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Home » Spettacoli

Amici è diventato un siparietto tra prof a discapito dei ragazzi: resta in gioco chi serve di più allo show

Immagine di copertina
Alessandra Celentano, Martina, Serena e Carolyn Smith, lo storico giudice di Ballando con le Stelle

Quando si è saputo che i giudici del serale di Amici 20 sarebbero stati l’ex ballerino (di Amici) Stefano De Martino, l’ex insegnante (di Amici) Stash, l’ex concorrente (di Amici Celebrities) Emanuele Filiberto di Savoia, il primo pensiero di molti è stato: si vede che quest’anno Piersilvio ha tagliato il budget. Sai com’è, la pandemia, la crisi, per non parlare dei migliaia di metri quadri di plexiglass acquistati per non rinunciare al pubblico in studio… C’è invece chi, come la sottoscritta, ha preferito immaginare Queen Mary che a occhi chiusi come la dea bendata del “Lotto alle otto” seleziona contatti a caso sulla rubrica. E l’abbiamo scampata bella, che rischiavamo di trovarci sulle poltrone rosse Tina Cipollari e Danielona di Uomini e Donne.

Poi il serale è iniziato e la realtà ha dato ragione ai più scettici regalando però un colpo di scena: come in una specie di mondo alla rovescia a rivelarsi più adeguato nel ruolo di giudice è stato proprio l’outsider della triade, ossia il “principe”. E già questo dà la misura del peso specifico di una giuria che è la punta dell’iceberg di un programma che ormai da tempo ha deciso di sacrificare il talento allo show.

Premessa: Amici resta uno di quei format in cui chi ama il ballo e il canto può ancora assistere a piacevoli momenti di spettacolo, gustarsi coreografie che non sembrino rubate a TikTok, ascoltare qualche inedito orecchiabile e qualche cover intelligente. E in questi periodi di magra non è poco. Peccato che col passare del tempo cresca la sensazione che questi momenti siano in realtà il “riempitivo” tra un siparietto e l’altro tra i professori, sempre più impegnati a primeggiare a discapito di quei talenti che vorrebbero difendere. E la colpa non è nemmeno loro, perché non fanno che attenersi a cliché diventati la struttura portante del programma: prof buono VS prof cattivo, prof cattivo VS allieva carina ma scarsa, allievo capace VS allievo “che ce la mette tutta”.

Dinamiche che, fatta eccezione per le primissime edizioni, si ripetono come in un sistema a orologeria da anni e di cui dal lontano 2003 perno centrale è lei: la temibile maestra Alessandra Celentano, vestale del sacro fuoco dell’arte coreutica e nemica di colli del piede brutti. Il suo ormai iconico “il mondo della danza SA” è diventata la parola d’ordine per chiudere ogni discussione. E l’impressione è che mai come quest’anno la maestra, per anni disegnata come strega cattiva che vessa gli allievi, sia finalmente percepita da larga parte del pubblico per quello che è: quel professore severo ma giusto che tutti abbiamo incontrato nella vita, che al miele preferisce il sapore acre di un giudizio onesto.

Ma, si sa, la cruda verità non ha tanti fan in un mondo in cui ad andare per la maggiore sono le “Lorelle Cuccarini“. È lei la “prof buona” designata per quest’edizione, che da subito ha vestito i panni della “madre misericordiosa” prendendo sotto l’ala le due ballerine più graziose e meno talentuose: Rosa e Martina. Ballerine che sembravano arrivate al serale più per permettere di perpetuare lo schema sopracitato che per reali meriti artistici.

Ed esibizione dopo esibizione la cosa è risultata sempre più chiara, soprattutto a confronto con la ballerina di Classico schierata dalla Celentano, Serena, preparata e versatile. Vabbè, si pensava, le hanno portate al serale per mettere un po’ di pepe nelle prime puntate ma il giochino non può continuare a lungo. Ma è qui che entrano in gioco i nostri tre moschettieri della giuria che non assegnano un punto a Serena manco per sbaglio. Nota di merito come si diceva al buon Emanuele Filiberto, che più di una volta si è distinto dai due colleghi che danno spesso l’impressione che a votare sia il famoso occhio che vuole la sua parte, o l’ormone, per dirla “alla Celentano”.

Esempio lampante nella puntata di settimana scorsa, che ha visto contrapporsi Serena in una coreografia ricca di tecnica e priva di particolari elementi scenografici, a Martina, che ha proposto un piacevole numero in stile burlesque tanto spettacolare nell’allestimento con scala luminosa e fuochi d’artificio quanto elementare in termini di impegno. Vittoria a occhi chiusi per Serena? Macché! E la spiegazione è stata tutta un programma: “Mi ha intrattenuto più Martina pur essendo più limitata di Serena” ha sentenziato Stash. Ma la vera perla è arrivata da De Martino che, rivolgendosi a Emanuele Filiberto, che aveva espresso la sua preferenza per Serena, gli ha chiesto con occhio malandrino: “Quindi tu mi vuoi dire che usciresti di qua e andresti a vedere il balletto a teatro e non il burlesque?”. “Adesso sono qua per giudicare una performance, quello che faccio dopo non riguarda i telespettatori” ha replicato il principe facendosi perdonare in un solo colpo almeno una manciata di gaffes imbarazzanti degli ultimi anni (no, il secondo posto a Sanremo quello no, non esageriamo. Sarà derubricato solo se salirà in piedi sulla poltroncina gridando “La finiamo con questa farsa?!”).

