Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 10:10
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Politica

Nuovo decreto anti-Covid, il Cdm approva all’unanimità: obbligo vaccinale per over 50 e ritorno allo smart working

Immagine di copertina

Il governo ha approvato all’unanimità il nuovo decreto con misure per il contenimento della pandemia di Covid. Il governo ha deciso di varare l’obbligo di vaccinazione per gli over 50 che non lavorano (fino al 15 giugno); dal 15 febbraio, l’obbligo di super green pass (che viene dato a chi è vaccinato o guarito dal Covid) per tutti gli over 50 sui luoghi di lavoro pubblici e privati.

Nel decreto si legge che l’obbligo vaccinale si applica a tutti i residenti in Italia, anche cittadini europei e stranieri, e prevede eccezioni per casi di “accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale o dal medico vaccinatore”.

Insieme alla norma sull’obbligo l’altra misura sulla quale si punta per “raffreddare” la curva del Covid è nuovamente il ricorso allo smart working. Il governo, attraverso i ministri per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, e del Lavoro, Andrea Orlando, ha firmato una circolare per sensibilizzare le amministrazioni pubbliche e i datori di lavoro privati a usare pienamente gli strumenti di flessibilità che le discipline di settore già consentono sul ricorso allo smart working.

Cambiano anche le conseguenze per i lavoratori in caso di mancato vaccino: nelle imprese “dopo il quinto giorno di assenza ingiustificata” il datore di lavoro “può sospendere il lavoratore per la durata corrispondente a quella del contratto di lavoro stipulato per la sostituzione, comunque per un periodo non superiore a dieci giorni lavorativi”, rinnovabili fino al 31 marzo 2022, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del posto di lavoro per il lavoratore sospeso”. Le novità, dopo essere state al centro dell’incontro a Palazzo Chigi tra governo e Regioni, sono ora all’esame del Consiglio dei ministri. Se le indiscrezioni della bozza del decreto fossero confermate, rappresenterebbero il punto di mediazione tra le varie ipotesi avanzate dalle forze politiche. Sebbene infatti tutti i partiti di maggioranza siano convinti della necessità di nuove misure efficaci per arginare i contagi della variante Omicron, fino a questa mattina c’era ancora dibattito su quali adottare e per quali fasce d’età.

Ti potrebbe interessare
Politica / Famiglia nel bosco, Salvini: "Separarli a Natale è una violenza di Stato"
Politica / Barbara Berlusconi: “Io in politica? No. Pensare di entrarci solo per il cognome non ha senso”
Politica / Effetto Gaza: piazze piene, urne vuote. L’ultimo sondaggio di Youtrend spiega perché
Ti potrebbe interessare
Politica / Famiglia nel bosco, Salvini: "Separarli a Natale è una violenza di Stato"
Politica / Barbara Berlusconi: “Io in politica? No. Pensare di entrarci solo per il cognome non ha senso”
Politica / Effetto Gaza: piazze piene, urne vuote. L’ultimo sondaggio di Youtrend spiega perché
Politica / Perché il 2026 sarà un anno spartiacque per il Governo Meloni
Politica / Il sottosegretario Barachini a TPI: “Le Big Tech usano gli articoli per fare profitti? Allora paghino i giornali”
Politica / Gasparri a TPI: “Basta col saccheggio digitale di Big Tech. Ma serve una norma Ue”
Politica / “Le Big Tech sono una minaccia per la democrazia”: intervista al prof. Juan De Martin
Cronaca / I bambini della famiglia nel bosco restano in comunità, gli attacchi di Salvini e Roccella ai giudici: “Vergogna”
Politica / I giornalisti palestinesi Mohanna e Selmi sono riusciti ad arrivare in Italia
Politica / Leonardo Maria Del Vecchio compra il 30% de Il Giornale e tratta il Gruppo QN: “Voglio creare un nuovo polo editoriale italiano”