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Stati Generali M5S, ultime notizie. Di Maio: “Ora più peso nel governo”. Di Battista: “Da soli alle elezioni” | DIRETTA

Immagine di copertina
Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista

Stati Generali M5S, ultime notizie

STATI GENERALI M5S – Nel Movimento 5 Stelle è il giorno della resa dei conti. Oggi, domenica 15 novembre, si concludono gli Stati Generali: nelle intenzioni avrebbe dovrebbe trattarsi di un’occasione di confronto nel tentativo di ritrovare l’unità, e invece volano i coltelli. L’ex deputato Alessandro Di Battista oggi stesso ha seccamente rispedito al mittente la proposta di entrare a far parte di una leadership collegiale. “Mi viene chiesto a gran voce di entrare in un organo collegiale che non è stato ancora votato dagli iscritti. Perché? Perché forse le nostre idee non sono così minoritarie come qualcuno vorrebbe far credere. E allora si pubblichino i voti che ciascuno dei 30 delegati nazionali ha ottenuto”, ha scritto Di Battista su Facebook. “Mettiamo da parte le polemiche per il bene del Movimento e del Paese”, gli ha risposto indirettamente, sempre su Facebook, l’ex capo politico Luigi Di Maio. Di seguito le ultime notizie sugli Stati Generali del M5S, aggiornate in tempo reale.

S&D
STATI GENERALI M5S: LE ULTIME NOTIZIE IN DIRETTA

Ore 18,19 – Di Maio: “Apriamo alle alleanze programmatiche e non a quelle strutturali” – “Apriamo alle alleanze programmatiche e non a quelle strutturali”. Così il ministro degli Esteri Luigi Di Maio agli Stati Generali del M5s. L’ex capo del Movimento ha poi definito “fondamentale” la decisione di affidare la governance del partito a un organo collegiale.

Ore 17,42 – Fico: “No a rincorsa consenso” – “Non ho mai nascosto le mie perplessità su alcune derive del Movimento. Un certo modo di fare comunicazione, la rincorsa del consenso a discapito della costruzione, il cadere in dinamiche che volevamo rivoluzionare. Ma ho cercato sempre di dare il mio contributo per costruire, non per rompere, con onestà e riconoscendo gli errori fatti”. Lo ha detto Roberto Fico all’assemblea degli Stati generali di M5s. “Dobbiamo cambiare l’organizzazione per adattarla a quello che siamo ora. Il capo politico deve essere un organo collegiale nazionale che rappresenti tutti e faccia sintesi. Lo stesso a livello territoriale, superando il Team del Futuro. Il Movimento ha la responsabilità di gestire questa fase delicatissima e serve essere coesi per affrontare sfide davvero epocali. Deve restare una forza autonoma con il proprio programma e la propria linea. Mai subalterna. Questo però non vuol dire essere autosufficienti. Dobbiamo fare rete con altre forze politiche dove c’è possibilità di convergenza. Serve proseguire il confronto con il centrosinistra con cui siamo al governo e condividiamo un’agenda da portare avanti, anche a livello amministrativo, dove sarà possibile”, ha osservato.

Ore 17,40 – Di Battista: “Serve istituzione di un comitato di garanzia” – “Nessuno si senta attaccato, io sono solo innamorato del M5s e della trasparenza, chiedo l’istituzione di un comitato di garanzia, composto da iscritti e portavoce, ma non membri di governo, che riesca a scrivere regole chiare e trasparenti su tutte le nomine in tutti i ministeri e nelle partecipate di Stato. E che nei prossimi sei mesi pubblichi una lista di tutte le nomine fatte dagli esponenti del M5s, con i curricula e i compensi”. È quanto chiede Alessandro Di Battista nel suo intervenendo agli stati generali del M5s.

Ore 17,24 – Buffagni: “Non dobbiamo essere arroccati nelle torri d’avorio” – “Momento difficile per il M5s come per il Paese. Bisogna restare uniti e fare le cose insieme. Per farlo bisogna rialzare la testa, essere responsabili e non arrendevoli”. Così il viceministro dello Sviluppo economico, Stefano Buffagni, agli Stati Generali del Movimento Cinque Stelle. “Dobbiamo tornare a parlare chiaro, con semplicità alle persone – ha aggiunto – non essere arroccati nelle torri di avorio. Bisogna discutere di politica e di soluzioni perché la politica è soluzioni. Il M5s deve avere tre priorità: il lavoro che passa da PMI e sviluppo sostenibile e sociale e innovativo; sanità a trazione pubblica; sicurezza nella quotidianità”.

