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Toninelli (M5S) a Tpi: “L’unico responsabile della crisi è Draghi. Alleanza con il Pd? Deciderà Conte”

Toninelli: “Il responsabile della crisi è Draghi”

“Il responsabile della crisi di governo è Mario Draghi, qualunque rappresentante del consiglio al suo posto e con quei numeri non si sarebbe dimesso”, così il senatore del M5S Danilo Toninelli a Tpi a margine del voto in Aula a Palazzo Madama che ha visto il premier incassare la fiducia con numeri risicati, dopo la decisione di Forza Italia, Lega e M5S di non partecipare alla chiama.

Tramonta così, con 95 voti favorevoli, l’era dell’ex Bce chiamato a risollevare il Paese dopo lo shock pandemico, e con lei l’intera legislatura, che ha visto alternarsi a scadenza di circa 18 mesi l’uno tre governi differenti e di diversa composizione. Secondo l’ex ministro dei Trasporti il peso di questo epilogo ricade sulle spalle del presidente del Consiglio.  “Si è dimesso con il 70 per cento dei voti parlamentari che ha ottenuto con la fiducia sul decreto aiuti, mai visto nella storia repubblicana una cosa di questo tipo, anzi aveva il 90 per cento perché noi non avevamo votato contro”, dice Toninelli fuori dal Senato.

“Quindi a domanda chi è il responsabile della crisi la risposta è scontata, ha un nome è cognome, è Mario Draghi, perché qualunque rappresentante del Consiglio non si sarebbe dimesso. Noi avevamo detto di aver fiducia in lui ma che non votavamo semplicemente perché il dl aiuti conteneva due o tre porcherie. Per coerenza non l’abbiamo votato”.  Per Toninelli anche il discorso pronunciato da Draghi per chiedere un nuovo voto sulla fiducia non è stato convincente.

“Oggi Draghi ha detto che il reddito quando non va bene è cattivo, e invece va sempre bene: se riesci ad attivare i centri per l’impiego il percettore del reddito diventa un lavoratore e ne beneficia chi lo assume. Ha detto che il problema della cessione del credito siamo noi che lo abbiamo scritto”. Sul possibile campo largo con il Pd, ha affermato: “Deciderà Conte”.

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