarda del Sud Sardegna e Cosenza in Calabria.

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