Ore 17,18 – Di Maio: “Limite due mandati è sacrosanto. Nuova sinergia con Rousseau” – “Il limite ai due mandati è sacrosanto”. Così il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, intervenendo agli Stati generali del M5s. “Troveremo una nuova sinergia con Rousseau che ci consentirà di avere la democrazia diretta in cui credo fermamente”, un “cambiamento importante” e “su questo continueremo a lavorare con Davide” Casaleggio, ha aggiunto. “Anche sulle nomine non capisco perché dobbiamo farci del male da soli. Non è un dibattito interno al Movimento, noi siamo al governo. Facciamo subito una legge pubblica che preveda candidature pulite e trasparenti e combattiamo per questo. E lo stesso vale per la sanità e le nomine dei direttori sanitari. Serve anche in quel caso decidere per merito e non per appartenenza. Io voglio un Movimento autonomo, forte e protagonista e che si deve far valere di più nel governo e quindi deve cambiare passo, non basta dire solo che siamo il terzo polo: quella è una posizione, non un’identità, che si costruisce con i temi”.

Ore 17,10 – Di Battista: “No deroga doppio mandato e da soli alle elezioni” – “Venga scritto nero su bianco” che “non” c’è nessuna “deroga” al secondo mandato degli eletti previsto da M5s. È una delle richieste avanzata, durante l’assemblea degli stati generali, da Alessandro Di Battista. ‘Dibba’ chiede anche che il Movimento si presenti “da solo” alle elezioni “qualunque legge elettorale venga approvata” e che “non” appoggi “mai una legge elettorale senza preferenze”. “Per me – ha poi aggiunto – è molto importante, e nessuno si senta attaccato” perché “io sono innamorato di M5s e sono convinto che si possa rilanciare con compattezza” l’istituzione di “un comitato di garanzia” di cui non devono fare parte esponenti di governo “che riesca a scrivere un regolamento chiaro” sulle nomine nei ministeri e nelle partecipate. Un comitato che pubblichi entro sei mesi un fascicolo con i curricula. M5s “ha innumerevoli meriti ma deve fare anche autocritica, il che che significa rafforzarci e portare avanti le battaglie con ardore” altrimenti l’indebolimento del Movimento potrebbe portare ad una “restaurazione” che potrebbe essere repentina”, ha anche sottolineato.

Ore 16,10 – Stati Generali, Bonafede: “I valori in nostro Dna ora sono leggi dello Stato” – Parla il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede: nei momenti di difficoltà, dice, una forza politica deve “misurarsi con la capacità di dare una prospettiva al paese”. “Stiamo portando avanti idee e valori” che fanno parte del “nostro Dna” e che ora si concretizzano “in leggi dello Stato”. C’è un filo “conduttore” che attraversa la storia del M5S: “Cerchiamo di migliorarci ogni giorno per essere all’altezza del nostro progetto e del popolo meraviglioso che siamo chiamati a servire”.

Ore 15,50 – Conte: “La vostra sfida è preservare la carica innovativa” – Il primo a prendere la parte è il premier Giuseppe Conte: “La vostra sfida è preservare questa carica innovativa, conservare questo spirito costruttivo. Nella sfida al Covid la presenza del M5s offre un contributo importante anche per una più efficace protezione sociale”.

Ore 15,30 – Stati Generali: inizia il dibattito

Prima degli Stati Generali, Di Battista: “Siano resi pubblici i voti dei delegati”

Poche ore prima di intervenire agli Stati Generali, l’ex deputato M5S Alessandro Di Battista ha scritto un duro post su Facebook. “Oggi mi viene chiesto a gran voce di entrare in un organo collegiale che non è stato ancora votato dagli iscritti. Perché? Perché forse le nostre idee non sono così minoritarie come qualcuno vorrebbe far credere. E allora si pubblichino i voti che ciascuno dei 30 delegati nazionali ha ottenuto”, attacca Di Battista. “Perché è giusto conoscere il peso specifico delle idee di coloro che sono stati scelti e per smetterla una volta per tutte di definire “dissidenti” coloro che, su molti aspetti, hanno il solo torto di non aver cambiato opinione”.

