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Home » Esteri

Due donne si sfidano per la presidenza in Perù

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Domenica 10 aprile i cittadini peruviani sono chiamati alle urne per eleggere il nuovo presidente. Tra i candidati principali ci sono Keiko Fujimori e Veronika Mendoza

Domenica 10 aprile si svolgeranno in Perù le elezioni presidenziali per la nomina del nuovo presidente. Sono almeno dieci i candidati in lizza per prendere il posto dell’attuale presidente Ollanta Humala, un ex ufficiale dell’esercito che termina un mandato di cinque anni.

S&D

Tra i candidati spiccano i nomi di Keiko Fujimori, figlia dell’ex dittatore Alberto Fujimori, la 35enne Veronika Mendoza e Pedro Pablo Kuczynki. 

Qui di seguito chi sono e quali sono i programmi in breve dei tre principali candidati:

Keiko Fujimori, ha 40 anni ed è una ex parlamentare che si era già candidata nel 2011 perdendo contro il presidente in carica Humala. Politicamente schierata a destra, Fujimori ha dichiarato di voler sposare posizioni più moderate impegnandosi a non ripetere le azioni autocratiche del padre, che il 5 aprile 1992 con il sostegno delle forze armate sciolse il parlamento e sospese la Costituzione. Venne poi arrestato nel 2005, con l’accusa di corruzione e di violazioni dei diritti umani. 

Per stimolare la crescita economica che ha registrato un calo significativo negli ultimi anni a causa della caduta dei prezzi dei minerali, Keiko Fujimori ha inoltre promesso di non supportare progetti minerari nelle aree rurali e ha promesso le multe salate per le aziende inquinanti. 

La candidata ha poi annunciato di voler combattere il crimine e di voler costruire delle prigioni ad alta quota sulle Ande per isolare i prigionieri; ha dichiarato poi di voler proteggere le istituzioni governative dispiegando i militari per proteggere le istituzioni governative e sostenere in alcuni casi anche la pena di morte. 

L’economista Pedro Pablo Kuczynki ha annunciato di voler ridurre la burocrazia, di voler cercare dei partner privati per implementare nuovi progetti per la realizzazione di infrastrutture e aumentare la crescita economica annuale del 5 per cento. Il candidato di centro ha poi promesso di voler promuovere investimenti, tagliare le imposte sulle vendite e applicare forti sconti per le aziende che reinvestono i loro profitti. 

Anche Kuczynski ha annunciato di voler porre fine ai progetti minerari.

Il candidato settantasettenne ha promesso, inoltre, di voler sradicare manualmente le piante di coca entro il 2018. Ha poi dichiarato di voler aumentare le pattuglie di polizia e triplicare il numero di investigatori contro il crimine diffuso. 

Veronika Mendoza, la giovane deputata di sinistra di Cuzco si è presentata come l’esempio del cambiamento. Mendoza ha infatti dichiarato di voler modificare la Costituzione del Perù del 1993 e si è detta contraria all’accordo commerciale Trans Pacific Partnership.

Mendoza ha criticato l’attuale gestione della banca centrale del Perù e ha annunciato di voler abbassare i tassi di interesse, aumentando la spesa pubblica per stimolare la crescita economica. La giovane candidata ha espresso il desiderio affinché l’economia del paese possa dipendere meno dalle miniere, mettendo così un freno all’esportazione di gas naturale per favorirne l’uso domestico. 

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