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Home » Esteri

Il presidente turco Erdogan vuole bloccare l’accordo sui migranti

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Intanto prosegue lo sgombero del campo profughi di Idomeni in Grecia. La Bulgaria nel frattempo ha annunciato che aumenterà il filo spinato al confine con la Turchia

Il parlamento turco bloccherà l’accordo con l’Unione europea sui migranti se quest’ultima non riconoscerà la liberalizzazione dei visti per i cittadini turchi. Lo ha ribadito il presidente turco Erdogan, che già nei giorni scorsi si era espresso con toni accesi sull’argomento. 

S&D

L’Unione europea, da parte sua, dice che la Turchia deve ancora soddisfare alcune delle condizioni richieste, prima fra tutti la legislazione antiterrorismo, da allineare agli standard europei. 

In base all’accordo tra Unione europea e Turchia, i migranti che sono arrivati illegalmente in Grecia dal 20 marzo devono essere rispediti in Turchia se non decidono di fare domanda di asilo o se la loro richiesta viene respinta.

Per ogni migrante siriano rimandato in Turchia, l’Ue ha l’obbligo di prenderne un altro che abbia fatto una richiesta legittima. In Turchia attualmente vivono 2,75 milioni di rifugiati siriani.

Erdogan inoltre ha aggiunto che l’Unione europea non ha ancora versato i fondi previsti dall’accordo, che si aggirano intorno ai sei miliardi di euro. 

L’accordo con l’Ue, siglato lo scorso 18 marzo a Bruxelles, era stato in gran parte negoziato dall’ex primo ministro turco Ahmet Davotuglu, che ha lasciato il suo ruolo da primo ministro a causa una frattura con Erdogan.

Oggi in Turchia si riunirà per la prima volta il nuovo esecutivo, guidato da Binali Yildirim, un fedelissimo del presidente Erdogan. 

Intanto a Idomeni continua, da parte della polizia greca, lo sgombero del campo profughi improvvisato, sorto nel mese di febbraio al confine con la Macedonia e che ospita migliaia di persone. Il campo era sorto dopo la decisione del governo macedone di chiudere le frontiere con la Grecia.

“Le operazione di evacuazione stanno procedendo senza problemi” ha detto Giorgos Kyritsis, portavoce del governo di Tsipras per la crisi dei migranti. 

Il primo ministro bulgaro, Bojko Borisov, ha annunciato che aumenterà le protezioni di sicurezza al confine con la Turchia, portando da 30 a 146 chilometri il filo spinato alla frontiera, per impedire il passaggio dei migranti.

Il progetto dovrebbe essere concluso entro due mesi. Il confine tra i due paesi è lungo in tutto 270 chilometri. 

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