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Giulia Stabile a TPI: “La danza mi ha salvata dai bulli. Sangiovanni? Con lui voglio una famiglia. È quello giusto”

Immagine di copertina
Giulia Stabile

La passione per la danza, le insicurezze, gli episodi di bullismo vissuti a scuola, la solitudine, il successo, l’amore per Sangiovanni e i nuovi progetti lavorativi. La ballerina e vincitrice di Amici Giulia Stabile, 20 anni, si racconta in una lunga intervista a TPI in occasione dell’uscita delle nuove stagioni di “Giving Back Generation”, la serie prodotta da TaTaTu dedicata al mese della sensibilizzazione sulla salute mentale che vedrà anche la sua partecipazione. In Italia sarà disponibile da inizio settembre su Amazon Prime, Apple TV e Google Play.

Spontanea e solare, Giulia è entusiasta ma non nasconde la fatica dietro il suo lavoro da ballerina: “Durante la ricreazione a scuola mentre i miei compagni facevano merenda io dormivo per ricaricare le energie. Non appena suonava l’ultima campanella correvo a scuola di danza. Tornavo a casa dopo l’ora di cena e facevo i compiti fino a tarda sera. Così tutti i giorni. Piangevo tutte le notti dalla stanchezza”. Giulia oggi è diventata ballerina professionista. A TPI conferma le voci sulla sua partecipazione alla nuova edizione di Tu Si Que Vales e smentisce quelle che parlano di una crisi con Sangiovanni: “Se non postiamo foto insieme sui social pensano subito che siamo in crisi o peggio che ci siamo lasciati”. Adora i suoi nonni e in generale la famiglia. Ne vorrebbe una anche tutta sua: “Sangiovanni è la persona con la quale vorrei avere una famiglia. Anche se mi dicono che sono ancora giovane e che è il mio primo amore, io so che è la persona giusta per me”. 

Giulia prima di tutto come stai?
Tutto bene, grazie. Un po’ assonnata ma bene.

Ti sei svegliata presto? A cosa stai lavorando ora?
Abbiamo iniziato con la registrazione delle nuove puntate di Tu si que vales. Ora che c’è anche il pubblico si può dire e non mi possono più sgridare per averlo rivelato. (Ride, ndr). E nel frattempo sto continuando a lavorare per i casting di Amici. Poi c’è sempre il lavoro che faccio con Witty TV. E presto andrà in onda la mia intervista a Giving Back Generation, la serie prodotta da TaTaTu.

Tanto lavoro quindi. Raccontaci la tua giornata tipo
Durante l’anno, quando lavoro come ballerina professionista ad Amici, mi sveglio molto presto tutte le mattine. Tante volte abbiamo la convocazione prima delle 7. Arriviamo agli studi. Facciamo il quotidiano tampone Covid. E iniziamo con gli allenamenti e le preparazioni. Il lavoro è bello pesante. Soprattutto fisicamente. L’anno scorso ho avuto qualcosa come sei infortuni in un mese e mezzo.

Addirittura?
Niente di grave. 

Che tipo di infortuni?
Ho avuto due lesioni. Mi è venuta una borsite dal nulla. Mi sono rotta un dito. Diverse contratture. Però era il mio primo anno di lavoro intenso quindi è tutto normale. (Ride, ndr)

Fortuna che ridi!
Il corpo è il mio mezzo di lavoro. Essendo una ballerina io ci lavoro con il mio corpo e lavorando è normale che si rompa qualcosa. Per chi lavora per esempio davanti ad un pc probabilmente non è lo stesso. Ma ballando, usando tanto il proprio corpo, può succedere di farsi male.

Il recupero è stato lungo?
Il fatto è che non c’è tempo. Mi spiego: sei stai ferma non lavori. Quindi senti la fretta di doverti subito rimettere in piedi. Per le lesioni talvolta ci vuole anche un mese per recuperare. Io diciamo che sono stata fortunata, perché ho trovato un fisioterapista che è pazzesco e mi ha aiutata a recuperare in fretta. Anche se il fisico in ogni caso ne risente. Adesso sto comunque lavorando tanto ma sto attenta a non stressare troppo il mio corpo. Voglio lasciarlo un po’ riposare.

