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ESCLUSIVO TPI: Pronto? Sono il sindaco, dovete venire in piazza al comizio di Salvini. L’assurda storia di San Giuseppe Vesuviano, che chiude anche le scuole per l’arrivo del leader leghista

Immagine di copertina
Salvini e il sindaco di San Giuseppe Vesuviano, Vincenzo Catapano. Credit: Facebook

La denuncia a TPI: "Il sindaco leghista di San Giuseppe Vesuviano ha usato i telefoni del centralino del Comune per invitare i cittadini al comizio del vicepresidente del Consiglio e ministro dell'Interno, in programma lunedì 6 maggio". E chiude anche le scuole per motivi di "ordine pubblico"

ESCLUSIVO The Post Internazionale | TPI Denuncia – Non accenna a placarsi la polemica scatenatasi a causa dell’ordinanza di chiusura per le scuole di ogni ordine e grado emanata dal sindaco leghista di San Giuseppe Vesuviano, in provincia di Napoli, Vincenzo Catapano (chi è), per la giornata di lunedì 6 maggio, in concomitanza con l’arrivo del ministro dell’Interno e vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini per un comizio elettorale.

Questioni di ordine pubblico, ha spiegato il Comune replicando alle incandescenti polemiche scaturite dalla decisione. A far deflagrare il malcontento, però, non è stata solo l’ordinanza che prevede, in sostanza, la chiusura delle scuole e di molte vie cittadine ore e ore prima del comizio di Matteo Salvini per presunti motivi di sicurezza: nella mattinata di domenica 5 maggio, numerosi residenti hanno infatti segnalato l’arrivo di strane chiamate registrate direttamente dal numero del Comune di San Giuseppe Vesuviano.

Rispondendo alla telefonata – raccontano vari testimoni a TPI – sarebbe partito un nastro registrato contenente un messaggio di invito a recarsi al comizio del ministro Salvini previsto per lunedì sera.

“Stamattina ho ricevuto, come molti (tutti?) cittadini di San Giuseppe Vesuviano, una telefonata. Era un nastro registrato con la voce del nostro Sindaco che mi invitava a partecipare al comizio elettorale del Ministro degli Interni, tale Salvini. Normale campagna elettorale, ho pensato. Poi ho controllato il numero da cui proveniva la chiamata: era il numero del Comune di San Giuseppe Vesuviano”, racconta su Facebook Giorgio Veturo.

“Ho ricevuto questa mattina una chiamata, quando ho risposto è partita una voce registrata e il messaggio era chiaro: era un invito a partecipare al comizio di Salvini in piazza”, spiega l’uomo a TPI, aggiungendo: “A un certo punto ho staccato, ma il messaggio del nastro era molto chiaro e la cosa grave è che arrivava dal numero del Comune”.

Proseguendo, il signor Veturo chiarisce un ulteriore elemento: “Il sindaco Catapano ha dichiarato di essere leghista solo dopo il ballottaggio, inizialmente la sua candidatura era sostenuta da alcune liste civiche e solo dopo le elezioni ha annunciato la sua posizione”.

Il signor Veturo non è però l’unico cittadino di San Giuseppe a denunciare il fatto, anche la pagina Facebook del Collettivo Vocenueva riporta la stessa notizia, nonché il numero telefonico da cui sarebbero arrivate le chiamate registrate. “Abbiamo diverse conferme ma nessuna registrazione della chiamata”, spiega il Collettivo.

A testimonianza del fatto accaduto la mattina, è giunta a TPI la fotografia del display di un vecchio cellulare.  “Questo è il numero del centralino del Comune, può verificarlo di persona. Una persona di cui abbiamo massima fiducia ha ricevuto la chiamata da questo numero”, sottolineano dal Collettivo Vocenueva.

TPI ha provato a mettersi in contatto con il sindaco Catapano, il quale non ha però voluto replicare alle domande né rilasciare alcuna dichiarazione sulla vicenda.

Il sindaco ha inizialmente smentito l’inoltro delle chiamate dal centralino del Comune, ma successivamente ha confermato l’accaduto spiegandosi così su Facebook:

“Non è stata fatta alcuna telefonata di invito dal Comune di San Giuseppe Vesuviano. Neppure una. Tanto più che il Comune oggi, di domenica, è chiuso; una società, la Enterprise Contact Group, mi ha chiamato e mi ha chiesto di registrare un messaggio che sarebbe stato inviato gratuitamente a diversi cittadini delle nostre zone. Ho registrato, quindi, un messaggio su whatsapp che ho inviato alla gentile signora che mi aveva contattato. Mi ha spiegato che, per legge, veicolando il traffico attraverso i loro server, sono comunque costretti ad utilizzare un ‘id chiamante’, che corrisponde, in questo caso, a quello del centralino del Comune. Ovviamente, questo non significa che le telefonate partano o siano realmente partite dalle numerazioni telefoniche del Comune. Tutto questo, chiaramente, è a costo zero, per il Comune, in primis, ed anche per me! Diversamente non avrei registrato nulla”.

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