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Home » Spettacoli

Carlo Cracco: “Masterchef non mi interessava, lasciare la tv è stata la scelta migliore”

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Carlo Cracco si racconta: “Masterchef non mi interessava”

Carlo Cracco ha raccontato alcuni retroscena inerenti alla sua partecipazione in qualità di giudice a Masterchef rivelando anche che la scelta di lasciare il format e la tv si è rivelata azzeccata.

Ospite del podcast Passa dal Bsmt di Gianluca Gazzoli, lo chef ha rivelato che lasciare il talent culinario “è stata un’ottima scelta” perché è “tornato a quello che mi piace di più”, ovvero cucinare.

Tornato sul piccolo schermo con Dinner Club, in onda su Amazon Prime, Carlo Cracco chiarisce: “La tv mi piace sempre. E Dinner Club non è un programma di cucina, ma intrattenimento”.

Il cuoco, poi, rivela come è stato scelto per Masterchef: “Lo conoscevo già perché all’estero era molto conosciuto, però da noi nessuno ci credeva più di tanto”.

Al provino, nel 2011: “Mi misero davanti una ragazza, che era una segretaria, con un cannolo siciliano e mi dissero: prova a giudicare. In fondo alla stanza avevo gli autori e pochi altri. E io ho pensato: se faccio quello gentile forse mi prendono, per cui faccio l’opposto, faccio il maleducato. Comincio a essere duro, ci sono andato giù pesante”.

La reazione dei produttori è stata però inaspettata: “Ho alzato gli occhi e ho visto la gente esultare. Alla fine sono uscito e mi hanno detto: ‘Preso’. Poi abbiamo iniziato”.

Sul suo personaggio afferma: “Cercavo di autogiustificarmi, nel senso che cercavo di essere corretto ma di tenere il punto. Non mi interessava lo show, mi interessava che qualcuno venisse fuori”.

Diversa l’esperienza con Hell’s Kitchen: “Qualche soddisfazione in più lì l’ho avuta. Il vincitore della prima edizione (Matteo Grandi, ndr) ha una stella per esempio. Ci sono tantissimi ragazzi di quelli che sono usciti da lì che hanno posizioni importanti”. E poi: “Lì era divertente, perché era completamente finto. Delle volte ridevo della mia cattiveria”.

Tuttavia le cose in cucina sono diverse nella realtà: “Si può essere severi al massimo, ci può essere della tensione durante il servizio. Ma poi pensi a recuperare e cerchi di aiutare. Magari il linguaggio è duro ma ci si ferma lì”.

Dopo Masterchef è arrivata la fama, una brutta bestia “difficile da gestire”. “Cerchi di venirne fuori, ci ho messo un po” ha aggiunto lo chef.

Sulla stella Michelin persa nel 2021 dichiara: “Perderla fa parte dell’esperienza, è sempre formazione. Però non è che abbandoni il tuo lavoro, anzi, lo fai ancora meglio”.

Il segreto è “essere convinto di quello che fai. Se viene bene, se non viene è uguale”. Anche perché Masterchef è ormai il passato: “Ormai per me non è più una gara. Tu devi lavorare perché sai lavorare bene e puoi servire come esempio per i ragazzi che lavorano con noi”.

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