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Governo Draghi, il M5S alle consultazioni con Beppe Grillo. Crimi: “Pronti per un esecutivo politico a partire dalla precedente maggioranza”

Governo Draghi, il M5S alle consultazioni con Beppe Grillo

CONSULTAZIONI M5S – La delegazione del Movimento 5 Stelle, guidata dal fondatore Beppe Grillo, ha incontrato oggi alla Camera il premier incaricato Mario Draghi, nell’ambito delle consultazioni per la formazione del nuovo governo.

“In questo ultimo anno e mezzo alcune forze politiche hanno lavorato bene raggiungendo importanti risultati: con mediazione e lealtà siamo riusciti a superare le nostre divisioni. Su questa base deve formarsi il nuovo governo: una base solidale, europeista, ambientalista”, ha dichiarato il reggente pentastellato Vito Crimi al termine dell’incontro, al quale ha partecipato anche il fondatore del M5S, Beppe Grillo.

“Abbiamo ribadito la volontà che non siano indebolite misure come il Reddito di cittadinanza e abbiamo trovato di fronte una persone sensibile a questi temi”.

“Se e quando si formerà un nuovo governo noi ci saremo sempre con lealtà. Il confronto è stato interessante. Come M5S abbiamo sempre messo davanti l’interesse del Paese”, ha dichiarato Crimi.

“Abbiamo trovato una persona che ha ribadito l’importanza di preservare il lavoro fin qui fatto. Noi abbiamo sottolineato l’importanza che si tratti di un governo di matrice politica”.

“Questo è stato solo un primo incontro, ora dal presidente incaricato ci aspettiamo una sintesi. Noi abbiamo dato la nostra disponibilità a valutare se ci sono le condizioni per dar vita a un esecutivo”.

Le consultazioni fra la delegazione M5S e Draghi sono state precedute da un vertice dei Cinque Stelle a Montecitorio al quale hanno partecipato Grillo, Davide Casaleggio, presidente dell’Associazione Rousseau, il premier uscente Giuseppe Conte, l’ex leader Luigi Di Maio e il reggente Vito Crimi. Presenti anche i ministri del governo uscente: Lucia Azzolina, Federico D’Incà, Stefano Patuanelli, Fabiana Dadone e Alfonso Bonafede.

“Con Conte famiglia si allarga”, ha dichiarato l’ex capo politico M5S, Luigi Di Maio, prima di entrare a Montecitorio. Fuori dalla Camera i giornalisti hanno raccolto anche una frase del premier dimissionario, Giuseppe Conte: primo giorno da leader M5S? “Non mi risulta”, ha replicato Conte, anche lui intervenuto alla riunione del M5S.

Circa un’ora prima ddlle consultazioni con il premier incaricato Draghi, il garante del M5S, Beppe Grillo, ha pubblicato sul suo blog un articolo dal titolo “In alto i profili”. Si tratta sostanzialmente di un elenco di punti programmatici: “Creare un ministero per la transizione ecologica, ridurre le imposte alle società benefit, istituire un Consiglio superiore per lo sviluppo sostenibile, ridurre i sussidi ambientalmente nocivi”. Grillo si trova in questo momento alla Camera per la riunione del M5S che precede il colloquio con Draghi.

Il No di Di Battista al Governo Draghi – In un lungo post su Facebook l’ex deputato M5S Alessandro Di Battista ha ribadito la sua contrarietà al Governo Draghi. “Se fossi in Parlamento non darei la fiducia al Presidente Draghi”, ha scritto Di Battista. “Non la darei in virtù di scelte, propriamente politiche, che il Professor Draghi ha preso in passato da Direttore generale del Tesoro (privatizzazioni, svendita patrimonio industriale pubblico italiano, contratti derivati) e da Governatore di Banca d’Italia, quando diede l’OK all’acquisto di Antonveneta da parte di MPS ad un valore folle di mercato. Io ho le mie opinioni su di lui”.

“Ognuno ha le proprie. Tuttavia il punto non è neppure lui. Io non potrò mai avallare un’accozzaglia al governo che potrebbe andare da LEU alla Lega. Tutti dentro perché nessuno ha intenzione di fare opposizione. In queste ore qualcuno mi ha scritto ‘sei troppo radicale. In politica occorre anche cambiare opinione e plasmarsi sulle situazioni cambiate’. Sarà anche vero. Ma io non ce la faccio. Io non sosterrò mai un governo sostenuto da Forza Italia”.

Leggi anche: 1. Il divertente spettacolo della Lega, che per non stare fuori dai giochi si scopre europeista (di Giulio Cavalli) / 2. La resistenza dei giallorossi: così il governo Draghi sta diventano un governo Ursula (di Luca Telese)

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