Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 04:04
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Politica

Milano, l’altro corteo per la pace: “Noi per la resistenza, a Roma sono per la resa dell’Ucraina”

Immagine di copertina

Mentre sfilava al corteo per la Pace di Roma, Giuseppe Conte ha lanciato una frecciata alla manifestazione parallela che si teneva a Milano, intitolata “Slava Ukraini”, dove lo slogan più che “pace a ogni costo” è “continuiamo a difendere l’Ucraina”: “Non ho capito se sono per la pace o per la guerra”, ha detto il leader del Movimento 5 Stelle, suscitando la reazione degli esponenti politici presenti nel capoluogo lombardo. Tra questi Carlo Calenda del Terzo Polo: “C’è una definizione per Giuseppe Conte: si chiama qualunquismo, e nella cultura italiana il qualunquismo è di destra, non c’entra niente con la sinistra. Conte è stato con Salvini quando era putinista, è filo-Trumpiano, ha firmato la via della seta con i cinesi e poi ha deciso che è progressista. Adesso ha deciso che è pacifista, domani deciderà che è comunista e tra quattro giorni diventerà nazionalista”.

Incroci di accuse e di messaggi a distanza tra i diversi leader delle opposizioni, scesi divisi in questa giornata di manifestazioni. “A Roma una manifestazione contro ‘il bellicismo europeo’ e il diritto dell’Ucraina di difendersi – ha sottolineato Calenda – a Milano una piazza contro l’aggressione Russa, per il sostegno all’Ucraina e la libertà di chi resiste. Resistenza vs Resa. Difficile rimanere nel mezzo invocando il ‘ma anche'”.

Mentre Enrico Letta – contestato nella Capitale per l’appoggio ai decreti di invio di armi al Paese aggredito – dice che per il Pd non c’è “nessuna polemica”, il leader di Azione lo punzecchia: “Qui a Milano lo avrebbero applaudito”. “Non voglio polemizzare con le altre piazze, è assurdo farlo come ha fatto questa mattina Giuseppe Conte. Ma penso di dover dire che non c’è pace senza giustizia”, la chiosa del leader di Italia Viva Matteo Renzi, anche lui a Milano al fianco di Calenda. Erano circa un migliaio le persone presenti all’Arco della pace, tra bandiere dell’Ucraina, tricolori e bandiere dell’Unione europea. Alla manifestazione erano presenti anche l’economista e senatore del Pd, Carlo Cottarelli, l’ex vicepresidente della Regione Lombardia, Letizia Moratti e diversi esponenti dem. In piazza anche l’ex presidente della Camera Pierferdinando Casini, insieme a Marco Cappato ed altri esponenti radicali.

Ti potrebbe interessare
Politica / Salta il duello tv tra Meloni e Schlein, la Rai
Politica / Vannacci contro il vincitore dell’Eurovision Nemo: “Il mondo al contrario è sempre più nauseante”
Politica / Toti, la politica e la giustizia in Italia: il re è di nuovo nudo
Ti potrebbe interessare
Politica / Salta il duello tv tra Meloni e Schlein, la Rai
Politica / Vannacci contro il vincitore dell’Eurovision Nemo: “Il mondo al contrario è sempre più nauseante”
Politica / Toti, la politica e la giustizia in Italia: il re è di nuovo nudo
Politica / “Chi mi ama mi voti”, come è cambiata la comunicazione politica. L’intervista agli autori
Politica / Scoppia il caso alla Regione Lazio: il capo di gabinetto di Rocca è anche capo dei revisori dei conti di Croce Rossa
Politica / La ministra Roccella, contestata dagli studenti, abbandona gli Stati generali della Natalità | VIDEO
Politica / La contorta legge per la raccolta firme alle Europee non fa altro che alimentare l’astensionismo e la sfiducia nei cittadini
Politica / Il generale Vannacci contro Alessandro Zan: “Sei gay, quindi non sei normale”
Politica / Corruzione, arrestato il governatore della Liguria Giovanni Toti
Politica / Rai, il sindacato di destra boicotta lo sciopero dei giornalisti: Tg1 e Tg2 vanno in onda (quasi) regolarmente