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Strage di Bologna, bufera sul portavoce di Rocca: “Dichiarazioni gravissime, si dimetta”

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Strage di Bologna, bufera sul portavoce di Rocca: “Dichiarazioni gravissime, si dimetta”

Scoppia il caso Marcello De Angelis all’interno del centrodestra. Il responsabile della comunicazione della regione Lazio, con un passato nell’estremismo di destra, è al centro delle proteste dell’opposizione dopo le recenti dichiarazioni sulla strage di Bologna.

A pochi giorni dall’anniversario della più sanguinosa strage terroristica nella storia italiana, Il portavoce del governatore Francesco Rocca ha rilanciato una versione “alternativa” sull’attentato del 2 agosto 1980, che ha portato alla condanna definitiva dei neofascisti Valerio Fioravanti, Francesca Mambro e Luigi Ciavardini, cognato dello stesso De Angelis.

Secondo l’ex esponente di Terza Posizione, non sono loro i veri responsabili della strage: “so per certo che con la strage di Bologna non c’entrano nulla Fioravanti, Mambro e Ciavardini”, ha scritto sui social. “Non è un’opinione: io lo so con assoluta certezza”.

Una posizione lontana da quella espressa tre giorni fa da Sergio Mattarella, che ha ribadito come la “matrice neofascista” della strage sia stata “accertata nei processi”. Secondo De Angelis “in realtà sanno tutti” di questa verità alternativa: “giornalisti, magistrati e ‘cariche istituzionali’. E se io dico la verità, loro, ahimè, mentono”, ha sottolineato.

“Queste sono le certezze dei pallonari che non tengono conto dei risultati dei processi e delle indagini che sono state fatte in tutti questi anni”, ha commentato Paolo Bolognesi, presidente dell’associazione dei familiari della vittima della Strage di Bologna. “Credo proprio che sia un incorreggibile che pensa che la sua parola superi tutte le prove”, ha aggiunto Bolognesi, osservando che De Angelis questa volta non ha citato la cosiddetta “pista palestinese”: “si vede che sta passando di moda”.

“Il presidente della Regione Lazio Rocca non prende le distanze dal suo portavoce Marcello De Angelis, ex terrorista Nar, che attacca il presidente Mattarella e quanti ricordano la matrice fascista della strage alla stazione di Bologna?”, ha scritto su Twitter Sandro Ruotolo, esponente della segreteria del Pd.

Dura anche l’Anpi: “Le dichiarazioni sulla strage di Bologna di De Angelis, responsabile della comunicazione istituzionale del presidente della Regione Lazio, confermano che bene avevamo fatto nel chiedere la revoca della nomina a chi è incompatibile con i valori della Repubblica democratica e antifascista della Costituzione: dichiarare l’innocenza dei fascisti riconosciuti autori del massacro della stazione di Bologna non è solo disconoscere la verità accertata in modo definitivo dalla magistratura, ma è una vergognosa e proterva menzogna che offende le vittime e la stessa istituzione rappresentata dal suo autore”, ha detto il presidente dell’Anpi e membro della segreteria nazionale Fabrizio De Sanctis chiedendo che De Angelis “si dimetta” o il presidente Rocca “revochi immediatamente la sua nomina”.

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