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Home » Esteri

Cosa cambia in Turchia se vince il sì al referendum costituzionale

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In caso di approvazione della riforma proposta dal presidente Erdogan l'assetto del paese cambierebbe dal punto di vista legislativo, esecutivo e giudiziario

In Turchia 55 milioni di cittadini sono chiamati, domenica 16 aprile, a esprimersi sulla riforma costituzionale voluta dal presidente Recep Tayyip Erdogan. In caso di vittoria del sì, la principale modifica riguarderebbe il sistema del paese, che passerebbe da repubblica parlamentare a repubblica presidenziale.

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Ma cosa cambierebbe sostanzialmente in caso di approvazione del referendum da parte dei cittadini? Ecco quali sarebbero le differenze principali per punti:

Potere esecutivo: Ora appartiene al presidente e al governo e il parlamento ha il ruolo di controllare l’operato dei ministri. In caso di vittoria del sì il presidente si sostituirebbe al primo ministro, figura che verrebbe eliminata.

Neutralità del presidente: Con la riforma non esisterebbe più questo principio.

Nomine: Il presidente nomina attualmente il primo ministro e i ministri su sua proposta. Con l’approvazione della riforma il presidente può nominare e rimuovere il vicepresidente, i ministri e gli ufficiali di alto livello.

Stato di emergenza: Può essere dichiarato dal governo e il parlamento ha il potere di allentarlo o cancellarlo. Con la riforma gli stessi poteri passano in capo al presidente.

Corte costituzionale: Attualmente è composta da 17 giudici, nel caso in cui dovesse essere approvata la riforma diventerebbero 15.

Parlamento: L’assemblea è attualmente composta da 550 membri dell’età minima di 25 anni. In caso di cambiamento, con la nuova costituzione sarebbe composta da 600 membri e l’età minima per essere eletti verrebbe abbassata a 18 anni.

Elezioni: Quelle parlamentari si tengono ogni quattro anni e il presidente viene eletto direttamente dal popolo ogni cinque anni, per un massimo di due mandati. Con la riforma le due elezioni si terrebbero contemporaneamente, ogni cinque anni, e il presidente potrebbe ricoprire due volte la carica.

Elezioni anticipate: Se non si riesce a formare un governo in 45 giorni o in caso di voto di sfiducia, il presidente può attualmente decidere di indire nuove elezioni. Se dovesse passare la riforma costituzionale a indire le elezioni potranno essere il presidente o tre quinti del parlamento. Inoltre, con il benestare del parlamento, sarà possibile per un presidente al secondo mandato, se interrotto in anticipo, ricandidarsi.

— LEGGI ANCHE: Tutto quello che c’è da sapere sul referendum costituzionale in Turchia

— LEGGI ANCHE: Il referendum turco spiegato in due minuti

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