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Home » Politica

L’appello delle Sardine: “La Puglia inserisca la doppia preferenza di genere alle Regionali”

Immagine di copertina
Una manifestazione delle Sardine e, a destra, il governatore della Puglia Michele Emiliano

Le Sardine prendono posizione sulla doppia preferenza di genere in vista delle prossime elezioni Regionali. Particolarmente delicata appare la situazione in Puglia, dove il Consiglio regionale non ha ancora recepito la legge nazionale. Da qui l’appello lanciato dalle Sardine al governatore Michele Emiliano. Ecco il comunicato con cui le Sardine chiedono di approvare al più presto la legge:

È sconcertante apprendere da fonti giornalistiche che il Consiglio Regionale Pugliese, nonostante l’atto del CDM, del 25 giugno, di adeguarsi alla legge Quadro 20 del 2016, sia ancora in alto mare. Il 15 Luglio la Commissione Consiliare affronterà la discussione sulla doppia preferenza di genere per garantire una effettiva rappresentanza delle donne negli organi legislativi, per dare seguito alla direttiva del Governo attraverso il Consiglio Regionale. Non si è fatta attendere l’ennesima sollecitazione dal Presidente del Consiglio Conte attraverso una lettera giunta qualche giorno fa, in cui esorta il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ad intervenire per allinearsi alla normativa nazionale.

Comprendiamo le difficoltà e gli ostacoli che sta incontrando in nostro Presidente Regionale con la sua stessa maggioranza perché questa normativa venga adottata, e nonostante ciò confidiamo nella sua autorevolezza, che non è mai venuta meno, affinché si porti a termine un obiettivo inserito nel programma di questa legislatura. Noi Arcipelago delle Sardine, il più numeroso gruppo italiano delle sardine che conta oltre 211mila iscritti e con un forte radicamento in Puglia, chiediamo che venga approvata la legge sulla doppia preferenza di genere per le prossime elezioni regionali, e non solo, chiediamo che il voto in Consiglio sia palese onde evitare che ci siano franchi tiratori che non hanno il coraggio di esprimere la loro opinione nascondendosi dietro il voto segreto.

Lo chiediamo, ancor di più, a tutte Donne che siedono in Consiglio Regionale in segno di solidarietà e di unione del genere femminile e agli uomini che sono favorevoli l’adeguamento alla legge. Le Donne pugliesi devono sapere i nomi di chi, nascondendosi dietro un voto segreto, sta ostacolano una legge di Stato. Nel caso in cui la legge non dovesse essere approvata, faremo una campagna elettorale contro quegli attuali consiglieri regionali che, attraverso questo gesto di plateale illegalità, hanno ampiamente dimostrato, oltre un avido attaccamento alla poltrona, anche un senso di inciviltà, arretratezza e maschilismo.Noi Donne dell’Arcipelago delle Sardine, non vogliamo ancora essere legate al potere dei maschi.

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