Adesso, in estate, immagino potrai riposarti. Andrai in vacanza prima o poi?
Luglio è ancora tutto impegnato per il lavoro. In agosto qualche settimana partirò. Ma a fine agosto rientro per tornare a lavorare. Inizieranno tante altre cose a settembre. Mi serve tornare prima per prepararmi in vista degli impegni lavorativi di settembre. 

Dove andrai in vacanza?
In realtà non l’ho ancora capito.

Cioè?
Parto con il mio fidanzato Sangiovanni e la sua famiglia. Ma non abbiamo ancora deciso dove andare. Dobbiamo capire se c’è posto. Stanno decidendo tra diverse mete ma io mi sono persa nel frattempo. Andrà benissimo ovunque. Basta che andiamo in vacanza.

Mare?
Anche questo non l’ho capito. Un po’ mare e un po’ altro. Forse. Ci sposteremo sicuramente. Non staremo in un luogo fisso. Ovunque andrà benissimo. La prima estate dopo il primo anno di lavoro la apprezzerò molto.

E’ cambiata tanto la tua vita dopo la vittoria di Amici e dopo tutte queste esperienze in televisione?
Sì. Sono cambiata io perché sono cresciuta. Sento di essere cresciuta molto grazie a queste esperienze. Sono più indipendente. Riesco a capire meglio le cose che mi accadono. Ad accettarne di più altre. Prima ero una semplice allieva. Studio danza da che ho memoria praticamente. Ho iniziato a ballare a tre anni. Ho studiato 24 ore su 24. Sono passata dallo studiare per realizzare il mio sogno e da un momento all’altro realizzarlo. (Ride, ndr) E’ un po’ assurdo. Sento che sono al posto giusto. Nel mio posto. Che sto facendo quello che dovrei fare.

Nella serie “Giving Back Generation” racconti che per raggiungere questo successo nella danza hai dovuto rinunciare a tante cose, tra cui la scuola.
La scuola non è che l’avevo proprio lasciata. Ho frequentato fino al terzo liceo facendo, ogni giorno mi svegliavo come tutti molto presto per andare a scuola. Appena suonava l’ultima campanella o anche durante l’ultima ora, in classe, iniziavo a raccogliere i capelli per lo chignon. Per correre poi fuori da scuola, salire in macchina di corsa, pranzare in auto di corsa, prepararmi in macchina di corsa. Scendevo, sempre di corsa dalla macchina, entravo a scuola di danza per fare lezione fino a tardi. Una volta finito tornavo a casa, doccia e poi cena. E infine a tarda sera dovevo fare tutti i compiti e studiare per scuola. E il giorno dopo di nuovo tutto da capo. 

Una routine faticosissima…
Sì, ad un certo punto era diventata una cosa invivibile. Non riuscivo più a reggere. Anche perché a scuola nonostante mi impegnassi tantissimo ero sempre stanca. Ho sempre fatto tutti i compiti, tante volte anche durante le lezioni. Quando per esempio la prof si assentava per qualche minuto o mentre ripeteva qualcosa io, nei momenti di vuoto, approfittavo per portarmi avanti e per fare i compiti per il giorno successivo di altre materie. Durante la ricreazione mi facevo anche una dormita mentre gli altri miei compagni di classe facevano merenda o uscivano in cortile. Utilizzavo quei momenti di vuoto a scuola per riposarmi un po’. Ma comunque in classe ho dato sempre il cento per cento. Ero quella che si impegnava di più nonostante tutto. Allo stesso tempo, però, ho avuto anche le mie difficoltà.

Cioè?
Non riuscivo a memorizzare le cose. Ho sempre fatto fatica con i calcoli. E quindi per questo a volte sembrava quasi che io non mi impegnassi. Facevo il triplo della fatica. Era come se non rendessi. Ed ero arrivata al limite.

