Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 16:08
Pirelli Summer Promo
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Scienza

Lo tsunami del 2011 in Giappone ha trascinato un milione di creature marine sulle coste degli Stati Uniti

Immagine di copertina

Molluschi, anemoni di mare, coralli, granchi, telline sono solo una piccolissima parte della più lunga migrazione marittima mai registrata

Lo tsunami che l’11 marzo 2011 ha devastato le coste del Giappone ha trascinato un milione di creature marine dal paese orientale alla costa occidentale degli Stati Uniti.

S&D

A dirlo è una ricerca coordinata dal biologo James T. Carlton, dell’americano Williams College, condotta in collaborazione con l’università dell’Oregon e pubblicata sulla rivista Science.

289 specie animali sono state trascinate nell’oceano Pacifico per un viaggio di oltre 7mila chilometri. Molluschi, anemoni di mare, coralli, granchi, telline, stelle marine e meduse sono solo una piccolissima parte di quella che gli esperti di biologia definiscono come la più lunga migrazione marittima mai registrata.

Il viaggio dei detriti creati dallo tsunami del 2011 in Giappone che ha trascinato 280 specie marittime sulle coste degli Stati Uniti. Credit: AAAS su Science

Nel loro lunghissimo viaggio, gli animali marini hanno viaggiato attaccati ai milioni di residui di plastica non biodegradabili, come i pezzi delle barche o degli oggetti presenti sui moli delle coste giapponesi, divelti dalla forza dello tsunami.

Lo tsunami, scatenato da un terremoto di magnitudo 9.0, ha creato cinque milioni di tonnellate di detriti provenienti dalle tre aree di Iwate, Miyagi e Fukushima.

Circa il 70 per cento di questi detriti sono rimasti sul fondale dell’oceano, ma un numero considerevole di oggetti in plastica, come boe e barche, hanno galleggiato sul mare per migliaia di chilometri.

Tra giugno 2012 e febbraio dedl 2017, i detriti sono approdati sulle spiagge degli stati di Washington, Oregon, California, Alaska e Hawaii.

Alcune delle creature marine – circa due terzi delle quali non erano mai state viste sulla costa occidentale degli Stati Uniti – si sono riprodotte durante il viaggio.

“Questo evento ci ha insegnato che alcune delle specie protagoniste di questa migrazione possono essere straordinariamente resistenti. Quando abbiamo visto le prime specie marine giapponesi arrivare sulle coste dell’Oregon siamo rimasti scioccati”, ha detto James Carlton.

“Nessuno dei ricercatori, infatti, avrebbe mai pensato che queste specie avrebbero potuto vivere tanto a lungo in condizioni così dure”, si legge nello studio.

Al momento il 20 per cento delle specie arrivate sulle coste americane ha dimostrato di essere in grado di riprodursi.

Solo l’anno scorso, cinque anni dopo il disastro, una barca giapponese è approdata in Oregon con all’interno 20 pesci originari del Pacifico occidentale.

“Alcuni dei pesci possono essere amirati in un acquario di Stato”, ha detto Carlton.

“Non pensavo che la maggior parte di questi organismi costieri potesse sopravvivere in mare per periodi così lunghi”, ha detto Greg Ruiz, biologo marino dello Smithsonian Environmental Research Center e co-autore dello studio.

Gli esperti sostengono che l’impatto di questa migrazione dovrà essere valutato nel tempo e dipenderà dal successo con cui le specie arrivate dal Giappone riusciranno a stabilirsi in modo duraturo nel loro nuovo ambiente.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Russia, condivide sui social un post su Bucha: arrestato un giornalista di Forbes
Esteri / Mistero nella Silicon Valley: scomparsa la figlia 16enne dei fondatori di due piattaforme Big Tech
Esteri / Sabreen, la neonata estratta viva dal corpo della madre uccisa a Rafah, è morta dopo meno di una settimana di vita
Ti potrebbe interessare
Esteri / Russia, condivide sui social un post su Bucha: arrestato un giornalista di Forbes
Esteri / Mistero nella Silicon Valley: scomparsa la figlia 16enne dei fondatori di due piattaforme Big Tech
Esteri / Sabreen, la neonata estratta viva dal corpo della madre uccisa a Rafah, è morta dopo meno di una settimana di vita
Esteri / Allarme di Macron: “L’Europa è accerchiata, può morire”
Esteri / Gaza: oltre 34.350 morti dal 7 ottobre. Israele, accoltellata una giovane donna a Ramla: ucciso l'aggressore. Usa, Blinken: "La Cina può svolgere un ruolo nel ridurre le tensioni in Medio Oriente". Russia, Shoigu: "Pronti ad approfondire la cooperazione militare con l'Iran"
Esteri / Violenza e diritti umani in Colombia: da Montecitorio il sostegno alla Comunità di Pace di San José de Apartadó
Esteri / Regno Unito, due cavalli corrono liberi nel centro di Londra: almeno una persona ferita
Esteri / Esclusivo – Viaggio nell’Europa rurale, dove l’estrema destra avanza sfruttando il senso di abbandono
Esteri / Gaza: oltre 34.260 morti dal 7 ottobre. Media: "Il direttore dello Shin Bet e il capo di Stato maggiore dell'Idf in Egitto per discutere dell'offensiva a Rafah". Hamas diffonde il video di un ostaggio. Continuano gli scambi di colpi tra Tel Aviv e Hezbollah al confine con il Libano. L'Ue chiede indagine indipendente sulle fosse comuni a Khan Younis. Biden firma la legge per fornire aiuti a Ucraina, Israele e Taiwan
Esteri / Shahed 136: ecco come funzionano i droni usati dall’Iran per attaccare Israele