Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 20:25
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Politica

La sorella di Giorgia Meloni querela Natangelo per la vignetta satirica sulla “sostituzione etnica”

Immagine di copertina

La sorella di Giorgia Meloni querela Natangelo per la vignetta satirica sulla “sostituzione etnica”

Arianna Meloni, sorella della presidente del Consiglio, ha deciso di sporgere querela nei confronti di Mario Natangelo, per l’ormai celebre vignetta sulla “sostituzione etnica”. A dare la notizia è Il Fatto Quotidiano, il cui comitato di redazione ha espresso solidarietà al vignettista.

S&D

Nel disegno satirico, pubblicato sul quotidiano diretto da Marco Travaglio, il 20 aprile scorso, Natangelo prendeva di mira il marito di Arianna Meloni e ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida per i suoi commenti su una presunta “sostituzione etnica”. La sorella della premier era ritratta a letto con un uomo di colore che si diceva preoccupato di essere scoperto dal ministro, mentre lei lo rassicurava dicendo che il marito  non sarebbe rientrato per tutto il giorno perché impegnato a “combattere la sostituzione etnica”.

“Se qualcuno pensa di fermarci così, sbaglia di grosso. Si colpisce una persona che non ricopre incarichi pubblici colpevole solo di essere mia sorella”, aveva detto Giorgia Meloni.

In risposta alle polemiche, Natangelo aveva realizzato un’altra vignetta, pubblicata il giorno successivo, che mostrava Arianna Meloni mentre era a letto con il marito dicendo, con l’aria contrariata, “preferivo la vignetta di prima”.

Il caso è già stato archiviato dall’Ordine dei giornalisti, che ha giudicato “I tratti e le parole usate” né “offensive né insultanti”. “Natangelo, con la sua matita satirica, ha esercitato il proprio diritto di critica senza superare i limiti”, ha scritto il consiglio di disciplina dell’ordine il 20 giugno scorso, motivando la decisione presa all’unanimità.

La decisione di adire le vie legali “è grottesca e pericolosa”, ha dichiarato oggi il comitato di redazione de Il Fatto Quotidiano. “Non è il primo politico che vuole limitare la libertà di satira, ma dovrebbe sapere che è proprio la sua indiscussa utilità sociale e politica a giustificare una soglia di libertà più larga rispetto a ogni altro genere espressivo, come da consolidata giurisprudenza”, ha aggiunto il cdr, dicendosi certo che “la magistratura escluderà qualsiasi reato”.

Ti potrebbe interessare
Politica / Rai, il sindacato di destra boicotta lo sciopero dei giornalisti: Tg1 e Tg2 vanno in onda (quasi) regolarmente
Politica / Caso Visibilia, la procura di Milano chiede il rinvio a giudizio per la ministra Santanché
Politica / Renzi querela Lilli Gruber: “Andrò in Europa se eletto, a Otto e mezzo bugie su di me”
Ti potrebbe interessare
Politica / Rai, il sindacato di destra boicotta lo sciopero dei giornalisti: Tg1 e Tg2 vanno in onda (quasi) regolarmente
Politica / Caso Visibilia, la procura di Milano chiede il rinvio a giudizio per la ministra Santanché
Politica / Renzi querela Lilli Gruber: “Andrò in Europa se eletto, a Otto e mezzo bugie su di me”
Politica / Lotito, rissa sfiorata al Senato: cosa è successo
Politica / Democrazia sovrana e popolare, respinta la richiesta sulla raccolta delle firme. Rizzo: “Democrazia non rispettata”
Politica / Vittorio Sgarbi candidato alle europee con FdI: “Ne ho parlato con Meloni subito dopo le dimissioni”
Politica / L’appello di Michele Santoro e Raniero La Valle sui social: “Fino all’ultimo respiro”
Politica / “Lei è ebrea?” e scoppia la polemica sul giornalista Rai per la domanda rivolta alla senatrice Ester Mieli di FdI
Politica / Il Parlamento europeo approva le prime norme dell’Ue contro la violenza sulle donne
Opinioni / Nel Governo di Giorgia Meloni ci sono gli stessi disvalori del Fascismo