E i professori?
Tanti professori se ne erano accorti. Si preoccupano anche. C’è stata una settimana in cui ero arrivata talmente al limite, ero talmente stanca che piangevo tutte le sere. Arrivavo la mattina a scuola con gli occhi gonfissimi. La professoressa di inglese, alla quale non stavo molto simpatica, mi disse di scegliere tra la scuola e la danza. Ma a quel tempo non avevo niente di sicuro tra le mani. Non sapevo che sarei diventata una ballerina professionista. Per me rinunciare alla scuola sarebbe stato destabilizzante. Senza un diploma cosa avrei potuto fare?

E alla fine cosa hai fatto?
Ho trovato un compromesso. Ho continuato a seguire le lezioni ma in una scuola da privatista. Ho fatto il quarto anno di liceo da privatista. L’anno dopo, l’ultimo, sono entrata nella scuola di Amici. Quindi non ho potuto concludere. Poi ho iniziato subito a lavorare. Però il diploma prima o poi lo voglio prendere. Per soddisfazione personale. Anche se alla fine ora il lavoro tutto sommato ce l’ho. E faccio quello che ho sempre sognato di fare: la ballerina.

Cosa hai studiato?
Frequentavo il liceo scienze umane con indirizzo diritto ed economia doppia lingua e letteratura latina. Anche se quando ho iniziato pensavo fosse solo a indirizzo pedagogico. Tutto il resto l’ho scoperto dopo. (Ride, ndr)

Doppia lingua? Quali?
Inglese e spagnolo.

Hai scelto spagnolo anche perché tua mamma è spagnola? Di Barcellona, giusto?
Sì, io in realtà parlo bene bene il catalano. Lo parlo come l’italiano. Quindi non bene bene. (Ride, ndr) Lo spagnolo purtroppo un po’ l’ho perso. Non l’ho più allenato diciamo. Lo parlavo con alcuni parenti, lo studiavo a scuola. Adesso con il fatto che non lo studio nemmeno più a scuola l’ho perso. Parlo molto di più il catalano.

E ci vai mai in Spagna? A Barcellona?
Durante l’anno di Amici non ci sono andata. Prima di Amici nemmeno, per via del Covid. Sono riuscita ad andarci soltanto il Natale scorso. Poi quest’anno da quando è iniziata l’estate sono riuscita ad andarci per ben tre volte. Una volta per il compleanno di mia nonna: ha compiuto 90 anni. Un’altra volta perché Sangiovanni cantava lì per una radio e l’ho accompagnato. E poi la terza volta per conto mio per incontrare un coreografo spagnolo con il quale ho lavorato lì per tre giorni.

Nomini spesso la tua famiglia e in particolare i tuoi nonni. Hai un bel rapporto con loro? E’ vero che tua nonna aveva previsto la tua vittoria ad Amici?
I nonni sono l’amore di tutti penso. E sono fortunati tutti quelli che ancora ce li hanno. Io per fortuna ce ne ho ancora tre. I due di Roma, i nonni paterni, sono simpaticissimi. Nonno è una di quelle persone che se ci passi anche solo due minuti insieme ti senti male dalle risate. La nonna di Roma è quella che aveva previsto la vittoria di Amici. Era di parte. Le nonne fanno sempre il tifo per le nipoti. Dopo la vittoria ha esclamato: ‘Te l’avevo detto che avresti vinto’. Mi faceva talmente ridere questo suo tifo che appena sono entrata ad Amici ho raccontato a Maria (Maria De Filippi, ndr) che mia nonna mi diceva: ‘Se non ti prendono ad Amici non guarderemo mai più Maria De Filippi a C’è Posta per te’. Per la nonna di Barcellona, invece, provo un amore assurdo. Siamo uguali io e lei. E’ praticamente me da grande. Ho sempre apprezzato le persone che mantengono il proprio “lato bambino”. E lei è una bambina. Come dicevo ha appena compiuto 90 anni. Sul mio Instagram ho pubblicato un post per lei e nel video si vede che è così. Esce fuori questo suo lato. Molto simpatica, molto attiva, sta sempre a duemila. Come se avesse vent’anni praticamente. E’ più attiva di me. 

