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Home » Politica

L’Antifrode Ue ora indaga sulle cooperative della moglie e della suocera di Soumahoro

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Le cooperative Karibu, Consorzio Aid e Jambo Africa, create dalla donna insieme alla madre Marie Terese Mukamitsindo, sono finite nel mirino dell’Ufficio dell’Unione europea per la lotta antifrode (Olaf). L’organismo sovranazionale vuole vederci chiaro sui presunti atti illeciti che avrebbero compiuto la moglie e la suocera del deputato Aboubakar Soumahoro – completamente estraneo alla vicenda. L’indagine riguarda la gestione dei centri per l’accoglienza, i rapporti con la Prefettura e i problemi di sovraffollamento. L’udienza preliminare davanti al gup di Latina si terrà il prossimo 1 marzo, mentre il processo per eventuali reati fiscali è già iniziato. L’ufficio antifrode di Bruxelles, informato dell’attività della procura, ha avviato una sua indagine e tra il 22 e il 24 novembre ha effettuato sopralluoghi nelle sedi delle società. L’ipotesi è che siano stati utilizzati in maniera inappropriata gli stanziamenti del Fondo sociale europeo per progetti di integrazione e inclusione sociale rivolti agli ospiti dei centri di accoglienza.

L’indagine dell’Olaf si concentra su alcuni contratti d’affitto relativi a immobili di Bruxelles e riconducibili alla moglie e alla suocera del deputato italiano. Il primo è in Rue Hennin 55, quartiere Ixelles, che nel 2018 Murekatete dà in locazione alla madre Mukamitsindo per 1.000 euro al mese. Il secondo, sempre nello stesso edificio, Murekatete lo dà in affitto alla coop Karibu gestita dalla madre per 1.300 euro al mese. Nel 2019 la madre avrebbe avanzato una proposta di acquisto dell’immobile per 95mila euro. Secondo il Fatto Quotidiano vi è anche un terzo immobile, nello stesso quartiere ma in Rue Lens, in cui si fa riferimento a una società denominata Ggg Real Estate. Nel fascicolo di indagine poi vi è la costituzione della Karibu Belgique, una società fondata nel 2016 da Murekatete, il fratello Michael, dalla compagna di lui e da altre due persone.

Gli inquirenti stanno indagando su come venivano gestiti gli oltre trenta centri di accoglienza di Marie Terese Mukamitsindo e Liliane Murekatete. Come riporta Il Fatto quotidiano, il prossimo primo marzo si terrà l’udienza preliminare nel Tribunale di Latina. Le donne, in ogni caso, sono già a processo per i reati fiscali che vengono contestati dai giudici. Ora l’inchiesta si è allargata a livello europeo.

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