Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:59
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Politica

Salvini a colloquio da Mattarella: non parla di governo istituzionale, solo di misure sul Coronavirus

 

 

Matteo Salvini, nella giornata di ieri giovedì 27 febbraio, è salito al Colle per un colloquio con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

I rumors della vigilia parlavano di un leader della Lega pronto a illustrare al Capo dello Stato il suo piano per un governo istituzionale che vada oltre il Conte bis e che affronti l’emergenza Coronavirus per poi traghettare il paese a nuove elezioni.

È questo, del resto, il progetto che lo stesso Salvini aveva dichiarato di voler perseguire solo poche ore prima, durante una conferenza stampa alla Camera: “La Lega c’è per accompagnare il Paese fuori dal pantano, accompagnare il Paese al voto. Occorre qualcuno di più credibile di Conte, che accompagni il Paese verso il voto perché con Conte l’Italia affonda”.

Salvini, in questo, si sarebbe assestato sulla stessa linea di Matteo Renzi.

Sarebbe il leader di Italia Viva infatti, secondo i retroscena che circolano in questi giorni, la vera mente dell’operazione, desideroso com’è di estromettere Conte dalla scena politica. Salvini ha colto la palla al balzo e spera in questo modo di poter forzare le elezioni in tempi brevi.

 

 

E tuttavia, nell’incontro al Colle il leader della Lega è stato molto cauto. Nessun riferimento diretto al governo istituzionale o “di salute pubblica”, come l’ha chiamato qualcuno.

L’ex ministro dell’Interno ha invece illustrato a Mattarella le proposte della Lega per risollevare l’economia italiana e dare sostegno al sistema produttivo.

Le intenzioni erano state annunciate già durante la conferenza stampa a Montecitorio: “L’Italia che produce e lavora al 99 per cento non ritiene che il governo sia in grado di gestire il momento attuale. Porterò al Quirinale le richieste delle categorie produttive”, aveva dichiarato Salvini.

E così è stato. Mattarella è stato messo al corrente delle misure che la Lega propone per l’economia, ma non ha interloquito con Salvini su ipotetici nuovi esecutivi. È probabile che l’ex vicepremier, consapevole della ritrosia del Capo dello Stato in tema di ribaltoni, abbia preferito spostare il discorso su un altro terreno.

In parlamento, però, Salvini è pronto a dismettere la maschera istituzionale e a dare battaglia per far cadere Conte.

 

 

Leggi anche:
Salvini: “Governo con Renzi? Solo per mandare a casa Conte”

 

Ti potrebbe interessare
Politica / Da Trump a Salvini, da Meloni a Orbán: la politica nel nome di Dio
Politica / Le tasse agitano il Governo. Giorgetti: “Nella manovra chiederemo sacrifici a tutti”
Politica / Sangiuliano: “Al telefono dissi a Boccia che non potevo nominare una donna incinta di me”
Ti potrebbe interessare
Politica / Da Trump a Salvini, da Meloni a Orbán: la politica nel nome di Dio
Politica / Le tasse agitano il Governo. Giorgetti: “Nella manovra chiederemo sacrifici a tutti”
Politica / Sangiuliano: “Al telefono dissi a Boccia che non potevo nominare una donna incinta di me”
Cronaca / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Politica / Il Parlamento europeo "rimanda" Fitto e altri 9 commissari di von der Leyen
Opinioni / Double face Meloni: tutte le contraddizioni della premier dopo due anni di governo
Gossip / Francesca Pascale: “Berlusconi era tremendo, una volta tornai a casa e non era solo. Mi disse: ‘è colpa tua, sei rientrata prima’”
Politica / Boccia: “La vittima sono io, non Sangiuliano”
Politica / Sangiuliano disse a Boccia: “Signorini mi ha fatto un grande favore e ora ritira le foto di noi due”
Politica / “Lavoro, poi stacco”: una legge per una cultura del lavoro a prova di tecnologia