Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 17:58
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Politica

Nel 2019 Renzi attaccava la dittatura di Maduro, oggi parla di “Rinascimento” in Arabia Saudita

Immagine di copertina

Nel 2019 Renzi attaccava la dittatura di Maduro, oggi parla di “Rinascimento” in Arabia Saudita

Nel pieno della crisi di governo che ha contribuito ad innescare, Matteo Renzi è partito alla volta di Riad, in Arabia Saudita, per partecipare a una conferenza organizzata dal principe Mohammed bin Salman. Il dialogo tra il leader di Italia Viva e l’erede del re Salman bin Abdulaziz Al Saud, che ha lanciato il vertice internazionale con l’obiettivo di attrarre investimenti nel Golfo, ha fatto parecchio discutere: Renzi ha parlato di futuro “rinascimento” in un Paese che reprime sistematicamente i diritti umani dentro e fuori i confini nazionali, che vieta la libertà di espressione e che solo nel 2019 ha eseguito 184 condanne a morte.

Ma l’ex premier fa sapere che è stato “un piacere, un onore e un privilegio” parlare di “Rinascimento” con il principe (che secondo l’Onu e la Cia avrebbe ordinato l’assassinio del giornalista dissidente Jamal Kashoggi nel 2018). “Credo che l’Arabia Saudita possa essere il luogo per un nuovo Rinascimento. Vostra Altezza, grazie”, ha detto Renzi a bin Salam nella lunga intervista al principe da lui condotta e circolata sui social. Le sue parole hanno provocato  l’indignazione generale considerando la situazione dei diritti umani nel Paese. Pronunciate da un leader che in passato ha condannato duramente i regimi che violano le libertà fondamentali nel mondo.

Era febbraio del 2019 quando Renzi criticava il governo di Nicolàs Maduro in Venezuela. “Il dittatore Maduro ringrazia Roma per la solidarietà. Una pagina infame della politica estera italiana. Infame. L’Italia sta dalla parte della libertà e della democrazia, non dei dittatori. #Venezuela”, scrisse l’ex sindaco di Firenze su Twitter quando l’Italia bloccò la mozione proposta dall’Ue per accettare la presidenza ad interim assunta da Juan Guaidò per deporre quella di Maduro.

Allora Renzi protestò contro il governo italiano, guidato da M5S e Lega. Molti oggi fanno notare come, lodando bin Salam e partecipando al board dei trustees di una istituzione finanziata dal fondo sovrano saudita (che è di fatto strumento di diplomazia e di propaganda di Riad), Renzi abbia drasticamente cambiato atteggiamento nei confronti dei Paesi che calpestano libertà e democrazia.

Leggi anche: 1. Decapitazioni in piazza, attivisti frustati, civili bombardati: ecco l’Arabia Saudita di Renzi “culla del Rinascimento” 2. L’Italia arma la guerra in Yemen: nel 2019 vendute armi per 187 milioni ad Arabia Saudita ed Emirati Arabi; 3. Yemen: le bombe made in Italy che uccidono i civili. L’inchiesta di TPI svela il business di armi tra Arabia Saudita e Italia / 4. Ecco tutti i paesi in guerra a cui l’Italia vende le armi: un bilancio per il 29esimo della legge sull’export

5. Dopo aver fatto cadere il governo, in piena pandemia, Renzi è volato in Arabia Saudita per una conferenza / 6. Italia Morta Riad: l’imbarazzo di Renzi a spasso per il mondo in piena pandemia dopo aver fatto cadere il Governo (di Luca Telese)

 

Ti potrebbe interessare
Politica / Famiglia nel bosco, Salvini: "Separarli a Natale è una violenza di Stato"
Politica / Barbara Berlusconi: “Io in politica? No. Pensare di entrarci solo per il cognome non ha senso”
Politica / Effetto Gaza: piazze piene, urne vuote. L’ultimo sondaggio di Youtrend spiega perché
Ti potrebbe interessare
Politica / Famiglia nel bosco, Salvini: "Separarli a Natale è una violenza di Stato"
Politica / Barbara Berlusconi: “Io in politica? No. Pensare di entrarci solo per il cognome non ha senso”
Politica / Effetto Gaza: piazze piene, urne vuote. L’ultimo sondaggio di Youtrend spiega perché
Politica / Perché il 2026 sarà un anno spartiacque per il Governo Meloni
Politica / Il sottosegretario Barachini a TPI: “Le Big Tech usano gli articoli per fare profitti? Allora paghino i giornali”
Politica / Gasparri a TPI: “Basta col saccheggio digitale di Big Tech. Ma serve una norma Ue”
Politica / “Le Big Tech sono una minaccia per la democrazia”: intervista al prof. Juan De Martin
Cronaca / I bambini della famiglia nel bosco restano in comunità, gli attacchi di Salvini e Roccella ai giudici: “Vergogna”
Politica / I giornalisti palestinesi Mohanna e Selmi sono riusciti ad arrivare in Italia
Politica / Leonardo Maria Del Vecchio compra il 30% de Il Giornale e tratta il Gruppo QN: “Voglio creare un nuovo polo editoriale italiano”