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    Crisi all’interno di M5s: l’ultimatum di Conte

    Di Futura D'Aprile
    Pubblicato il 3 Giu. 2019 alle 07:25 Aggiornato il 3 Giu. 2019 alle 08:35

    M5s crisi Di Maio news | Di Maio sotto attacco | Di Maio news

    M5s crisi Di Maio news – Il risultato delle elezioni europee, che ha visto la netta affermazione della Lega e un forte calo di consensi per il M5S, ha generato una crisi all’interno del movimento pentastellato.

    La colpa della debacle è stata addossata da diversi esponenti all’attuale capo politico, Luigi Di Maio, che aveva chiesto il 29 maggio un voto sulla sua leadership alla base del Movimento attraverso la piattaforma Rousseau. Alle 20 di giovedì 30 maggio  è arrivato il risultato: Luigi Di Maio resta il capo politico del Movimento 5 Stelle.

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    Di Maio: “Chiedo il voto Rousseau sul mio ruolo di capo politico”

    Crisi Governo | L’ultimatum di Conte

    Il 3 giugno arriva l’ultimatum del presidente del Consiglio Giuseppe Conte per la maggioranza giallo-verde. Un ultimatum a rispondere all’Ue e allo stesso tempo a placare le tensioni sempre più forti in questa settimana post elettorale.

    > Venti di crisi: ipotesi voto a settembre

    Il premier Giuseppe Conte prepara infatti  il discorso agli italiani che pronuncerà nel pomeriggio del 3 giugno, dopo un lungo silenzio per evitare di pronunciarsi sulla crisi di governo. Responsabilità e dignità saranno due parole chiave (Qui la notizia).

    M5s crisi Di Maio news | Luigi Di Maio

    Il vicepremier di Pomigliano d’Arco aveva chiesto la consultazione sul suo ruolo dopo la sonora sconfitta delle Elezioni Europee di domenica 26 maggio, che hanno visto il M5S cadere al 17,1 per cento dei consensi dal 32,7 per cento delle Politiche del 4 marzo 2018. Gli attivisti M5S gli hanno confermato la fiducia.

    Nella giornata di venerdì 31 maggio, a confermare la fiducia a Di Maio è stata anche Paola Taverna, vicepresidente del Senato ed esponente del M5S, che in un’intervista ha lanciato una sfida alla Lega di Matteo Salvini. Taverna ha invitato la Lega a portare subito in Parlamento la flat tax e legge sule autonomie e ribadito che la Tav è un’opera inutile.

    Ha tirato dritto anche il sottosegretario pentastellato Di Stefano, il quale ha detto che per il Governo non cambia nulla e che l’agenda dell’esecutivo è dettata semplicemente dall’applicazione del contratto.

    Il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini ha rivendicato l’urgenza della flat tax, affermando: “Bene la relazione di Banca d’Italia, che conferma la necessità di uno shock fiscale per far ripartire l’economia italiana. La flat tax è la prima riforma che governo e Parlamento dovranno discutere”. (Qui tutti gli aggiornamenti sulla Flat tax).

    Ma il primo ministro Giuseppe Conte ha ribadito che un progetto di flat tax non è ancora arrivato a Palazzo Chigi. (Qui l’articolo completo)

    > È scontro aperto all’interno di M5s: crisi di Governo all’orizzonte?

    M5s crisi | Di Maio e il voto su Rousseau

    In risposta alla tensione crescente all’interno del M5S, il 29 maggio, tre giorni dopo le elezioni, Di Maio aveva chiesto un voto degli iscritti sulla sua leadership.

    > Il potere per il potere: così il M5S ha cambiato pelle in un anno. Una fotografia (L’editoriale di G.Gambino)

    Di Maio voto Rousseau – L’annuncio era stato dato dallo stesso vicepremier, che sul Blog delle Stelle aveva scritto: “Chiedo di mettere al voto degli iscritti su Rousseau il mio ruolo di capo politico, perché è giusto che siate voi ad esprimervi. Gli unici a cui devo rendere conto del mio operato” (Qui la notizia).

