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Home » Politica

Memorandum Libia, Soumahoro a Renzi, Conte e Letta: “Saliamo sulle navi dei migranti”

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C’è tempo per una revoca fino al 2 novembre, poi il memorandum tra l’Italia e la Libia per la gestione dell’emergenza migratoria nel Mediterraneo si rinnoverà automaticamente per altri tre anni: firmato nel 2017 dal governo Gentiloni quando al ministero dell’Interno c’era Marco Minniti, l’intesa prevede che il governo italiano fornisca aiuti economici e supporto tecnico alle autorità libiche, in particolare alla Guardia costiera, nel tentativo di ridurre il traffico di migranti, mentre in cambio la Libia si impegna a migliorare le condizioni dei propri centri di accoglienza. Il memorandum ha attirato forti critiche sull’Italia, visto che la Guardia costiera libica è in realtà composta da milizie locali che – è stato documentato – sono spesso colluse con gli stessi trafficanti di esseri umani.

S&D

Amnesty International ha lanciato un appello affinché l’accordo venga cancellato, mentre dagli scranni della Camera il deputato di Sinistra italiana Aboubakar Soumahoro ha chiesto a tutte le opposizioni un gesto simbolico contro la sottoscrizione di un’ulteriore intesa con la Libia. Partito democratico, Movimento 5 Stelle, Azione, Italia Viva, +Europa dovrebbero inviare loro rappresentati “sulle navi che salvano gli esseri umani nel Mediterraneo – dice il deputato – per far valere i principi di umanità racchiusi nella nostra bella e attuale Carta costituzionale” visto che secondo il deputato la politica del governo Meloni non si discosterà dagli accordi presi in passato.

“In questo momento – dice Soumahoro – in cui alcuni ministri si apprestano a tenere sospese vite umane in mare, non si può solo continuare a parlare ma bisogna agire. Servono azioni risolutive e determinanti anche per fermare i disumani accordi libici”. Il deputato di Si ha fatto un esplicito riferimento al partito guidato da Enrico Letta: “Anche chi ha cambiato idea a proposito di quel memorandum, dopo averlo promosso, è ancora in tempo a schierarsi dalla parte giusta della Storia. Anche se gli annali della Storia riporteranno le loro firme indelebili”.

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