Capite la situazione in cui ci hanno messi? A difendere la danza ci deve pensare il principe decaduto, mentre Stefano De Martino, uno che per qualche anno la danza l’ha pure praticata, preferirebbe una serata al Bagaglino a una prima alla Scala perché Pamela Prati lo intratterrebbe di più. Poi che non si lamenti se sui social è stato ribattezzato Stefano De MARTINA o se la Celentano, all’ennesima votazione data senza logica, lo ha redarguito dicendogli: “Meno male che hai fatto un’altra carriera. Te lo dissi già all’epoca”. Della serie: come massacrare il nemico senza spargere un goccio di sangue. E la sensazione è proprio che il buon De Martino, forse ferito nell’orgoglio dalla sua ex maestra, spesso voti un po’ per partito preso, perpetuando così un altro cliché di cui ci stavamo dimenticando: giudice VS maestro che gli sta sulle palle.

Peccato che in questo, come in altri casi (la stessa situazione si ripete nella categoria Canto) a farne le spese siano i ragazzi. Sia quelli talentuosi come Serena che nella puntata di sabato sera ha perso ingiustamente tre sfide su tre, sia quelli meno capaci. Sì perché basta seguire un po’ i movimenti social tra i fan del programma per capire come questo giochino, che funziona in termini di share, in realtà si trasformi in un gioco al massacro per i ragazzi. Se infatti nelle prime puntate sono stati eliminati allievi che avevano ancora molto da dare (il ballerino Tommaso Stanzani su tutti) per lasciare in gioco chi evidentemente serviva di più allo show, non hanno sorte migliore gli allievi “favoriti” che vengono regolarmente sottoposti a un inevitabile massacro, prima in studio, e poi sui social dove ogni passo goffo si trasforma in tempo zero in “meme”. Perché se un merito ce l’hanno questi programmi è che dopo anni anche il pubblico ha iniziato a distinguere una piroette ben fatta da uno zampettare per il palco.

Ma il vero apice è stato toccato proprio nell’ultima puntata. La diabolica Celentano, per rendere evidenti i limiti di Martina, decide di lanciarle un guanto di sfida nel suo genere, il latinoamericano. Lo scopo? Dimostrare che la sua allieva, totalmente a digiuno di latino, riesce meglio persino nello stile che Martina studia da 16 anni. Vabbé, che esagerazione, abbiamo pensato un po’ tutti. Sì, prima di assistere alla sfida che, ancora una volta, ha dato ragione alla maestra. E non lo dico io ma una professionista del settore, ossia Carolyn Smith, storica presidente di giuria di Ballando con le stelle, esperta di danza sportiva e specialista in balli latino americani.

Già nei giorni scorsi la Smith si era schierata in un’intervista al fianco della Celentano affermando: “Guai a chi la tocca, è una vera professionista ed è l’unica che sta difendendo il vero ballo. Credo che sia completamente inutile proteggere i ragazzi con belle parole. Se sono scarsi è meglio che lo sappiano”. Ma è stato proprio sabato sera, dopo aver assistito all’assegnazione dell’ennesimo punto a Martina sulla coreografia di latino, che Carolyn ha sbottato su Instagram: “Sto ancora riflettendo dei vari giudizi che ho sentito stasera. Non voglio offendere per nessuno motivo… ma….. una che ha studiato tanti anni i latini e fa un ballo talmente basilare con tutti gli errori tecnici e fuori ritmo e tempo in vari punti che anche un inesperto poteva vedere! E vogliamo parlare dei piedi di Martina? In confronto a Serena che non ha mai fatto i latini, con una tecnica superiore e una classe superiore indiscutibile. Certo che i tempi non sempre tutti rispettati, ma è comprensibile e perdonabile. Sempre sottovalutato i latini veri qui in trasmissione, peccato perché avete l’eccellenza nello studio” ha concluso citando alcuni ballerini professionisti presenti e passati del programma.

La Smith in un secondo momento ha tenuto a precisare che il suo non era un attacco all’allieva ma una riflessione tecnica su una disciplina a lei ben nota dopo 54 anni di carriera. Ma Carolyn, stai tranquilla, abbiamo capito tutti, tu non ce l’hai con Martina ma con chi per mesi l’ha montata facendole credere di essere la novella Catherine Zeta Jones in Chicago e con i giudici che continuano in quest’opera. E allora grazie Cele e grazie Carolyn perché le cattive non siete voi. Il mondo della danza SA. E pure noi.

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