Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 13:56
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Spettacoli » TV

Sanremo, la provocazione di Muccino: posta bandiera Israele con inno di Mameli

Immagine di copertina

Il regista Gabriele Muccino pubblica su Instragram un post muto con la foto della bandiera di Israele e l’inno di Mameli come sottofondo.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Gabriele Muccino (@gmuccino)

Il sito di Repubblica lo definisce “un messaggio di vicinanza” tra Italia e Israele, quella stessa vicinanza affermata dall’ad Rai Roberto Sergio con una nota letta da Mara Venier a Domenica In. Il post è equivocato da qualcuno, ma basta scorrere le storie del regista de L’ultimo bacio per capire che in realtà la sua è una provocazione, come dire “Italia provincia di Israele” o qualcosa di simile.

Un indizio, in questo senso, sono il “mi piace” al post proveniente dalla pagina ufficiale dei Negramaro o il commento “Bravissimo” vergato dall’ex deputato del Movimento 5 Stelle Alessandro Di Battista.

A prendere le difese di Ghali anche Levante che in una storia sottolinea come “in tv è successa una cosa spiacevole, quando davanti a milioni di telespettatori ci si è scusati con un rappresentante di Israele per aver espresso un desiderio di pace e di fermare un genocidio che sta avvenendo tutti i giorni sotto i nostri occhi e di cui si parla troppo poco”. Levante, che pubblica anche due foto con i volti disperati dei bambini di Gaza, sottolinea che “se un Ghali sale sul palco e dice ‘stop al genocidio’, se Danger d’Amico sale sul palco e parla di temi importanti che ci riguardano tutti, sono in due, come me siamo in tre, ma dopo di che? Fanno tutti finta di niente. C’amu a fari?” chiede in siciliano.

Affida le sue riflessioni a X Alessandro Gassman. “Se uno mette bene in chiaro che la strage di Hamas ed il rapimento di civili israeliani inermi del 7 ottobre è stato un atto barbarico e che Israele aveva il diritto di difendersi, si deve poter mettere bene in chiaro che la ritorsione sui civili inermi a Gaza e nel resto della Palestina decisa da Netanyahu è di gran lunga eccessiva e che la morte ad oggi di 28.000 mila palestinesi tra cui quasi 10.000 bambini non può essere giustificata”, si legge n un post dell’attore che poi, in risposta a un commento di una followers che sostiene come “deve esistere lo Stato di Palestina. I palestinesi hanno diritto a un loro Stato, libero dalle occupazioni israeliane” afferma perentorio: “Concordo”.

Ti potrebbe interessare
Politica / Meloni alla convention di Vox: “Con noi l’Europa può cambiare identità”. Le Pen: “Con la premier ci sono punti in comune”
Politica / Tajani: “Non confondiamo la teoria gender con i diritti”
Politica / Salta il duello tv tra Meloni e Schlein, la Rai
Ti potrebbe interessare
Politica / Meloni alla convention di Vox: “Con noi l’Europa può cambiare identità”. Le Pen: “Con la premier ci sono punti in comune”
Politica / Tajani: “Non confondiamo la teoria gender con i diritti”
Politica / Salta il duello tv tra Meloni e Schlein, la Rai
Politica / Vannacci contro il vincitore dell’Eurovision Nemo: “Il mondo al contrario è sempre più nauseante”
Politica / Toti, la politica e la giustizia in Italia: il re è di nuovo nudo
Politica / “Chi mi ama mi voti”, come è cambiata la comunicazione politica. L’intervista agli autori
Politica / Scoppia il caso alla Regione Lazio: il capo di gabinetto di Rocca è anche capo dei revisori dei conti di Croce Rossa
Politica / La ministra Roccella, contestata dagli studenti, abbandona gli Stati generali della Natalità | VIDEO
Politica / La contorta legge per la raccolta firme alle Europee non fa altro che alimentare l’astensionismo e la sfiducia nei cittadini
Politica / Il generale Vannacci contro Alessandro Zan: “Sei gay, quindi non sei normale”