Prima degli Stati Generali, Di Maio: “Mettere da parte le polemiche”

Poche ore prima di intervenire agli Stati Generali, l’ex capo politico del M5S, nonché ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ha lanciato su Facebook un appello all’unità. “Mai come in questo momento è fondamentale l’ascolto di tutti. Mai come in questo momento è importante rimanere uniti e mettere da parte qualsiasi tipo di polemica per il bene del MoVimento e di tutto il Paese. Perché ricordiamocelo bene: siamo la prima forza politica in parlamento, siamo al governo della settima potenza mondiale. Abbiamo delle grosse responsabilità nei confronti degli italiani”, ha scritto Di Maio.

Crimi: “Serve una guida collegiale”

Il capo politico reggente del M5S auspica che il Movimento esca dagli Stati Generali guidato da un organo collegiale. “Si rende necessario definire in modo legittimato la nuova direzione politica. È giusto che il Movimento, prima forza politica in Parlamento, abbia una guida legittimata”, osserva Crimi, che ha assunto la guida ad interim dei Cinque Stelle dopo le dimissioni Di Maio (gennaio 2020).

Crimi parla della “esigenza di organi collegiali che sappiano conciliare rappresentatività, dialogo interno ma anche capacità di azione”: “Da una parte il principio della condivisione e dall’altra parte la capacità di prendere decisioni ad horas, con l’autorevolezza di poterle mettere in pratica”, dice Crimi.

Casaleggio: “Non vado agli Stati Generali, tutto già deciso”

Ieri, sabato 14 novembre, alla vigilia dell’appuntamento clou degli Stati Generali, Davide Casaleggio, presidente dell’associazione Casaleggio, ha confermato il suo forfait. “Ho ricevuto l’invito a partecipare nella discussione di domenica. Ho deciso di declinare perché ritengo che, se ci sono delle regole di ingaggio, queste debbano essere rispettate”, ha scritto su Facebook il figlio di Gianroberto Casaleggio, fondatore del Movimento.

“Leggendo il documento di guida della discussione del primo giorno, registro che molte decisioni sono già state date per acquisite e si chiedono solo i dettagli. Su altre, come la questione sul vincolo dei due mandati l’indicazione dai territori é stata chiara, ossia che rimanga intoccabile, ma al primo punto del documento guida si indica esplicitamente di dibattere su eventuali deroghe da adottare”.

Stati Generali M5S: cosa sono

Se il M5S fosse un partito tradizionale, gli Stati Generali si chiamerebbero “Congresso”. In sostanza, i dirigenti e gli attivisti pentastellati hanno deciso di indire questo momento di dibattito per confrontarsi sul futuro del movimento, sui temi politici e soprattutto su chi debba tenere la leadership.

I Cinque Stelle vivono la più grave crisi della loro storia e sono alle prese con profonde lacerazioni interne. Le posizioni in campo sono molteplici, ma all’interno di questo scontro possono individuarsi principalmente due fronti: quello governista – guidato dall’ex capo politico Luigi Di Maio, che spinge per una leadership collegiale – e quello anti-sistema – incarnato dall’ex deputato Alessandro Di Battista, che vorrebbe invece riportare il Movimento alle sue origini ribelli e che è rigidamente contrario ad alleanze strutturali con altri partiti.

Stati Generali M5S: il programma

Gli Stati Generali sono iniziati il 23, 24 e 25 ottobre con incontri territoriali tra gli attivisti. Il 31 ottobre si sono tenuti incontri a livello regionale. Tra il 14 e 15 novembre è in programma l’appuntamento più atteso: il dibattito nazionale.

A causa dell’emergenza Covid-19 gli Stati Generali non si tengono in presenza, ma online. A partire dalle 15,30 di domenica 15 novembre si tiene il momento più atteso: il dibattito pubblico tra i 30 candidati più votati dagli iscritti sulla piattaforma Rousseau.

Di seguito l’elenco completo dei 30 esponenti M5S autorizzati a intervenire nel dibattito: Lucia Azzolina, Paolo Bernini, Matteo Brambilla, Stefano Buffagni, Alessandro Caramiello, Gianluca Corrado, Alessandro Di Battista, Luigi Di Maio, Manlio Di Stefano, Paolo Ferrara, Roberto Ferrara, Roberto Fico, Barbara Floridia, Luigi Gallo, Alessandra Gianotti, Dino Riccardo Maria Giarrusso, Giulia Grillo, Michele Gubitosa, Luigi Iovino, Antonella Laricchia, Elena Mazzoni, Crescenzo Muto, Vincenzo Presutto, Andrea Quartini, Paola Taverna, Angelo Tofalo, Danilo Toninelli, Daniela Torto, Elisabetta Trenta, Antonio Salvatore Trevisi. Nel corso degli Stati Generali è atteso anche l’intervento del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.

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