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Matteo Salvini vola in Polonia per incontrare i vertici di destra del Paese ma viene contestato e insultato dai residenti | VIDEO

In italiano sia i cartelli che le offese rivolte al vicepremier

S&D

Non si può più fare una diretta in pace nemmeno da Varsavia.#Salvini

Posted by Alessandro Niccoli on Wednesday, January 9, 2019

Pioggia di insulti per Matteo Salvini a Varsavia. Al ministro dell’Interno, che il 9 gennaio 2019 si è recato nella capitale polacca per incontrare due figure politiche di spicco, Joachim Brudziński e Mateusz Morawiecki, sono state rivolte parole pesanti da parte di alcuni manifestanti.

Il vicepremier è volato in Polonia per stringere degli accordi – per creare un fronte sovranista – con i vertici del Paese prima delle elezioni europee del 23 (26) maggio, in cui si decideranno i nuovi membri del Parlamento europeo. Poi è andato in piazza per deporre una corona di fiori sul monumento dei caduti in guerra. Ed è lì che alcune persone, forse militanti della sinistra locale, hanno iniziato a protestare contro Salvini, tra grida e cartelli.

L’accordo tra la Lega e i conservatori polacchi

“Piena condivisione sul tema della sicurezza e della lotta all’immigrazione clandestina con il ministro dell’interno polacco. Con il presidente del Consiglio abbiamo parlato delle relazioni tra i due Paesi. Con Kaczyński abbiamo parlato dell’Europa che verrà, contro la burocrazia europea. Abbiamo parlato di economia, ma anche di valori” ha spiegato il ministro, tracciando un bilancio della sua trasferta a Varsavia.

“È cominciato un dialogo con Jarosław Kaczyński. Abbiamo proposto un programma comune da offrire anche ad altri interlocutori. Non abbiamo parlato di numeri di parlamentari o di presidenti di Commissione”.

“Con il leader del partito di maggioranza in Polonia è iniziato”, ha continuato Salvini, “un percorso di condivisione e di progetti futuri per un Parlamento europeo che sarà diverso dal duopolio tra socialisti e Ppe che governa l’Europa”.

“Sarà”, ha sottolineato Salvini, “la risposta migliore agli euroscettici che sono coloro che governano l’Europa da anni. Movimenti popolani come Lega e Pis daranno vita alla primavera europea, a un sogno che ci hanno rubato quelli dell’Europa della finanza e delle banche”.

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