Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 16:20
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Politica

Il Senato boccia la proposta del M5S di inserire la parità di genere nel linguaggio istituzionale

Immagine di copertina

L’Aula del Senato ha respinto l’emendamento della senatrice pentastellata Alessandra Maiorino che chiedeva la possibilità di adottare la differenza di genere nella comunicazione istituzionale scritta. La proposta, che puntava a introdurre nel Regolamento “l’utilizzo di un linguaggio inclusivo“, ha ottenuto nell’aula di Palazzo Madama 152 voti favorevoli, 60 contrari e 16 astenuti a scrutinio segreto. Ma per essere approvata aveva bisogno della maggioranza assoluta di 161 voti.

L’emendamento prevedeva che il Consiglio di presidenza stabilisse “i criteri generali affinché nella comunicazione istituzionale e nell’attività dell’amministrazione sia assicurato il rispetto della distinzione di genere nel linguaggio attraverso l’adozione di formule e terminologie che prevedano la presenza di ambedue i generi attraverso le relative distinzioni morfologiche, ovvero evitando l’utilizzo di un unico genere nell’identificazione di funzioni e ruoli, nel rispetto del principio della parità tra uomini e donne”. Se approvata, la norma avrebbe introdotto nel linguaggio istituzionali termini quali ministra, senatrice, la presidente.

Dopo la mancata approvazione i parlamentari dem e del M5S del Gruppo Pari Opportunità hanno dichiarato che al Senato “si è persa una grande occasione per rendere inclusivo e paritario il linguaggio istituzionale con la mancata approvazione dell’emendamento Maiorino al regolamento che aveva lo scopo di aprire all’uso della distinzione di genere nel linguaggio delle comunicazioni istituzionali e nel Regolamento”.

“Per FdI è stata una questione ‘etica e di coscienza’, chiedendo il voto segreto che la presidente Casellati ha prontamente concesso. È evidente la misoginia di chi ha votato contro rifiutando l’utilizzo del femminile e confermando così l’imposizione del solo maschile. Una vergogna a cui si dovrà porre rimedio nella prossima legislatura”.

“Ciò che è avvenuto oggi al Senato è gravissimo. Fratelli d’Italia con la complicità di tutta la destra ha manifestato cosa pensa del ruolo delle donne nella società, chiedendo il voto segreto sull’emendamento che avrebbe consentito di utilizzare la differenza di genere nel linguaggio ufficiale di un’istituzione importante come Palazzo Madama. I nodi vengono al pettine. Il linguaggio è un fattore fondamentale di parità”, ha dichiarato la senatrice del Pd Valeria Valente, presidente della commissione Femminicidio.

“Fratelli d’Italia è l’unico grande partito della storia d’Italia ad essere guidato da una donna, e oltre a lei annovera molte donne in ruoli di spicco. Così si dimostra attenzione all’apporto femminile nel mondo delle istituzioni. Non con norme-manifesto ideologiche da campagna elettorale. Ci siamo astenuti sull’emendamento Maiorino sul cosiddetto ‘linguaggio di genere’ perché riteniamo che l’evoluzione del linguaggio non si faccia per legge o per regolamento, ma attraverso l’evoluzione del modo di pensare e parlare dei popoli”, hanno commentato i senatori di FdI.

Ti potrebbe interessare
Politica / Beppe Grillo si rivolge ai sostenitori del M5S: “Il Movimento è morto e stramorto. Ma sono ottimista”
Politica / Chi è Tommaso Foti, il nuovo ministro per gli Affari europei
Politica / Conte: “Se fossi stato al governo avrei fatto molte telefonate a Putin” | VIDEO
Ti potrebbe interessare
Politica / Beppe Grillo si rivolge ai sostenitori del M5S: “Il Movimento è morto e stramorto. Ma sono ottimista”
Politica / Chi è Tommaso Foti, il nuovo ministro per gli Affari europei
Politica / Conte: “Se fossi stato al governo avrei fatto molte telefonate a Putin” | VIDEO
Politica / Sciopero generale, Landini: “Siamo in 500mila per rimettere al centro le persone, non il profitto” | VIDEO
Gossip / Vannacci stupito dalle parole di Fedez: "Sono lusingato"
Cronaca / Sciopero generale 29 novembre, si fermano scuola, trasporti e sanità: orari e servizi garantiti
Politica / Beppe Grillo sfida Giuseppe Conte e chiede di ripetere il voto all’Assemblea costituente M5S
Opinioni / “L’astensionismo aiuta il potere ma noi, oggi, non abbiamo alternativa”: lettera a TPI
Politica / Giornata contro la violenza sulle donne, Mattarella: “Le istituzioni sostengano chi denuncia”
Politica / Assemblea costituente M5S, abolito il garante e stop al limite dei due mandati. Grillo: “Da francescani a gesuiti”