    Piattaforma Rousseau M5s | Come funziona

    Luigi Di Maio si è affidato alla piattaforma Rousseau per chiedere il voto della base pentastellata sul suo ruolo di capo politico del M5s e schivare gli attacchi dei suoi. La piattaforma, nata nel 2016, è lo strumento che il M5s usa per praticare la democrazia diretta. Qui abbiamo spiegato come funziona e quali sono i rischi legati alla sicurezza e alla segretezza della piattaforma.

    Chi difende Di Maio e chi chiede un passo indietro

    M5s crisi Di Maio | Paragone presenta le dimissioni

    Dimissioni Paragone – Uno dei primi a chiedere una risposta concreta agli esiti delle urne e a puntare il dito contro il leader 5 Stelle era stato il senatore Gianluigi Paragone, secondo cui quattro cariche per la stessa persona sono troppe. Luigi Di Maio infatti è contemporaneamente capo politico, vicepresidente del Consiglio, ministro del Lavoro e ministro dello Sviluppo economico.

    Lo scontro è culminato con le dimissioni di Paragone, che il 29 maggio ha rimesso il suo incarico da parlamentare a Luigi Di Maio.

    M5s, il senatore Paragone annuncia le sue dimissioni

    Di Maio sotto attacco | Le accuse di Elena Fattori 

    A chiedere un passo indietro a Luigi Di Maio da una delle sue cariche è anche la senatrice M5S Elena Fattori. “Io rappresento la voce di quelli che in questi mesi avevano chiesto un cambio di rotta. Dissi in tempi non sospetti che Luigi non avrebbe dovuto ricoprire tutti quei ruoli, perché non ne ha fatto bene nessuno”, ha dichiarato la senatrice.

    Fattori ha sottolineato anche che Di Maio “non ha nessuna forza come leader perché non è cresciuto da nessuna parte, non è un Berlinguer”. “È una persona che rappresentava un popolo e ha sbagliato a volersi blindare. Se riorganizzazione ci deve essere, deve partire dalla base”, ha aggiunto.

    M5s crisi Di Maio | Il dissidente De Falco

    Gregorio De Falco, senatore eletto con il Movimento Cinque Stelle e poi espulso per la sua opposizione al decreto sicurezza, ha dichiarato a TPI: “Il capo politico del Movimento dovrebbe prendere atto della sconfitta e rassegnare le dimissioni, se avesse dignità. Ha sbagliato tutto. M5S è ridotto a metà di ciò che era” (Qui l’intervista completa).

    Europee, Gregorio De Falco a TPI: “Di Maio si dimetta, ha sbagliato tutto”

    Il marito di Raggi 

    Di Maio news – Un affondo contro il Movimento 5 Stelle e la sua gestione è arrivato anche dal marito della sindaca di Roma, Virginia Raggi. “Prima di tutto c’è l’IO e non il ‘NOI’, c’è la sgomitata e non l’abbraccio e finché non si prenderà coscienza trasformando la società in un una società solidale e informata non riusciremo mai a realizzare quello che è nei nostri sogni”, ha scritto Andrea Severini sul Blog delle Stelle. “Ci siamo chiusi come un partito tradizionale, ci siamo uniformati a quelli che abbiamo sempre combattuto, il partito non è il movimento”. (Qui la notizia)

    M5s news | Il commento del premier Conte

    Mentre in casa Cinque Stelle sale la tensione, il premier Giuseppe Conte (in quota M5S) ha incontrato il 29 maggio i due vicepremier, Di Maio e Salvini: “Con entrambi ho avuti lunghi colloqui, che hanno costituito l’occasione per scambiare alcune valutazioni sugli esiti dell’ultima consultazione elettorale, sulla nuova composizione del Parlamento europeo e sulle procedure di nomina nelle Istituzioni europee”, ha spiegato Conte.

    Poi il presidente del Consiglio ha sottolineato gli impegni presi nel contratto di governo e ancora da portare a termine: “Il Governo del cambiamento deve ancora completare buona parte del suo programma. Ho elaborato un’agenda fitta di misure e provvedimenti da attuare che ci impegnerà per il resto della legislatura. Ho chiesto a entrambi i Vicepresidenti di accelerare i confronti”, ha detto Giuseppe Conte.

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