Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 01:00
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Home » Politica

Il ministro della Difesa Guido Crosetto: “Dobbiamo aumentare le spese militari almeno fino al 2% del Pil”

Immagine di copertina
Credit: AGF

"Abbiamo aumentato le spese, anche se non quanto speravo", ha spiegato l'esponente di Fratelli d'Italia in un'intervista a Repubblica. Ma il bilancio per la difesa nel 2025 raggiungerà per la prima volta i 32 miliardi di euro, segnando un +12,4% rispetto al 2024

Per certi capitoli di spesa non esistono tagli, anzi per le armi dobbiamo spendere ancora di più. Parola del ministro della Difesa, Guido Crosetto, che in un’intervista a Repubblica ha spiegato perché l’Italia deve aumentare la spesa militare, arrivando almeno al 2 per cento del Pil.

“Non perché ce lo chiede la Nato, ma per essere pronti: se subissimo un attacco come Israele, dovremmo essere in grado di difenderci”, ha sottolineato il ministro. “Oggi siamo più indietro degli altri”. Non sarà (solo) per questo ma gli Stati Uniti di certo ce lo chiederanno. “Il primo a chiederlo fu Obama”, ha ricordato Crosetto. “Ce lo chiedeva l’America di Biden, ce lo chiederà, con maggiore forza, Trump”.

“Ci dirà: tenete alla vostra sicurezza? Non può essere solo un problema che riguarda le tasse dei contribuenti americani. Se ci tenete, dimostratelo. E tutti i premier italiani hanno assicurato formalmente questo impegno: Letta, Renzi, Conte 1 e 2, Draghi e Meloni. Ma il problema è un altro”, ha rimarcato l’esponente di Fratelli d’Italia. “Tutti i Paesi Nato puntano a spese militari al 2,5 per cento, al 3 per cento. Noi siamo all’1,57 per cento. Abbiamo aumentato le spese, anche se non quanto speravo. Ciò detto, il 2 per cento va raggiunto”.

“Al vertice Nato di luglio 2025″, secondo il ministro, “Trump chiederà di arrivare almeno al 2,5 per cento. E ce lo chiederà per ieri, non per domani”. L’alternativa, per Crosetto, potrebbe essere anche peggiore. “Vedo ansia sul fatto che il presidente Usa minacci di uscire dalla Nato, ma non so se lo farà. Penso piuttosto che dirà: è fuori dalla Nato chi non si adegua all’aumento delle spese militari. E questo scenario, per noi, sarebbe ben peggiore”.

Ma nel 2025 l’Italia spenderà per la difesa una cifra mai vista: 32 miliardi di euro, di cui 13 per acquistare nuove armi. Complice anche l’inflazione,
il bilancio militare italiano crescerà così del 12,4% rispetto al 2024 e del 60% rispetto al 2016. Evidentemente ancora non basta, anche se nel mondo l’anno scorso abbiamo già raggiunto il record di spesa per le armi.

Ti potrebbe interessare
Politica / Amministrative: chi sono gli 8 candidati sostenuti dalla campagna “Facciamo eleggere”
Politica / “Energia e infrastrutture: il modello pubblico e privato”. L’evento finale Scuola Politica “Vivere nella Comunità”
Politica / "L'Italia è il paese che amo": la frase di Berlusconi diventa uno spot a favore del Sì al referendum
Ti potrebbe interessare
Politica / Amministrative: chi sono gli 8 candidati sostenuti dalla campagna “Facciamo eleggere”
Politica / “Energia e infrastrutture: il modello pubblico e privato”. L’evento finale Scuola Politica “Vivere nella Comunità”
Politica / "L'Italia è il paese che amo": la frase di Berlusconi diventa uno spot a favore del Sì al referendum
Politica / Geppi Cucciari al ministro Giuli: "I suoi discorsi ascoltati al contrario spesso migliorano"
Politica / Von der Leyen e Macron: "Attrarre ricercatori nell'Ue". Italia irritata: "Si promuove l'Europa o la Francia?"
Politica / Referendum dell’8 e 9 giugno 2025, l’Agcom: “Le emittenti dedichino adeguato spazio alla consultazione”
Politica / Caso Starlink: la responsabile vendite di SpaceX invitata a un evento dell’Aeronautica. Casu (Pd) a TPI: “Crosetto riferisca su intese con Musk”
Politica / “La tecnosinistra ha favorito le Big Tech Usa. Così oggi l’Europa non ha una visione”: intervista a Vincenzo Sofo (FdI)
Esteri / Mentre in Turchia sta schiacciando l’opposizione, Erdogan viene accolto a braccia aperte da Meloni
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale