Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 04:10
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Politica

Mancini lascia i servizi segreti: lo 007 che ha incontrato Renzi in autogrill va in pensione

Immagine di copertina

Marco Mancini, l’agente dei servizi segreti protagonista dell’incontro con Matteo Renzi rivelato dal programma tv Report, andrà in pensione dopo 37 anni di servizio. Lo riporta Repubblica. Il 60enne al centro di alcune vicende cruciali della storia dei servizi segreti italiani sperava di concludere la sua carriera in un altro modo, ricoprendo il posto di numero 2 del Dis (l’agenzia che coordina Aisi e Aise, cioè i servizi segreti che si occupano rispettivamente dell’interno e degli esteri) su spinta dell’allora direttore Gennaro Vecchione, scelto dall’ex premier Giuseppe Conte.

Ma l’incontro in autogrill con Renzi ha cambiato il corso degli eventi, soprattutto perché, sentito dal Copasir, Vecchione non ha saputo giustificare a sufficienza i motivi del misterioso meeting di Natale. Che secondo Renzi rispondeva solo alla necessità di scambiare convenevoli. Una motivazione inconsistente, che insieme ai silenzi dell’ex capo del Dis ha portato anche alla scelta di Mario Draghi di nominare Elisabetta Belloni al posto di Vecchione.

Non è ancora chiaro perché Mancini abbia incontrato Renzi e perché non abbia stilato una relazione di servizio, né come sia stato possibile che una persona passata per caso in Autogrill – secondo quanto rivelato dalla stessa fonte a Report – abbia ripreso “per curiosità” e senza ostacoli un alto dirigente dei Servizi Segreti. “Non il massimo, per una nostro agente così importante, farsi riprendere da una passante”, aveva commentato ironicamente uno dei componenti del Copasir.

Mancini ha una lunga storia all’interno del Sismi (il servizio segreto militare predecessore dell’Aise) di cui è stato capo della Divisione controspionaggio, braccio destro del direttore Nicolò Pollari. Nel 2013 fu condannato a nove anni dalla Corte d’appello di Milano nel processo d’appello bis per il sequestro di Abu Omar, l’imam rapito dagli agenti della Cia il 17 febbraio del 2003 con la collaborazione del Sismi, secondo quanto ricostruito dai pm di Milano. La sentenza fu poi annullata in seguito a un intervento della Consulta perché “l’azione penale non poteva essere proseguita per l’esistenza del segreto di Stato”.

 

Ti potrebbe interessare
Politica / Il costituzionalista Salvatore Curreri a TPI: “I Cpr non sono una soluzione neppure in Albania”
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Politica / Inchiesta per corruzione nell’Ue, Mogherini si dimette da rettrice del Collegio d’Europa
Ti potrebbe interessare
Politica / Il costituzionalista Salvatore Curreri a TPI: “I Cpr non sono una soluzione neppure in Albania”
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Politica / Inchiesta per corruzione nell’Ue, Mogherini si dimette da rettrice del Collegio d’Europa
Politica / FdI cambia idea sulla cannabis light: prima l’ha vietata, ora vuole farla diventare monopolio di Stato
Opinioni / Rimettiamo al centro il capitale umano (e chi lo sostiene) - di G. Gambino
Politica / Vannacci e il presepe nello zaino militare: l'ultima trovata dell'eurodeputato della Lega
Esteri / La Corte Ue: “Il matrimonio gay celebrato in un Paese membro va riconosciuto”
Cronaca / È l’ora della “Rinascita”: torna la storica rivista che vuole rilanciare il pensiero politico della sinistra
Politica / Con la corsa al riarmo Meloni rischia di sacrificare l’economia reale sull’altare della sicurezza
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale