Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 07:00
Pirelli Summer Promo
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Costume

Le foto del premio Pulitzer Tugnoli in mostra in Italia

Immagine di copertina
Hermel - Nord della Valle della Beqà. Credit: Lorenzo Tugnoli

Si chiama Traces of Lights la mostra in cui gli scatti di Lorenzo Tugnoli si fondono con quelli di Diego Ibarra Sánchez. Il primo è l’italiano vincitore del premio Pulitzer, con un reportage sulla crisi umanitaria in Yemen pubblicato sul Washington Post.

S&D

La mostra sarà allestita alla Triennale di Milano dal 2 al 4 maggio. Gli scatti dei due fotoreporter si incentrano sulla crisi dei rifugiati siriani in Libano.  In particolare, come spiegano gli organizzatori dell’evento, “se Lorenzo Tugnoli, che ha appena vinto il Premio Pulitzer per la fotografia, riflette sulla vita quotidiana in un quartiere popolare di Beirut, Naba’a, che negli anni è stato testimone di flussi migratori, non solo dalla Siria, Diego Ibarra Sánchez ricerca la luce e le tenebre nella vita dei rifugiati siriani che lottano per la dignità nonostante le difficili condizioni in cui vivono”.

Si chiama Traces of Lights perché l’intento della mostra è proprio quello di gettare luce sulla vita di chi vive nei campi informali nella valle della Bekaa, in Libano.

A curare l’esposizione è stato Leonardo Brogioni. La mostra è stata organizzata dal Festival dei Diritti Umani in collaborazione con WeWorld Onlus, un’organizzazione italiana indipendente che lavora in 29 paesi con l’obiettivo di promuovere l’impatto dei progetti di Cooperazione allo Sviluppo e Aiuto Umanitario.

Marco Chiesara, presidente di WeWorld, ha affermato: “Per noi queste persone non sono solo beneficiari, ognuno di loro rappresenta un incontro speciale, fatto di empatia e rispetto”. L’esposizione si pone l’obiettivo di far sì che i visitatori conoscano alcuni dei progetti realizzati in Libano da WeWorld a sostegno dei rifugiati siriani e della popolazione libanese. Quello che fa l’associazione è cercare di garantire acqua e servizi igienico-sanitari, accoglienza, istruzione e diritti a chi scappa dalla guerra.

Ti potrebbe interessare
Costume / La nuova strategia social di Chiara Ferragni è un flop: l'influencer costretta a chiudere i commenti
Costume / “She’s back”: Chiara Ferragni torna sui social con una nuova strategia
Costume / Optima: i vantaggi e la comodità di una bolletta unica
Ti potrebbe interessare
Costume / La nuova strategia social di Chiara Ferragni è un flop: l'influencer costretta a chiudere i commenti
Costume / “She’s back”: Chiara Ferragni torna sui social con una nuova strategia
Costume / Optima: i vantaggi e la comodità di una bolletta unica
Costume / Chiara Ferragni torna sui social dopo due settimane di silenzio
Costume / Roma: le migliori location con vista per il giorno del sì
Costume / Fenomeno “Sharenting”: quando i figli finiscono in vetrina sui social
Costume / I social creano dipendenza tra i giovani? Sì, ma i veri colpevoli sono i genitori
Costume / All’aeroporto Leonardo da Vinci l’arte è ancora protagonista con “Master of Mistakes” di Daniele Sigalot
Costume / Chiara Ferragni scomparsa dai social: "Sta malissimo"
Costume / Uomo scopre il tradimento della moglie grazie ai suoi pappagalli che ripetevano: “Mio marito non è in casa, vieni”