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Vuelta Espana 2023: Remco si aggiudica il tombolino

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Il campione del Belgio Remco Evenepoel (Soudal Quickstep) ha vinto per distacco la quattordicesima tappa della 78ma Vuelta a Espana, l’ultima frazione pirenaica, lungo i 156 chilometri da Sauveterre-de Béarn fino a Larra-Belagua. Il fiammingo ha così riscattato, almeno simbolicamente, la drammatica crisi di ieri in cui era giunto sul traguardo in vetta al Tourmalet distanziato di 27’05”. Alle spalle del conquistatore della Vuelta 2022, staccato di 1’13”, si è piazzato l’altro grande protagonista di giornata, il francese Romain Bardet (Team DSM Firmenech), mentre al terzo posto è giunto il belga Lennert Van Eetvelt (Lotto Destiny) a 6’37”. Immutata, nel segno della trinità Jumbo Visma, la classifica generale che vede lo statunitense Sepp Kuss in maglia roja con un vantaggio di 1’37” sullo sloveno Primoz Roglic e di 1’44” sul danese Jonas Vingegaard. Seguono gli spagnoli Juan Ayuso (UAE Team Emirates), quarto a 2’37”, ed Enric Mas (Tram Movistar), quinto a 3’06”.

Com’era prevedibile, dopo gli sfracelli di ieri, la tappa odierna ha seguito l’andamento disgiunto pronosticato. Dopo la solita prima ora a tutta birra ha preso il largo una fuga di 24 corridori. Il gruppo, verificata l’assenza di uomini di classifica, ha lasciato andare con UAE Emirates e Bahrain Victorious che hanno dato manforte alla Jumbo Visma nel dettare un ritmo poco più che blando. Il passaggio sul Col de la Houcére, primo GPM di categoria Especial dopo 50 chilometri, forniva una prima indicazione sui futuri sviluppi della giornata con Evenepoel che andava a togliere punti preziosi all’australiamo Michael Storer (Groupama FDJ), desideroso di riappropriarsi della maglia a pois di leader degli scalatori strappatagli da Vingegaard sul Tourmalet.

L’oceanico si rialzava dopo il passaggio in vetta ma così non facevano Remco e Bardet, terzo in cima, che inscenavano in discesa un piccolo Baracchi pirenaico. Il Puerto de Larrau, seconda asperità di giornata, vedeva il vantaggio del tandem al comando ampliarsi sempre di più. Tra gli uomini di classifica, Ayuso tentava con un paio di scatti di mettere in difficoltà i tre tenori venendo rintuzzato senza grandi problemi dai Jumbo. In cima al GPM, Evenepoel passava davanti a Bardet con Storer terzo ancorché distante. Il millennial s’impadroniva così della maglia a pois di leader degli scalatori. La gara a questo punto si cristallizzava, sebbene nel duo al comando Bardet diventasse sempre più passivo. Sul Puerto de Belagua, ultima ascesa di giornata, non succedeva nulla fino a quando, a meno quattro dall’arrivo, Evenepoel restava solo, più per un cedimento del francese che per uno suo scatto. Remco conquistava così la sua seconda vittoria in questa edizione della Vuelta, sciogliendosi in un lungo pianto liberatorio il cui significato richiederebbe l’interpretazione della pizia dell’oracolo di Delfi. Dopo 8’22” arrivava il gruppo dei migliori ad andatura poco più che turistica.

Domani andrà in scena la quindicesima tappa, preludio al secondo giorno di riposo. I corridori pedaleranno per 159 chilometri da Pamplona, capoluogo della comunità autonoma della Navarra, fino a Lekunberri, sede d’arrivo già nel 2020 quando s’impose Marc Soler (UAE Team Emirates). Al netto delle poche energie rimaste, ci sarà terreno per dare battaglia da parte di coloro che non hanno interessi in classifica generale. Ci saranno due GPM, non particolarmente impegnativi: il Puerto de Lizarraga, terza categoria, dopo 60 chilometri, e il Puerto de Zuarrate, seconda categoria, da affrontarsi due volte, dopo 120 e poi dopo 150, scollinando a poco meno di nove chilometri dal traguardo. E’ facile prevedere che a disputarsi la vittoria sia un plotoncino ristretto emerso tra i componenti d’una corposa fuga di giornata.

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