Tu una tua famiglia la vorresti? Figli? Sei molto giovane, certo, ma in futuro?
Sì, è vero sono giovanissima ma la voglio una famiglia. Non vedo l’ora di averne una mia. Magari non subito, certo. E’ vero: ho solo vent’anni e quello con Sangiovanni è il primo amore. Ma non conta soltanto la giovane età o il fatto che sia il primo amore. Conta che tipo di persona hai a fianco e la persona che ho io al mio fianco penso proprio sia la persona giusta per me. Anche se tanti mi dicono: ‘E’ il primo fidanzato, è troppo presto, eccetera’. Ho conosciuto Sangiovanni a un’età consapevole e sono consapevole che sia per me la persona giusta. Quindi, se me lo chiedi ti dico: ‘Sì, Sangiovanni è la persona con la quale vorrei avere una famiglia’.

E al matrimonio ci credi?
(Ride, ndr). Sì, in realtà credo che nell’immagine più fiabesca del matrimonio. Non tanto l’aspetto formale. Mi piace immaginare il giorno in cui, forse, arriverà il momento della proposta o il giorno del matrimonio in cui ci sono tutti i parenti che si commuovono, me compresa. E’ un momento che tante persone vorrebbero vivere perché ti catapulta in una sorta di favola.

Credi tanto nell’amore? E’ una componente importante della tua vita?
Sì, perché ho al mio fianco una persona che mi fa credere tanto nell’amore.

Sangiovanni in una recente intervista a proposito del vostro rapporto ha detto che per voi è difficile avere un amore normale. In che senso? Per via della distanza?
Più che per la distanza è per via del peso mediatico. Questa cosa ci pesava tantissimo, soprattutto all’inizio. Non ci siamo mai sentiti obbligati di dover pubblicare qualcosa sui social, ad esempio, ma è come se ci fosse sempre questo peso: se non pubblichi qualcosa sui social allora significa che siamo in crisi o ci siamo lasciati. Sui social sono io quella che pubblica più foto insieme. Lui utilizza il suo profilo social più per lavoro: posta foto e video di concerti o sponsorizzazioni. Certo, ogni tanto anche lui posta qualcosa di più personale. Ma il fatto che lui posti meno foto nostre insieme rispetto a me non significa che non mi ama o che mi ama di meno. Per me oltretutto è anche meglio così perché siamo solo noi a sapere cosa proviamo realmente. Mi dà fastidio quando alcuni traggono conclusioni rispetto a cosa possa provare o non provare uno di noi solo in base a quello che mostriamo sui social. Come se fosse sempre e solo quella dei social la verità. 

Per accorciare la distanza fisica, invece, avete pensato di andare a vivere insieme?
E’ un po’ difficile andare a vivere insieme ora. Perché io lavoro a Roma fissa, mentre lui lavora un po’ sù, un po’ giù. Poi se lui dovesse scegliere una città in cui vivere sceglierebbe Milano. 

E a te piace Milano da romana quale sei?
Diciamo che sono molto legata alla mia città, Roma la sento proprio calda. Milano, invece, la vedo tanto come una città improntata molto sul lavoro. Milano è una città sicuramente bella. Però a me non dà quel calore che mi dà Roma. 

