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Home » Politica

Zanda a TPI: “Mattarella non è un piano B ma una prima scelta. Conte? Nessun attrito”

Immagine di copertina

Senatore Zanda, il Pd come giudica il Mattarella bis?
Un ottimo risultato. Anzi, mi consenta di dire meglio: il migliore che si potesse immaginare, anche alla luce di quello che è accaduto nelle prime chiame.

Il Pd aveva un altro obiettivo e il bis di Mattarella per voi è stato un piano B?
Ma scherziamo? Il nostro segretario, Letta, è stato il primo dei leader a cogliere al balzo la palla che i grandi elettori ci stavano offrendo, per rilanciare la candidatura del presidente.

E il primo effetto di questa riconferma quale sarà?
È molto semplice, e gli italiani ci stanno già dando il segnale di averlo capito: si stabilizza il Paese, in un momento delicatissimo.

Quale?
Quello che ho già raccontato in un’altra intervista a TPI: una miscela pericolosa di pandemia sanitaria e caos istituzionale.

E l’abbiamo disinnescata?
Direi proprio di sì. Mattarella garantisce continuità, serietà e rigore.

Chi ha pagato il prezzo della lotteria di questi giorni?
Sul piano privato un uomo che voleva smettere con il primo mandato, ma che ha accettato il sacrificio per disinteressato spirito istituzionale. Però sul piano pubblico il vantaggio è stato evidente, per tutto il Paese.

E le conseguenze per il governo Draghi quali saranno?
Se tutti si uniformano allo spirito di questo presidente, e al segnale di unità del voto in Aula, il governo esce più forte di prima.

Draghi ha subito un ridimensionamento?
E perché mai? Oggi ha la possibilità di governare sono a fine legislatura con la massima copertura istituzionale possibile.

Mattarella però ha fatto sapere che non accetta limiti di mandato di nessun tipo, a partire dall’integrità del settennato.
Mi pare saggio e giusto.

Non è un mandato a termine, dunque, come lo intendeva qualcuno? Due anni e poi dimissioni.
Ma non scherziamo! L’unico termine che si può immaginare per Mattarella è quello imposto dalla Costituzione.

Le Quirinarie si stavano mettendo malissimo, confessi. Nove candidati autorevoli bruciati in sei giorni.
C’è stata un po’ di confusione, é innegabile….

Per colpa di chi?
Tutti hanno visto le iniziative che sono state prese, tutti hanno potuto constatare l’insuccesso di chi ha immaginato percorsi non condivisi.

Fa il diplomatico e non cita Salvini, e le arrabbiature che vi ha fatto prendere con la candidatura Casellati?
Perché dovrei fare polemiche quando l’accordo che abbiamo raggiunto è un grande successo politico? Conta il risultato, più che la sua genesi.

Letta puntava a portare Draghi al Quirinale?
E chi lo dice? Non ci sono mai stati piani B. Mattarella è una prima scelta.

E la Belloni?
Donna delle istituzioni, figura di indubbio valore. Mi è dispiaciuto che sia stata sottoposta a questo pericoloso gioco di sovraesposizione.

Ci sono stati dei malumori con il vostro alleato Conte?
Al di là di quello che si è scritto nei retroscena, la coalizione non si è mai divisa in nessun voto d’Aula. I fatti sono questi.

E la maggioranza di governo non si è indebolita?
Non mi pare: è sempre la stessa, anche numericamente. E come ho detto all’inizio, adesso dovrà misurarsi con l’attuazione del programma di governo e l’impresa del Pnrr.

Mi sembra che lei stia infiocchettando tutto con molta diplomazia.
Si sbaglia. Abbiamo ottenuto il miglior risultato possibile. Grazie a Mattarella.

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