Ad Amici come hai vissuto l’esperienza di avere sempre le telecamere puntate addosso tutto il giorno?
Se sei una persona spontanea dopo un po’ ti dimentichi della presenza delle telecamere. Io personalmente non ho mai pensato: ‘Ah ci sono le telecamere, tutta Italia mi vede’. Pensavo più alla redazione dietro alla telecamera. Tante volte noi concorrenti parlavamo guardando la telecamera pensando di parlare con la redazione di Amici. Ero sicuramente conscia del fatto che tutto ciò che dicevo e facevo poteva essere visto dal pubblico ma in quel momento non ci pensavo. C’è stato un momento in cui la presenza delle telecamere pesava di più: è stato quando ho dato il mio primo bacio. Alla fine il nostro primo bacio è avvenuto davanti alle telecamere. In quel momento ci siamo coperti. Lui ha preso il cappuccio e mi ha avvolta. L’ha fatto per rendere quel momento un po’ più nostro, più intimo. Tutto questo mi fa anche un po’ ridere. Mi immagino i miei figli in un futuro che mi chiedono: ‘Mamma come è stato il primo bacio’. Ed io che rispondo: ‘Aspetta che vado a prendere il telefono e te lo faccio vedere’. E mostro il video perché è stato registrato.

Maria De Filippi invece? Che persona è? La nomini spesso
Maria è una persona stupenda, una donna favolosa. E’ molto sensibile e molto empatica. Puoi anche non proferire parola che lei ti capisce. E’ una persona veramente speciale. Se ne sono accorte tutte le persone che l’hanno conosciuta. Lo conferma il fatto che sia così tanto amata dal pubblico. Tutte le persone che hanno avuto la fortuna di conoscerla di persona dicono che grazie a lei hanno addirittura conosciuto qualcosa di più di loro stesse. La adoriamo tutti quanti. 

Curiosità: la spettatrice di Amici che ha deciso di regalarti l’abito che apparteneva a sua mamma l’hai più sentita?
Si chiama Margherita. Sì, ci sentiamo. Appena uscita da Amici ho chiesto il suo numero alla redazione e ora ci sentiamo spesso. Ci messaggiamo su WhatsApp. Mi ha anche mandato una foto di sé scrivendo: ‘Eccomi come sono fatta’. Lei spessissimo mi scrive, mi ha mandato la canzone che ho ballato per lei indossando l’abito che mi ha regalato ad Amici.

Sei molto attenta al rapporto con i tuoi fan?
Assolutamente sì. Ci tengo tantissimo. Mi piace tanto avere un rapporto diretto. Oggi pubblicherò sui social un progetto che parla anche di questo. 

Cioè? Di che si tratta?
È un progetto grazie al quale ho avuto modo di avere un rapporto diretto con tre ragazze che mi seguono sui social. Tratteremo anche il tema dell’insicurezza. Non posso dire di più.

Che rapporto hai con l’insicurezza?
Le insicurezze che avevo prima non sono del tutto sparite. Ma oggi riesco ad accettare diverse cose di me. Ho tante insicurezze: la paura di essere dimenticata e di non venire apprezzata, eccetera. Sento anche il peso mediatico, il peso del confronto. Ma oggi mi sento comunque meno insicura rispetto a qualche anno fa.

Nella serie Giving Back Generation racconti che gli anni delle scuole medie sono stati quelli più complicati. Perché?
Gli anni delle medie sono stati quelli più difficili. A quel tempo ero una ragazzina molto sensibile. Ed ero un po’ diversa dagli altri, diciamo. Avevo un po’ di peluria sul viso. Avevo un po’ di baffetti. E come dicevo avevo una vita diversa perché ero molto impegnata anche con la danza. Sono stata presa di mira dalla classe. E io subivo. Quello che mi ha dato forza in quel periodo era la danza. Poi una cosa che mi criticavano tanto erano i denti e la risata.

La tua risata si è rivelata una delle tue armi vincenti ad Amici. Perché prima te ne vergognavi?
Per certi aspetti ancora oggi mi vergogno della mia risata perché a tratti è fuori luogo. In passato ho cercato di cambiarla perché mi prendevano in giro. Mi dicevano: ‘Ma come ridi, non sei normale, ma sei pazza. È imbarazzante’. Quando ti senti dire queste cose poi iniziano a ronzarti nella testa e ti convinci che queste persone hanno ragione. Così mi sono detta: ‘Ok, proviamo a cambiarla. Proviamo a renderla diversa’. Quindi mi mettevo ad ascoltare altre risate e cercavo di imitarle. Ma è servito a poco. La risata non è certo una cosa che puoi nascondere. Nel corso di Amici la mia risata è stata anche come un campanello d’allarme. Non era sempre e solo una risata allegra. Anche imbarazzata e nervosa. Per ogni situazione avevo una risata diversa. Ogni tanto quando mi fa tanto ridere qualcosa mi parte una risata quasi urlata. Succede anche a Tu Si Que Vales dove ci sono personaggi che mi fanno ridere solo guardandoli. Tipo Teo Mammuccari. Lui mi guarda seriamente e io scoppio a ridere.

Cosa vorresti dire a chi è stato, come te, o è tuttora vittima di episodi di bullismo?
Il consiglio che mi sento di dare è quello di parlarne. Perché tante persone credono di essere sbagliate, quindi non ne parlano perché se ne vergognano. La prima cosa è parlarne. Mi sento di dare anche un consiglio a chi ha il potere, diciamo che posso avere io: il potere mediatico. Tante ragazze e ragazzi ci seguono ed è importante parlare molto di più di questi temi e raccontarsi. Per far sentire le persone meno sole. Ho capito che parlare dei propri problemi aiuta ad affrontarli. Non è tenendo le cose dentro di te che le risolvi. 

Dopo questa tua vittoria ad Amici i bulli del passato ti hanno ricontattata?
Sì, alcuni ragazzi che mi hanno bullizzata alle medie mi hanno scritto ed io ovviamente non ho risposto. Poi non si sono più ripresentati. Di recente anche una ragazza che spesso mi prendeva in giro mi ha scritto sui social. 

Come sono cambiati i rapporti di amicizia con l’avvento della popolarità?
Dopo tutto questo percorso ho acquisito maggiore consapevolezza. E’ come se mi rendessi conto di chi mi sta a fianco. Riesco a intuire se si tratta di una vera amicizia oppure no. Oggi ho comunque più difficoltà a fidarmi delle persone. Mi è capitato anche di avere a che fare con persone che si sono spacciate per mie amiche per guadagnare qualche follower. Ci sono anche persone che si spacciano per amiche quando sono persone che ho visto una volta sola e che non ho mai più rivisto. Se mi chiedi quali sono le mie amicizie vere sono sicuramente quelle che ho instaurato dentro la scuola di Amici, ma sono persone che vivono lontane. Quindi quando la sera ho voglia di fare qualcosa o uscire mi guardo intorno e non ho nessuno.

E Rudy Zerbi?
Rudy Zerbi lo considero un amico perché è una persona che quando sono in difficoltà è sempre presente. Mi scrive spesso per sapere come sto. Quando stiamo insieme ci divertiamo. E’ una persona molto presente nella mia vita e che mi vuole realmente bene. Rudy ha più anni di me, ha più esperienze, ha più conoscenze, ha a sua volta amici con i quali esce e tante volte mi include, mi invita ad uscire a cena anche con loro. È un vero amico.

Ma?
Ma mi mancano comunque i rapporti con persone della mia stessa età. Tante volte sento qualcuno dire ‘esco con il mio gruppo di amici di una vita’. Non so come si dice.  Anche il mio fidanzato ha le sue amicizie d’infanzia della sua città. Ora sto cercando di farmi delle amicizie con le persone con le quali lavoro. Ma la verità è che anche io vorrei avere le cosiddette amicizie di sempre.

Quindi hai più amicizie nate di recente. Nessuna del passato?
Avendo lavorato tutto l’anno e facendo anche un lavoro diverso da altre persone è più difficile. E’ un lavoro che ti impegna tutti i giorni e tutto il giorno, dalla mattina fino alla sera. Il mio unico giorno libero durante la settimana lo dedico a Sangiovanni. Samuele Barbetta, ex allievo di Amici, per esempio è un mio amico, un vero amico, Leonardo Lini uguale, Deddy, Aka anche. Ma sono comunque persone che a loro volta lavorano tanto, lontano da me. Le persone che ho conosciuto prima, durante gli anni di lavoro non le ho più né sentite né viste. Si perdono un po i rapporti con il tempo purtroppo. Avevo anche una migliore amica. Poi tra Amici e tra il lavoro ci siamo un po’ perse di vista. Sono stata lontana. Lei giustamente nel frattempo si è fatta anche altre amicizie. Ogni tanto organizziamo delle uscite, siamo solo io e lei ma è una cosa diversa. E’ un po’ più difficile. Questa cosa dell’amicizia la sto cercando di risolvere.

Che rapporto hai con i social? 
Penso che se utilizzati in maniera consapevole i social potrebbero diventare ancora più utili. I social per tanti sono anche un mestiere, sono diventati un’opportunità professionale. Per chi ha tanta visibilità è importante utilizzarli in maniera consapevole per non dare il cattivo esempio e per trasmettere messaggi positivi.

Non pensi che ci sia un abuso nell’utilizzo dei social? Soprattutto tra i giovani. Si dice che sono sempre con il telefono in mano…
Assolutamente sì. Io a volte sono l’’anti social’. So che il pubblico vuole vedere la mia vita privata. Non solo le foto con il fidanzato, intendo anche quello che faccio durante la serata, per esempio. Tante volte me ne dimentico o comunque cerco di vivere quel momento al cento per cento e quindi mi dimentico di prendere il telefono e fare un video magari. Anche perché perderei la mia spontaneità. Sarebbe bello se tutti vivessimo realmente delle situazioni senza stare sempre con il telefono in mano. Penso che non riguardi solo la mia generazione, mi è capitato tante volte di stare con persone molto più grandi, anche i miei genitori, che hanno spesso la testa china sul telefono. Non riguarda solo la nostra generazione. Riguarda piuttosto il periodo storico che stiamo vivendo. Tutte le volte che salgo sui mezzi pubblici noto che la gran parte delle persone ha il telefono in mano. A volte penso a quanto sarebbe interessante se tutti quanti ci liberassimo del telefono per chiacchierare con la persona che ci sta seduta accanto.

Due domande veloci: chi è il tuo idolo?
Mi piace tantissimo Will Smith. Mi piace perché è spontaneo e talentuoso. Mi trasmette allegria.
E cosa pensi dello schiaffo che Will Smith ha tirato a Chris Rock durante la notte degli Oscar?
Quello è stato un gesto sbagliato e violento.
Invece un motto. Una frase che ti ispira?
Mi ricordo di aver comprato una maglietta perché aveva una frase stampata che mi piaceva tantissimo. Diceva: ‘Fai qualcosa che ti renda fiero’. Indossare quella maglietta era un modo per ricordarmi sempre di fare qualcosa che mi rendesse fiera di me stessa. Un altro motto che ho a cuore è: il mondo è pieno di belle persone, se non riesci ad incontrarle allora cerca di essere tu una di quelle.

Quindi si può dire che ti rende fiera provare ad essere una bella persona?
Sì, ci provo. Sto imparando ad accettare la persona che sono. I valori per me fondamentali sono l’educazione e il rispetto nei confronti delle altre persone. Detesto la maleducazione e anche la volgarità. Cerco sempre di mettermi nei panni della persona che ho di fronte.

Progetti per il futuro dove ti vedremo prossimamente? Su quali schermi?
Come dicevo all’inizio sarò di nuovo a Tu sì que Vales.

Quindi confermata la prossima stagione?
Esatto.

Altri programmi?
Non posso svelare molto. Quello che posso dire è che mi vedrete in televisione e a teatro.

Giulia Stabile
Giulia Stabile sarà una delle protagoniste del vodcast “Giving Back Generation”. I racconti inediti per il mese della sensibilizzazione sulla salute mentale
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